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Emetofobia e rapporto con il cibo

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Utente eliminato 109

Guest
Salve a tutti, vorrei dei pareri/consigli riguardo il cibo e l’alimentazione in generale. Premetto che, come credo molti di voi, ho un rapporto con il cibo molto limitato. In genere tendo a mangiare sempre le stesse cose e cibi che ritengo “sicuri”, anche se poi non ho ben capito cosa sia realmente “sicuro”. Parto dal fatto che tendo ad evitare cibi spazzatura, ma l’ho comunque sempre fatto sia per problemi di gastrite, sia perché andavo in palestra e mangiavo sempre sano. Con il riaffiorare della fobia, la cosa ovviamente è peggiorata. Il punto è che in realtà non mangio poi così “sano”; colazione e pranzo ok, pasta condita in modo leggero, una fettina di pollo alla griglia e ogni tanto qualcosa fuori dalla routine... dalla merenda in poi, schifezze di ogni tipo: merendine, biscotti, cioccolata, nutella e robe di questo tipo. Paradossalmente questi cibi li ritengo “sicuri” la sera, quindi mi limito spesso e volentieri a saltare i pasti e tamponare la fame con queste schifezze. Aggiungo anche che sono caffeinomane, e la caffeina su di me ha effetti devastanti. Il bello è che ne sono anche consapevole: oltre ad aumentarmi l’ansia, mi aumenta notevolmente la nausea e il senso di sazietà. Prendo circa 5/6 caffè al giorno, e di certo non mi fanno bene, ma non riesco a smettere, eppure sono sicuro (perché l’ho provato) che se togliessi almeno il caffè, starei notevolmente meglio. È come se fossi masochista, come se mi fossi talmente abituato a stare male che mi provoco malessere da solo... non lo so spiegare. Volevo sapere quali sono le vostre abitudini alimentari e se avete consigli da darmi, perché onestamente vorrei iniziare a fare qualcosa partendo proprio dallo stile alimentare.
 
Anche io caffè dipendente, ma non arrivo ad assumerne la tua quantità. Hai provato ad alternare caffè normali con decaffeinati, e nel caso hai notato qualche differenza?
 
Ciao, sì... lo scorso anno, avevo iniziato una terapia datami da un medico che mi seguiva a base di procinetici (uno in particolare che funge anche da leggero ansiolitico) e avevo eliminato totalmente il caffè, sostituito dall’orzo e caffè (che contiene comunque una percentuale minima di caffeina). Posso dire che mi sentivo un’altra persona. Non ero mai nervoso (io lo sono sempre di mio), non avevo nausee perenni, ero sempre calmo e rilassato, mangiavo anche la sera, e non schifezze. Mi ero un po’ ripreso, diciamo. Purtroppo questo effetto è durato un paio di mesi. Il farmaco poi mi ha dato disturbi sulla libido; avevo sempre sonno e mi sentivo uno zombie, quindi la situazione si è rivoltata, perché questo mi ha portato ad avere nuovamente stress. In ogni caso, farmaci o meno, l’abolire il caffè non può far altro che bene. Oggi l’ho preso solo di mattina e non ho intenzione di oremderne altri. Vediamo se ci riesco! Anche perché, quello che fondamentalmente mi serve, è il primo della giornata, gli altri li prendo giusto per farmi del male
 
Allora, se non sbaglio, 3 tazzine di caffè al giorno dovrebbero essere sufficienti già per chi non ha problemi di stomaco. Inoltre, tieni a mente che la caffeina si trova anche in altri alimenti, come il cioccolato, tè, coca cola. Quindi, come già hai detto tu, 5/6 sono eccessive. Devi obbligarti a ridurlo. Intanto prova a passare il decaffeinato magari è qualcosa.
Io ad esempio spesso prendo il decaffeinato, difficilmente caffè normale. Inoltre lo prendo sempre dopo aver mangiato qualcosa, ad esempio un pasto pieno pranzo/cena, ma mai a stomaco vuoto, altrimenti per chi ha gastriti e cose varie come me, sarebbe come spegnere un incendio con l'alcool! :D
 
Infatti è il primo alimento che mi fu detto di togliere dalla dieta ai tempi del reflusso, consigliandomi di orientarmi verso surrogati come il decaffeinato o il caffè d'orzo.
Il caffè d'orzo l'ho preso una volta e posso dire essere un crimine contro l'umanità. :D
 
Ahahahah caffè de che? È orzo. Punto
Al mattino dovrei svegliarmi con l’orzo? Impossibile! Se non ho il caffè, non mi si può rivolgere parola...

comunque sì @Re Julien, lo ridurrò forzatamente.
 
