• Questa community è solo un punto d'incontro per persone che soffrono di emetofobia e non può essere considerata come terapia per superarla, per questo consigliamo sempre di consultare uno specialista. Buona navigazione a tutti. ;)

Emetofobia e rapporto con il cibo

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Si anche io mi faccio il lavaggio del cervello sul fatto che è solomuna questione di paura mia e nient’altro, ma purtroppo la nausea si è talmente ben fusa con l’ansia che è difficilissimo scinderle, pur sapendo che è frutto della mia mente e nent’altro. Che poi il vomito rappresenta la prima inportante forma di autodifesa del nostro orgamismo, per me invece è un mostro imbattibile
Cara Falchetta, ci capiamo benissimo! Mi fa piacere sapere che non sono l'unica!!
Anche io mi sento limitata, a pranzo sono costretta anche io a mangiare fuori casa perchè lavoro a diversi km da casa. Non sempre riesco a prepararmi il pranzo da portare e spesso mi tocca uscire. Me la cavo quasi sempre con dei panini ma già per esempio quello di ieri mi è rimasto sullo stomaco tutto il giorno (era un semplice panino con zucchine grigliate e formaggio), quindi ieri sera niente cena! E cosi capita spesso in effetti.
Razionalmente cerco di convincermi che è solo paura e che stare male non è la fine del mondo, ma all'atto pratico faccio ancora pena ahimè
tameio so
Io sono ancora nella vostra stessa situazione. Diciamo che sembriamo tutti fatti con lo stampino. Passo da periodi in cui riesco a tollerare qualcosina in più (in fatto di cibo) a periodi in cui mi sembra di non digerire neanche un cracker, specie la sera. Questo è il periodo NO, anche dovuto al cambio di stagione che mi peggiora il tutto e a vari stress quotidiani, quindi è ritornata la mancanza di appetito, la nausea e il mio classico digiuno serale.
Io sono ancora nella vostra stessa situazione. Diciamo che sembriamo tutti fatti con lo stampino. Passo da periodi in cui riesco a tollerare qualcosina in più (in fatto di cibo) a periodi in cui mi sembra di non digerire neanche un cracker, specie la sera. Questo è il periodo NO, anche dovuto al cambio di stagione che mi peggiora il tutto e a vari stress quotidiani, quindi è ritornata la mancanza di appetito, la nausea e il mio classico digiuno serale.
Io sto rientrando da un corso di due giorni, e oggi non la mia testa non mi ha dato tregua. A pranzo stavo bene, poi mi sono seduta a tavola e ciao....ho mangiato ancora meno di quanto normalmente non faccia, eppure c'erano tantissime cose semplici e leggere da poter prendere, alla fine ho mangiato due fette di prosciutto crudo, qualche verdura grigliata ed un caffè....e non sapete la fatica che ho fatto per mandarli giù. A volte mi sento così stanca di questa situazione che mi prende lo sconforto.
 
non sapete la fatica che ho fatto per mandarli giù.
Nessuno meglio di noi può comprenderlo. O va giù a fatica, o si chiude la gola, e non si mangia.
A volte mi sento così stanca di questa situazione che mi prende lo sconforto.
Forse, dico forse, se non ho letto male, in questo ultimo periodo pensavi di stare meglio. Ecco, questa fobia non scompare da sola senza fare nulla. È difficile ma bisogna sempre lottare, coraggio! :)
 
Nessuno meglio di noi può comprenderlo. O va giù a fatica, o si chiude la gola, e non si mangia.

Forse, dico forse, se non ho letto male, in questo ultimo periodo pensavi di stare meglio. Ecco, questa fobia non scompare da sola senza fare nulla. È difficile ma bisogna sempre lottare, coraggio! :)
No al Contrario, in questo periodonsto peggio....scomparsa mai, per caritat, però ci somo periodi in cuo magari va un po’ meglio e anche per me ce ne sono stati, e periodi come questo in cui davvero ti limita la vita. Comunque ionvado da una psicologa, perchè da sola proprio non ce la faccio, e non i vergognoma dire che hombisogno di un supporto che scavi nella mia testa per capire da dove viene tutto questo ....
 
