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Domandina un po' strana

Sì a noi purtroppo frega molto altro che ! Mi piacerebbe un giorno riuscire a dire ma si ma chi se ne frega! Anche se sono migliorata molto in questo senso. ..
 
paura del giudizio degli altri, di non potermi controllare, di far emergere il dolore, il terrore di soffrire e stare male senza soluzione e senza poter smettere di sentirmi cosi. Insicura, ansiosa, poco seguita Nell infanzia da genitori e parenti, bullismo e pochi amici... Allegria:D
 
ciao a tutti! in un vecchio post vi avevo detto che avrei iniziato anche io un percorso...voglio dirvi come sta andando..
dunque mi sono presentata alla prima seduta e alla domanda sul perché ero li ho subito detto che ho il terrore di vomitare. mi ha subito risposto che la paura del vomito ma di certo nascondeva altro e quindi in realtà il vomito non centrava nulla.
abbiamo iniziato a parlare di me..mi ha fatto raccontare quando ho più paura da quando..insomma la prima seduta è stata conoscitiva. la cosa più assurda è la conclusione a cui è giunta..secondo lei la paura del vomito in se non esiste e sinceramente mi ha lasciato molto perplessa la cosa perché per me è di quello che ho paura..ma parlando è emerso altro. la morte di mio papà qualche hanno fa, il mio voler fare tutto da sola senza appoggiarmi a nessuno, trattenere i sentimenti e non lasciarmi mai andare. secondo lei tutto è uscito ora perché ora sono più rilassata e ho tempo per pensarci.
insomma a me sembra assurdo ma da quando vado sto meglio anche se la paura c'è ancora. però mi chiedo è giusto che non mi insegni delle tecniche per rilassarmi?
 
scusami ma leggendo il post mi sentivo io ad averlo scritto. Stesse dinamiche, morte di mio padre, tutto tenuto dentro ecc. Io ho fatto un corso di training autogeno a parte mentre lo psicologo mi ha insegnato un po' di mindfulness. A me servito a poco ti dirò...
 
ELENINA la paura del vomito non è altro che un nascondere qualcosa, ma come qualsiasi fobia del resto, la BRUTTA cosa di questa fobia del vomito è che a molti non fa mangiare, preclude i rapporti sociali, ecc ecc, per questo è più brutta magari di una fobia dei ragni... Non è che se hai paura del ragno non mangi o altro, mentre con la fobia del vomito, magari ti fissi sul cibo, hai paura di vomitarlo, bla bla.
E la terapeuta ti ha detto giusto, invece, tu NON hai paura del vomito, ma DI ALTRO, solo che tu la proietti sul vomito chissà quali paure del resto, fine. E ciò che si ripete sempre, posto che a TUTTI non piaccia il vomito e faccia schifo, ma tu che ne hai il terrore, c'è qualcosa dietro, una insicurezza e le hai pure tirate fuori... Trattenere i sentimenti, morte del padre, il fare sola, non volere nessuno, ecc ecc.
Credimi, vai oltre il vomito, perché NON è quello il tuo problema, fidati. Ti stai nascondendo dietro a quello. Fidati che io da quando ho scoperto molte cose di me stessa, non proietto le paure su vomito, ragni, corpo, ecc... I problemi sono ben altri e una volta che li sbrogli, vedrai come ti sentirai! Una persona più sicura!
 
tra poco ho un nuovo incontro...speriamo! mi sembra che qualcosa si muova ma ci sono momenti in cui la paura è ancora molto forte...
 
