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Bimba emetofobica?

e se non fosse? se lo vedessimo noi quel problema perchè sappiamo che cos'è, e invece fosse solo un momento di passaggio per la bambina?
rischieresti di allarmare dei genitori, tra l'altro senza sapere se siano predisposti a capire.
Io gli direi solamente che la bambina da qualche giorno ha questo e quel comportamento, semplicemente descrivendo i fatti, e magari butti là che hai l'impressione che le succeda da quando X le ha vomitato addosso. Non starei a coinvolgere la psicologa perchè rischieresti solo di spaventare i genitori.

Se non puoi parlare tu con loro, racconta la stessa cosa alla collega che fa il turno dell'uscita da scuola, e chiedi a lei di parlare ai genitori. Ma il mio consiglio è sempre quello di agire come se non fossi/fossi stata emetofobica
 
Ma il mio consiglio è sempre quello di agire come se non fossi/fossi stata emetofobica
Forse sbaglio io, ma da quello che scrivi, sembra che anche tu agiresti pensando all'emetofobia.
Se non ho capito male, tu hai paura che un genitore preoccupato finisca per dar vita a tutta una serie di cose (che hai scritto in risposta a me ad un post precedente), che rischierebbero di condannare un figlio/a all'emetofobia, ed è per questo che consigli a Grace sì di agire, ma con un certo distacco: se il genitore non si preoccupa, il figlio/a rischia meno.
Tutto questo è molto apprezzabile, noi per quello che abbiamo vissuto cerchiamo di tutelare ovviamente un bambino e chiaramente mai vorremmo che un bambino vivesse oggi e in futuro i nostri problemi.
Ma, c'è un aspetto più ampio che penso dovremmo considerare, che va oltre il bambino, e che riguarda quanto viene trasmesso dal genitore.
Quando ad un genitore gli dici che il proprio figlio ha:
questo e quel comportamento
e
che hai l'impressione che le succeda da quando X le ha vomitato addosso
credo sia scontato pensare che un genitore "normale" un minimo si preoccupi, anche perché ti chiederebbe "ma perché lei mi sta dicendo questo?". Comunque, rimaniamo su un genitore "normale" che prende la cosa con una lieve preoccupazione, che per forza deve esserci se gli dici che il figlio fa qualcosa di "strano".
La preoccupazione, in fondo, non è altro che uno stato d'ansia che deriva da una paura (restiamo nel generico).
La paura, è un'emozione, e se vissuta in maniera sana non potrà creare un problema nel genitore e quindi nel figlio, perché il genitore saprà accertarsi del benessere del figlio senza trasmettergli le proprie ansie, paure, preoccupazioni.
Al contrario, diventerebbe un problema, diventerebbe patologico, come è per un emetofobico!
Tu hai aperto forse involontariamente (e io ti sto dando una mano ahahah :D perché trovo molto belli e utili questi scambi di idee tra di noi) una finestra su un argomento più complicato, che sarebbe bello affrontare tutti insieme: che rapporto abbiamo o abbiamo avuto con i nostri genitori?
Detto questo, nel caso specifico, sono convinto che @GraceDL ha chiara com'è la situazione visto che la vive e saprà comportarsi nel modo migliore, questo qui sicuramente lo pensiamo tutti. Io sarei felice se nell'asilo di mio figlio ci fosse Grace, ispira una grande fiducia e forte empatia, e trattando con bambini è molto importante.
 
. Io sarei felice se nell'asilo di mio figlio ci fosse Grace, ispira una grande fiducia e forte empatia, e trattando con bambini è molto importante.

Credo che questa sia una delle cose piú belle che mi abbiano mai detto. Davvero. Non ho parole.
Sto ragionando molto bene su come agire...è una questione molto delicata e so che devo prendere in considerazione ogni cosa.
 
@Re Julien mi auguro davvero che i genitori sappiano prendere la situazione con lieve preoccupazione e non trasmettere ansie alla bambina, perchè sarebbe davvero la situazione migliore.
Succederà? lo spero.
Io intanto mi immedesimo in questi genitori che vengono convocati all'asilo da una maestra che dice loro che la bambina ha scene di panico dopo un episodio particolare. Spero che abbiano cervello per comprendere, e nervi saldi per non preoccuparsi troppo.
 
@Re Julien mi auguro davvero che i genitori sappiano prendere la situazione con lieve preoccupazione e non trasmettere ansie alla bambina, perchè sarebbe davvero la situazione migliore.
Succederà? lo spero.
Io intanto mi immedesimo in questi genitori che vengono convocati all'asilo da una maestra che dice loro che la bambina ha scene di panico dopo un episodio particolare. Spero che abbiano cervello per comprendere, e nervi saldi per non preoccuparsi troppo.
Ma dai ora preoccuparsi un pò ok..ma non gli dice mica che la bimba ha tentato il suicidio.. solo che dopo un episodio brutto sembra essere rimasta un pò traumatizzata cosa comprendibilissima ! Una persona normale non emetofobica non si preoccupa esageratamente.. mia madre quando ha scoperto che sono emetofobica non si è mai spaventata..mi è stata vicina in ogni momento difficile..ma non mi ha trasmesso ansie o pressioni.. certo ora è preoccupata un pò perché sono peggiorata da quando ero più piccola.
Cmq io gli parlerei tranquillamente ai genitori è giusto che vengano informati
 
Per carità, ognuno ha la sua opinione, ma per un genitore sentirsi chiamare all'asilo perché la bimba ha comportamenti "strani" non è bello. Non si sa come possono reagire....e magari per la bimba è solo un momento passeggero
 
Io penso che sia meglio rischiare di allarmare un po' i genitori che rischiare di vedere una bambina diventare emetofobica, sapendo bene cosa significa, senza provare a fare nulla. Sono entrambe cose che possono verificarsi o meno, ma nella possibilità di entrambe, se le metto sulla bilancia, so cosa pesa di più.