S
@Falchetta78 scusami non ho capito se vai o no da una psicologa e se hai risolto qualcosa.
siiiii. Da tanto tempo. Ho fatto terapia per 8/9 anni con uno psicoterapeuta che però purtroppo a febbraio scorso è morto, era abbastanza anziano ma è stato traumatico, ora vado da una brava psicologa da un annetto. Tra a gennaio scorso è finito mio padre ed un mese dopo il medico, credo che questo miontracollo improvviso sia stato scatenato anche da questi due lutti.
 
siiii. Da tanto tempo. Ho fatto terapia per 8/9 anni con uno psicoterapeuta che però purtroppo a febbraio scorso è morto, era abbastanza anziano ma è stato traumatico, ora vado da una brava psicologa da un annetto. Tra a gennaio scorso è finito mio padre ed un mese dopo il medico, credo che questo miontracollo improvviso sia stato scatenato anche da questi due lutti.
Mi dispiace molto, sicuramente come dici tu questi due lutti hanno avuto il loro peso importante. Immagino tu ne abbia già parlato col nuovo terapeuta. Ti servirà lavorarci su. Un abbraccio, forza!
 
Domanda scomoda ma fondamentale. Fin da piccola avevo problemi i miei si arrabbiavano perchè lasciavo sempre tutto e ''mangiavo poco'' salvo dolci e schifezze e l'amato latte mia grande passione che ahimè come il 90% degli adulti digerisco non benissimo a quanto pare siamo tutti intolleranti al lattosio da una certa età in poi difatti assumo quello ad alta digeribilità. Spesso da bimba somatizzavo tutto così,credo ad oggi ricordando.Spesso avevo mal di pancia ,nausea ed ho vomitato tante volte da piccola anche in situazioni imbarazzanti ma avevo comunque paura di vomitare ma poi quando l'organismo parte e deve buttare fuori almeno da piccola non potevo fermarlo.Poi ero molto legata a mio padre (che ho perso a 15 anni, sembra sia la causa primaria dei miei problemi di ansia ) e ricordo bene la sua sofferenza di stomaco quando stava male per un' ulcera e forse a livello inconscio anche questo ha influito (ricordo che mi feci venire a prendere da scuola da mia mamma perché ero in bagno col senso di vomito sentendo gli stessi sintomi di mio padre). Con gli anni non ho più rimesso tranne una volta in adolescenza per una intossicazione fu orrendo ma successe solo una volta ed ero in un periodo diciamo spensierato non ci diedi poi peso passò dopo poco. E poi l'anno scorso per una gastoenterite che mi passò mia madre. Onestamente quando assumevo un antidepressivo che mi ha fatto ingrassare ma mi dava umore buono e appetito non ho quasi mai avuto problemi di stomaco e anzi mangiavo davvero come un maiale e al vomito manco ci pensavo. Ultimamente dopo una ricaduta -la peggiore- di ansia e depressione(credo) tutte le ossessioni sono tornate anzi ne sono nate di nuove anche e quella del vomito riaffiora per periodi lunghi quando magari se ne parla o qualcuno attorno a me ha vomitato o quando io mi sento male di stomaco (quasi sempre,perché somatizzo e ho il reflusso). In questo periodo vado a momenti. Spesso sto settimane a mangiare poco e nulla per sopravvivenza sempre le stesse cose (cotolette di pollo insalate pasta panini cracker ) e poi eccedo con dolci e cose da fast food ( lo so non ha senso) ma ho notato che se l'ansia sta calma in quel momento anche lo stomaco lo è. In sostanza salvo quando EFFETTIVAMENTE ho magari mangiato male o preso un virus è tutto legato al mio soffrire di ipocondria ansia e panico. Difatti spesso durante gli attacchi di ansia mi viene da vomitare o è la sensazione di doverlo fare che mi fa venire i conati (cane che si morde la coda).
 