Elenina hai appena iniziato...xD
Non correre ;) Lo so che vuoi stare subito bene, ma non pretendere nell'immediato, è un percorso che fai con calma e costanza, soprattutto se hai delle cose da risolvere.
Non partire con quella sto ancora male e non succede nulla, datti il tempo. Sì, stai male, so perfettamente questa sensazione, ma vedrai che con il tempo che impiegherai, i risultati arriveranno :)
 
@ELENINA sono d'accordo con quanto ti ha scritto Valentina.
Il vomito è solo l'oggetto delle tue paure, dove scarichi le tue paure, ma non è quello il problema. Tutte le cose che ha tirato fuori il tuo terapeuta invece, già sono cose che meritano di essere approfondite, e li dentro credo tu possa trovare molte risposte.
Hai iniziato da poco la terapia, dai fiducia alla terapia e sii paziente. Vivi questo percorso con la voglia di guarire e di scoprire.
E' normale che adesso ci siano ancora le paure, hai iniziato da poco. Con calma arriveranno i risultati. :)
 
@ELENINA

che tipo di terapia fai? psicanalisi o terapie più "mirate al sintomo" tipo la comportamentale o la breve-strategica?

E' verissimo che la nostra paura nasconda qualcos'altro e che quindi la risolveremo solo quando avremo risolto quello che ci sta sotto.
Però ci sono approcci diversi: la psicanalisi va a scandagliare tutto il tuo passato e parte da lì, magari così facendo salta fuori che la tua paura deriva da una gelosia verso tua sorella (sto sparando cose a caso), lavorandoci su risolvi questa gelosia e ti passa la paura del vomito senza averne quasi neanche parlato.
Le terapie basate sul sintomo invece ti insegnano sistemi per tenere a bada l'ansia, in altre parole ti tolgono il sintomo, nel nostro caso la paura del vomito. Poi sta a noi decidere cosa fare.....uno potrebbe stare bene per sempre avendo imparato tecniche per gestire i momenti di ansia....oppure potresti risolvere un sintomo e venirtene un altro dopo anni.

E' anche difficile generalizzare, io faccio c.c. ma un pochino del passato ne parliamo, non come in psicanalisi che il paziente fa il monologo, però ci si lavora. Io la psicanalisi l'ho fatta, parlavo parlavo parlavo, era uscito un rapporto difficile con mia mamma, ok, ma io avrei voluto un aiuto perchè continuare a parlarne non mi aiutava. Ad un certo punto ho smesso perchè traevo la stessa soddisfazione a parlare all 'orsacchiotto che ho sul letto.

Di sicuro ci vuole tanto tempo, proprio perchè c'è sotto qualcosa, alla nostra fobia. Ci sono terapie brevissime....magari funzionano nell'immediato....ma in futuro?
 
ELENINA la paura del vomito non è altro che un nascondere qualcosa, ma come qualsiasi fobia del resto, la BRUTTA cosa di questa fobia del vomito è che a molti non fa mangiare, preclude i rapporti sociali, ecc ecc, per questo è più brutta magari di una fobia dei ragni... Non è che se hai paura del ragno non mangi o altro, mentre con la fobia del vomito, magari ti fissi sul cibo, hai paura di vomitarlo, bla bla.

mah, secondo me ogni fobia è brutta per chi la vive. Non ce ne sono di migliori o di peggiori, solo che a noi la nostra sembra la più brutta di tutte, ma credo che ognuno con la propria fobia abbia delle difficoltà paragonabili alle nostre.
Magari chi ha la fobia dei ragni non può stare in luoghi tipo parchi ecc, o in casa tiene sempre le finestre chiuse, o passa intere giornate controllando ogni angolo di casa che non ce ne siano. Anche lui avrà delle difficoltà nei rapporti sociali....perchè magari esce con la morosa, si dirigono verso un giardino ma lui si blocca. O che ne so magari non mette piede in una stanza di casa per mesi perchè una volta ci ha trovato un ragno.
 
psicanalisi o terapie più "mirate al sintomo" tipo la comportamentale o la breve-strategica?
La terapia cognitivo comportamentale è una forma di terapia breve.
la psicanalisi va a scandagliare tutto il tuo passato
La psicoanalisi va a scandagliare l'inconscio.
e ti passa la paura del vomito senza averne quasi neanche parlato
Parli di TUTTO, non solo dell'oggetto delle tue paure.
come in psicanalisi che il paziente fa il monologo
Sembra un monologo perché questo approccio terapeutico prevede questo. Sei tu che prevalentemente devi parlare.
io avrei voluto un aiuto perchè continuare a parlarne non mi aiutava
Il terapeuta è li per aiutarti.
traevo la stessa soddisfazione a parlare all 'orsacchiotto che ho sul letto
Mi sembra evidente che la psicoanalisi non ti ha fatto una buona impressione, ma addirittura dire questo mi sembra esagerato.