Io non ho grossi problemi con il cibo certo non mangio molto perché la sensazione di "pienezza" mi agita da morire, quindi più che altro mi tengo per non abbottarmi di cibo... Però ad esempio io non bevo alcool, un po' perché non mi piace ma soprattutto perché non sia mai che mi ubriaco e poi vomito...infatti ho seri problemi con le persone ubriache...ho sempre paura che si sentano male. Per questo difficilmente, se non mai, esco a bere la sera... Prima non mi importava, da ragazzina facevo tutto, ma non mi sono mai ubriacata... Mai perdere il controllo di se voi che rapporti avete con l'alcool?
 
Io non ho grossi problemi con il cibo certo non mangio molto perché la sensazione di "pienezza" mi agita da morire, quindi più che altro mi tengo per non abbottarmi di cibo... Però ad esempio io non bevo alcool, un po' perché non mi piace ma soprattutto perché non sia mai che mi ubriaco e poi vomito...infatti ho seri problemi con le persone ubriache...ho sempre paura che si sentano male. Per questo difficilmente, se non mai, esco a bere la sera... Prima non mi importava, da ragazzina facevo tutto, ma non mi sono mai ubriacata... Mai perdere il controllo di se voi che rapporti avete con l'alcool?

Io non bevo, sia perché non mi piace l’alcool in nessuna sua forma, sia perché, ovviamente con la fobia non berrei (anche se volessi) per il tuo stesso motivo. Anche io ho paura della gente ubriaca, difatti tendo ad evitare serate tipo capodanno all’interno di locali, per paura di vedere gente vomitare, e in quelle serate è un classico. Ho notato che non tutti avete problemi col cibo come me... a me questa cosa fa malissimo perché vorrei mangiare come tutti ma non posso. E mi fa male la gente che non capisce (giustamente) i miei disagi. Devo lottare continuamente con frasi m del tipo “ma non mangi niente?” “Eh, si vede che non mangi, sei magro” (il sei magro una pugnalata) “ma devi mangiare, almeno un po’ assaggialo” “nemmeno un pezzetto di panino con le patatine? Dai, non ti fa male”... e poi a guardarti male perché ti vedono “strano” o magari pensano sia un tipo che schifa gli altri e il loro cibo, se mi trovo a cena da qualcuno. Che brutta cosa.
 
Sì capisco, purtroppo non tutti capiscono e comunque molti non hanno neanche la sensibilità di stare zitti.
Beh ogni tanto anche io prima di mangiare qualcosa penso se possa farmi male o no, questo é inevitabile secondo me per noi emetofobici... E anche io mi sento spesso dire "come sei magra, ma mangi"... Ma i cazzi tuoi no? Ahahahah scusate il francesismo ma a volte ci vuole...
Io odio le feste tipo capodanno, pieno di gente ubriaca... Mi manda fuori di testa
 
Io ho avuto problemi con il cibo proprio nel periodo d'apice della fobia (2009/10), non mangiavo nulla, avevo lo stomaco completamente chiuso, non ci riuscivo proprio; infatti persi parecchi chili. Poi, fortunatamente, grazie anche ad una cura, ho ricominciato pian piano a mangiare di nuovo e con appetito. Adesso non ho problemi con il cibo, l'unica cosa che mi crea un pò ansia è mangiare fuori.
 
Si anche per me è un po' difficile ma cerco appunto di non abbuffarmi cosi non mi sento appesantita...
 
Scusate una domanda... Ma la gente intorno a voi, tipo amici o compagni/e, questa vostra fobia come la vivono?
 
@Roth87 anche io avevo grossi problemi col cibo. Ti dico che per me per diverso tempo era impossibile anche solo pensare di andare a prendere un caffe con qualcuno. Mangiare fuori era un incubo perché avevo paura di stare male mentre mi trovavo fuori. Andare a ristorante era un gran problema, ma anche a casa di altre persone. Ovviamente anche a me dicevano che ero magro, e a suo tempo mi irritava molto. Mi chiedevano se mangiavo e bla bla bla. Però magro io lo sono sempre stato, tutt'ora su questo ci rido sopra, dico agli altri che sono invidiosi del mio fisico asciutto ;) Tuttavia a casa da solo non avevo problemi a mangiare.
Ma la gente intorno a voi, tipo amici o compagni/e, questa vostra fobia come la vivono?
Chi ci tiene l'ha accettata e ha cercato di aiutarmi. Non per tutti è stato facile capire, e forse qualcuno non c'è mai riuscito, ma in fondo non è nemmeno giusto pretendere che gli altri capiscano qualcosa che non possono (fortunatamente) vivere sulla loro pelle. Credo che quando noi speriamo che gli altri capiscano è perché così ci sentiamo più accettati e meno giudicati per i nostri comportamenti che noi stessi siamo i primi a valutare come "malati".
 