Probabilmente le situazioni di cui parli sono state decisive nel tuo quadro di ansia, ma magari tu avevi già comunque un background ansioso. Del resto, secondo te, qui dentro, chi di noi non è ansioso? ;)
Secondo me i tuoi momenti di alti e bassi sono dei campanelli di allarme per te: quando c'è qualcosa nella tua vita che ti preoccupa, cominci a stare più male, e questo fa aumentare il tuo malessere innescando il famoso circolo vizioso.
 
Domanda scomoda ma fondamentale. Fin da piccola avevo problemi i miei si arrabbiavano perchè lasciavo sempre tutto e ''mangiavo poco'' salvo dolci e schifezze e l'amato latte mia grande passione che ahimè come il 90% degli adulti digerisco non benissimo a quanto pare siamo tutti intolleranti al lattosio da una certa età in poi difatti assumo quello ad alta digeribilità. Spesso da bimba somatizzavo tutto così,credo ad oggi ricordando.Spesso avevo mal di pancia ,nausea ed ho vomitato tante volte da piccola anche in situazioni imbarazzanti ma avevo comunque paura di vomitare ma poi quando l'organismo parte e deve buttare fuori almeno da piccola non potevo fermarlo.Poi ero molto legata a mio padre (che ho perso a 15 anni, sembra sia la causa primaria dei miei problemi di ansia ) e ricordo bene la sua sofferenza di stomaco quando stava male per un' ulcera e forse a livello inconscio anche questo ha influito (ricordo che mi feci venire a prendere da scuola da mia mamma perché ero in bagno col senso di vomito sentendo gli stessi sintomi di mio padre). Con gli anni non ho più rimesso tranne una volta in adolescenza per una intossicazione fu orrendo ma successe solo una volta ed ero in un periodo diciamo spensierato non ci diedi poi peso passò dopo poco. E poi l'anno scorso per una gastoenterite che mi passò mia madre. Onestamente quando assumevo un antidepressivo che mi ha fatto ingrassare ma mi dava umore buono e appetito non ho quasi mai avuto problemi di stomaco e anzi mangiavo davvero come un maiale e al vomito manco ci pensavo. Ultimamente dopo una ricaduta -la peggiore- di ansia e depressione(credo) tutte le ossessioni sono tornate anzi ne sono nate di nuove anche e quella del vomito riaffiora per periodi lunghi quando magari se ne parla o qualcuno attorno a me ha vomitato o quando io mi sento male di stomaco (quasi sempre,perché somatizzo e ho il reflusso). In questo periodo vado a momenti. Spesso sto settimane a mangiare poco e nulla per sopravvivenza sempre le stesse cose (cotolette di pollo insalate pasta panini cracker ) e poi eccedo con dolci e cose da fast food ( lo so non ha senso) ma ho notato che se l'ansia sta calma in quel momento anche lo stomaco lo è. In sostanza salvo quando EFFETTIVAMENTE ho magari mangiato male o preso un virus è tutto legato al mio soffrire di ipocondria ansia e panico. Difatti spesso durante gli attacchi di ansia mi viene da vomitare o è la sensazione di doverlo fare che mi fa venire i conati (cane che si morde la coda).
ciao!!! Hai descritto la mia stessa condizione, con sole due differenze che io il papà l’ho perso a gennaio scorso, quindi in età decisamente adulta m, e credo che il mio momento nero sia dovuto anche a quedto evento, e che ho avuto mamma anoressica che si ficcava le dita in gola 2/3/4 bokte al giorno, e lo ha fatto per 20 anni.anche io ho avuto periodi di digiuno alternati a periodi in cui vivevo serena e piena di energie. In più sono anche una che non si è mai piaciuta e mi sono sempre sentita inferiore a resto del mondo
 