La psicoanalisi è un percorso lungo, che dura anni. Inoltre, cosa che non credo tu sappia, è anche utilizzata per trattare le...fobie.
Sarà stata la tua esperienza negativa, ma non credo tu abbia ben chiaro quali siano gli obiettivi della psicoanalisi e come essa funziona.
Perdonami le puntualizzazioni, ma non hai dipinto molto bene quello che realmente è la psicoanalisi. Non credi? ;)
 
macamille certo, tutte le fobie sono brutte, non discuto, ma quella del vomito a molti NON fa mangiare e mangiare SERVE! Ti fa stare bene.
Non serve mangiare il mondo, ma il giusto. Ci sono emetofobici che proprio NON toccano più cibo, io per due mesi non ho quasi toccato cibo, ho rischiato il ricovero....Non mi andava giù il cibo, ero terrorizzata...
Guarda, io ERO e sono ancora un pochino aracnofobica e l'unica cosa che non riuscivo a fare era PRENDERE un ragno anche solo con la carta e ucciderlo, oppure andare nei vigneti sennò urlavo dal terrore, o andare in case abbandonate per paura di ritrovarmi un ragno sopra la testa o sulla schiena, e andare in qualche macchina vecchia e trovarmi il ragno dentro, e vedere ragni nelle foto o video, fine. E no, non passavo le intere giornate a controllare gli angoli della casa, NEMMENO da superiperaracnofobica. E negli angoli di casa mia, ammazza se ne ho trovati ed è UN APPARTAMENTO. E sai quante volte in casa MIA mi sono ritrovata due ragni grossi come un pugno nel corridoio vicino camera mia nell'arco di una settimana... eppure ho vissuto il giorno dopo... Ma non mi ha precluso la vita... E ti sto parlando da ex ipersupermega aracnofobica.
L'emetofobia o comunque l'ansia di vomitare, ecc sì! Perché comunque è leggermente invalidante sull'aspetto del cibarsi che è una funzione essenziale del nostro corpo.
 
La terapia cognitivo comportamentale è una forma di terapia breve.

La psicoanalisi va a scandagliare l'inconscio.

Parli di TUTTO, non solo dell'oggetto delle tue paure.

Sembra un monologo perché questo approccio terapeutico prevede questo. Sei tu che prevalentemente devi parlare.

Il terapeuta è li per aiutarti.

Mi sembra evidente che la psicoanalisi non ti ha fatto una buona impressione, ma addirittura dire questo mi sembra esagerato.

La psicoanalisi è un percorso lungo, che dura anni. Inoltre, cosa che non credo tu sappia, è anche utilizzata per trattare le...fobie.
Sarà stata la tua esperienza negativa, ma non credo tu abbia ben chiaro quali siano gli obiettivi della psicoanalisi e come essa funziona.
Perdonami le puntualizzazioni, ma non hai dipinto molto bene quello che realmente è la psicoanalisi. Non credi? ;)

mi sembra di aver più volte ribadito, e non solo qui, che questo è stato il MIO approccio alla psicoanalisi, che IO non mi sono trovata bene, che non fa per ME.Non era mia intenzione dipingerla male, perchè se funziona da anni ed anni, ci saranno sicuramente professionisti preparati e persone adatte ad essere curate con essa. Io non sono una di loro, Non era mia intenzione screditare la psicoanalisi, ma raccontare la mia personale esperienza.
 
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