Eh sì ma hai ragione, io son sincera mi sento una malata... Perché comunque non posso pensare di essere sana, vivere con queste limitazioni non è "normale"... Io non pretendo che gli altri mi capiscano, so che per fortuna loro non possono e grazie al cielo gli amici veri e, come dici tu, chi ci tiene non mi giudica... Però è sempre difficile...
 
Io il cibo lo temo proprio. Quando vedo gente mangiare pizze, panini super mega imbottiti di schifezze, sushi e robe per me “strane”, mi sento male solo a vederli. Nel mio caso, non riesco proprio a digerire. Cioè, io i sintomi li ho realmente. La nausea la avverto in modo reale, così come gli altri sintomi. Mi aiutano un po’ i procinetici, perché rilassano il tono muscolare dello stomaco e aiutano lo svuotamento, ma a volte manco quelli bastano. La sera poi non riesco a digerire NULLA. Tampono la fame con brioshine e cosette così, stranamente con quelli mi sento più tranquillo. Al massimo omogeneizzati per neonati o qualche pizzettina al taglio. Se mangio più del dovuto, mi sento pieno e mi sale l’ansia. Se mi trovo a pranzo/cena da qualcuno (che non capisce e mi forza a mangiare), vado nel panico perché inizio a pensare che starò male. Onestamente non mi sento di parlarne troppo con le persone a me vicine perché mi sento giudicato. Per dirne una, l’altra sera ne parlavo col mio ragazzo e per scherzo dissi “guarda, noi con questa fobia siamo pazzi”, e lui rispose “eh”. Magari sono io che amplifico le cose, ma secondo me dall’esterno ci vedono così.
 
Ma neanche mentre facevi terapia il tuo rapporto con il cibo era migliorato?
Io anche se mangio troppo e mi sento piena mi sale l ansia, non ti dico ora in gravidanza... Di solito le donne in gravidanza mangiano come buoi... Beh io no, anzi... Ma la sensazione di non digerire o di sentirmi appesantita mi manda ai matti,mi sale l ansia e non riesco a pensare ad altro...
Penso che tu ormai non sia più abituato a mangiare molto e di conseguenza quando mangi un po' di più ti riempi subito, e così ricomincia il circooc vizioso... Ansia, quindi mangi meno, lo stomaco si abitua cosi... E via dicendo..
Mamma che fatica :p
Ma ce la faremo!!
 
Con la psicoterapia ero migliorato, perché la psicologa mi faceva compilare una sorta di diario alimentare dove appuntavo tutto quello che mangiavo durante la giornata. Quando vedeva dei “buchi” o dei pasti sbagliati, mi correggeva. Non so come e perché, ma con lei riuscivo a superare la paura, tant’è che una sera riuscì a mangiare un panino fuori con gli amici (cosa per me impensabile). In genere mangiavo anche la sera, sempre le solite cose (per ragioni di sicurezza), ma nello stato in cui mi trovavo ai tempi, aveva fatto un mezzo miracolo perché non volevo proprio toccare cibo in generale. C’è da dire però che assumevo anche l’ansiolitico che mi faceva sparire la nausea, quindi mi veniva più appetito.
 
Eh infatti immaginavo, quando si è seguiti è tutto più semplice... Anche io stavo decisamente meglio, soprattutto quando prendevo gli antidepressivi... Vedrai che appena trovi di nuovo la terapia giusta, le cose miglioreranno...
 
A me avevano prescritto anche degli antidepressivi, ma informandomi prima di prenderli, ho avuto il terrore degli effetti collaterali. Mi sono sempre chiesto se fossero stati veramente utili, ma la paura è più forte, quindi non li ho mai presi. Inutile dire che quelli da soli non fanno miracoli, se non sono affiancati ad una psicoterapia. Stesso discorso per gli ansiolitici. Metti il cerotto in una ferita aperta e sanguinante. La psicologa comunque mi sconsiglió di assumerli.
 
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