Ultima modifica di un moderatore:
mi sono sempre sentita inferiore a resto del mondo
Ci sono sicuramente tante cose buone anche in te, come in tutti. Non c'è alcun motivo per il quale tu debba sentirti inferiore agli altri!
Nelle nostre giornate ci sarà sicuramente ogni tanto qualcosa che facciamo di buono, impariamo a saperci dire bravi! :)
 
Mi dispiace molto, sicuramente come dici tu questi due lutti hanno avuto il loro peso importante. Immagino tu ne abbia già parlato col nuovo terapeuta. Ti servirà lavorarci su. Un abbraccio, forza!

Non so fino a che punto questa fobia possa farci somatizzare e stare male. Oggi è nera e sento la necessità di scrivere, perchè non so voi, ma io quando il mio stomaco fa i capricci (spesso non reali) vado in tilt a 360 gradi. Oggi è di fatto una giornata tranquilla, non ho lavorato, sono andata a pranzo con mio marito in un posto che è come se fosse casa nostra, e mi sono seduta a tavola con molto appetito. Ho preso un piatto di spaghetti alle vongole perchè a parte che mi poacciono, ma poi le vongole contengono molto ferro, ed avendo scoperto di avere una grave anemia sto cercando, per quanto io ci riesca, di mamgiare cose che contengano ferro. La pasta era oliosa ma molto buona, mentre mangiavo sentivo l’olio e la cosa Disturbava, soprattutto mentalmente. Dopo aver mangiato ho iniziato ad avere crampi all’addome, e mi è salito il terrore, tachicardia, sudorazione, nausea.... che ho a stento nascosto. Ora sono a casa e mi sento distrutta, mi sembra di aver corso una maratona, oltre alla debolezza che mi da l’anemia, queste crisi rappresentano il colpo di grazia. Mi sento sconfitta, inutile, assurda e inguaribile. Avevo bisogno di raccontare una volta tanto cosa mi accade, e cosa questa assurda fobia può scatenare dentro di me
 
Ciao @Falchetta78, sentire l'olio, o forse vederlo più che sentirlo, ti avrà fatto pensare che ti saresti sentita male, o meglio, che avresti dovuto vomitare. È bastato un solo pensiero per innescare l'ansia. Ipotizzo quindi che crampi, nausea, sudorazione ecc siano frutto di questo. Questo credo ti accada perché nonostante tu sia in grado di capire alcune tue dinamiche non sei ancora in grado di gestire situazioni ansiose come questa.
A mio parere però l'errore più grande lo fai quando dici:
Mi sento sconfitta, inutile, assurda e inguaribile.
Perché dicendoti queste cose ti stai giudicando tu per prima, e se tu sei la prima a non credere in te stessa è tutto molto più difficile.
Vorrei quindi smontare la frase che hai scritto:
  • Sconfitta: se ci pensi bene, hai vinto invece, perché comunque sei stata a pranzo fuori e in qualche modo ci sei stata nella situazione e hai mangiato.
  • Inutile: quale sarebbe la tua inutilità? Avere una fobia perché dovrebbe significare essere inutili? A chi dovevi essere utile? Alla pasta non credo, semmai viceversa, e mi sembra tu l'abbia mangiata! ;)
  • Assurda: molti qui dentro pensano che l'emetofobia sia una fobia assurda. Forse perché ce ne vergognamo, forse perché ci impedisce di vivere bene e felici come vorremmo, ma una fobia non è assurda, anzi, ti fa capire che c'è qualcosa che devi affrontare, elaborare, superare.
  • Inguaribile: questo è il pensiero del 90% degli emetofobici. Quali certezze hai per dire di essere inguaribile? Io ci sono riuscito a guarire, dopo tanti anni si è vero, ma sono guarito, e io sono una persona reale come lo sei tu. Tutti possono guarire!
Continua il tuo percorso terapeutico, con tenacia e convinzione, cerca di assumere un atteggiamento positivo verso di te e le circostanze. Ce la puoi fare, come tutti!
Ti ringrazio per aver raccontato quanto ti è accaduto perché ci da la possibilità di parlare di cose comuni a tutti noi e di rifletterci su.
Infine, gli spaghetti con le vongole sono un piatto semplice, ma molto molto buono! :)
 