E poi, comunque, tutto sta a come glielo dice. Io penso che sia sua responsabilità informare i genitori, anche se si tratta solo di una cosa passeggera come è possibile. Da queste cose si vede una maestra attenta a tutte le esigenze dei bambini. Se nota anche un piccolo turbamento e ne rende partecipi i genitori sta mostrando di saper fare il suo lavoro bene. Non può lavarsene le mani, Grace sta dimostrando molta attenzione ai suoi bimbi ed è esattamente il tipo di maestra che vorrei per i miei figli, anche e soprattutto perchè se mia figlia ha un'esperienza brutta all'asilo, io desidero che la maestra me lo dica ;)
 
Ma non dico di non dirlo eh. Ma solo di avvisare, senza per ora proiettare sulla bambina una nostra paura (che sia emetofobica!). Dico di segnalarlo con lo spirito di una maestra che fa il suo dovere, ma allo stesso modo di come segnalerebbe (ad esempio) che oggi la bambina non ha mangiato.
 
Grace sta dimostrando molta attenzione ai suoi bimbi ed è esattamente il tipo di maestra che vorrei per i miei figli, anche e soprattutto perchè se mia figlia ha un'esperienza brutta all'asilo, io desidero che la maestra me lo dica ;)

Queste son parole che mi rendono davvero felice e fiera di me. Ti ringrazio @Wendy davvero! Comunque oggi mi son limitata a parlarne con la psicologa dell'asilo, per avere un parere. Lei mi ha detto che in questi giorni verrà semplicemente ad osservare...dopodichè si vedrà se è necessario o meno avvisare i genitori di questa cosa. Sicuramente, ha detto lei, sarà bene avvisare del comportamento della bambina, ma senza spingersi oltre. Probabilmente l'osservazione avverrà già domani stesso.
 
Bene, hai fatto la cosa giusta secondo me :)

@macamille ma certo, già dal primo messaggio anche io ho detto subito di non esagerare, cioè non deve fare disgnosi o prospettare scenari di nessun tipo, semplicemente dire che ha notato la bambina un po' turbata (comprensibile) dopo un evento sgradevole, in modo che i genitori possano rassicurarla, osservare se anche a casa ha comportamenti strani ecc..
Abbiamo detto tutti questo mi sa ;)
 
Aggiornamento: ieri è venuta la psicologa per fare l'osservazione. Lei stessa ha quasi da subito notato dei comportamenti, nella bambina, un po' strani. Al momento del pranzo, innanzitutto, piange e non vuol saperne di mangiare. Questo non capitava prima del fattaccio. Anche lei ha notato le sue reazioni nel momento in cui un bambino nei paraggi dà un colpo di tosse, magari un po' più forte del normale. La psicologa ha anche detto che l'è parsa piuttosto ansiosa...o comunque non tranquilla. Adesso bisogna valutare come parlarne ai genitori.
 
Povera piccola.. sembrano proprio sintomi di un inizio di Emetofobia.. bisogna salvarla finché è in tempo.. mi raccomando Grace prendietene cura! Cavolo mi sembra di vedere me da piccolina.. e questo mi fa piangere..
Se anche la psicologa l'ha notato è arrivato secondo me il momento di parlare ai genitori.. con calma senza allarmarli. In bocca al lupo e tienici aggiornati
 
Ne parleremo insieme. Il difficile sarà cercare di spiegar loro le cose nel giusto modo. Ho paura di non esserne in grado.

Scusa ma sono un disastro a scrivere nei forum riscrivo qui
Secondo me sei perfettamente in grado da quel poco che ti conosco tramite il sito cmq stavo pensando se la piccola è ansiosa e fa "storie" per mangiare magari se ne sono accorti anche a casa che c è "qualcosa che non va" e allora forse il vostro parlargli sarebbe un aiuto per dargli dei chiarimenti. Non lo so dico io magari mi sbaglio.
 
Ultima modifica di un moderatore:
@GraceDL come ti hanno già detto in molti, ma te lo ripeto anche io, sarei felicissima che i miei bambini avessero attorno una persona come te. Notare una situazione così delicata non è da tutti, ci vuole una certa sensibilità che tu hai dimostrato. A questo punto, dato che anche la psicologa ha notato i comportamenti strani della bambina, penso che dovresti parlargliene ai genitori. Non ho l'esperienza ma come mamma vorrei essere sicuramente avvisata se qualcosa non va, anche perché essendo ancora così piccolini non vorrei mai trascurare qualche piccolo problema adesso, per poi doverlo affrontare un indomani ingigantito... sono sicura anche io che troverai le parole e i modi più giusti per dirglielo! Fino a qui sei stata bravissima :)
 
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