Ciao @Falchetta78, sentire l'olio, o forse vederlo più che sentirlo, ti avrà fatto pensare che ti saresti sentita male, o meglio, che avresti dovuto vomitare. È bastato un solo pensiero per innescare l'ansia. Ipotizzo quindi che crampi, nausea, sudorazione ecc siano frutto di questo. Questo credo ti accada perché nonostante tu sia in grado di capire alcune tue dinamiche non sei ancora in grado di gestire situazioni ansiose come questa.
A mio parere però l'errore più grande lo fai quando dici:

Perché dicendoti queste cose ti stai giudicando tu per prima, e se tu sei la prima a non credere in te stessa è tutto molto più difficile.
Vorrei quindi smontare la frase che hai scritto:
  • Sconfitta: se ci pensi bene, hai vinto invece, perché comunque sei stata a pranzo fuori e in qualche modo ci sei stata nella situazione e hai mangiato.
  • Inutile: quale sarebbe la tua inutilità? Avere una fobia perché dovrebbe significare essere inutili? A chi dovevi essere utile? Alla pasta non credo, semmai viceversa, e mi sembra tu l'abbia mangiata! ;)
  • Assurda: molti qui dentro pensano che l'emetofobia sia una fobia assurda. Forse perché ce ne vergognamo, forse perché ci impedisce di vivere bene e felici come vorremmo, ma una fobia non è assurda, anzi, ti fa capire che c'è qualcosa che devi affrontare, elaborare, superare.
  • Inguaribile: questo è il pensiero del 90% degli emetofobici. Quali certezze hai per dire di essere inguaribile? Io ci sono riuscito a guarire, dopo tanti anni si è vero, ma sono guarito, e io sono una persona reale come lo sei tu. Tutti possono guarire!
Continua il tuo percorso terapeutico, con tenacia e convinzione, cerca di assumere un atteggiamento positivo verso di te e le circostanze. Ce la puoi fare, come tutti!
Ti ringrazio per aver raccontato quanto ti è accaduto perché ci da la possibilità di parlare di cose comuni a tutti noi e di rifletterci su.
Infine, gli spaghetti con le vongole sono un piatto semplice, ma molto molto buono! :)

Grazie mille davvero, è così difficile rientrare nei margini quando la tua mente li ha già ampiamente superati......conduco apparentememte una vita normale, piena di tutto, ma dentro sono così debole, così ansiosa, sempre con l’idea di non farcela, sono sempre in giro per lavoro, spesso fuori anche per più giorni, costretta alle cene aziendali, che mi condannano ad un mezzo digiuno, che mi costringono a guardare i miei colleghi abboffarsi, mentre io tra il battito cardiaco accelerato e la paura che mi blocca la gola, cerco cosa poter mangiare che sappia di poco e che possa atterrare nel mio stomaco senza fare troppo rumoreanche ora che sono rientrata dalla palestra stanca e piena di dolori, vorrei addormentarmi e svegliarmi domattina, vorrei non dovermi sedere a tavola, non mi piace mettermi il Cibo davanti.
Sono in un momento di riacutizzazione ....la morte di mio padre è stata come una nuova spinta nel fosso da cui a fatica stavo uscendo
 
.la morte di mio padre è stata come una nuova spinta nel fosso da cui a fatica stavo uscendo
Puoi vederla così, oppure puoi cercare di usare il tuo dolore per trovare la forza di continuare ad uscire. Una cosa che subiamo, negativa, possiamo cercare di trasformarla in qualcos'altro, sfruttando il dolore che essa ci causa. Mi rendo conto che è difficile da spiegare, e quindi da capire. :rolleyes:
 
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