lellona
Iscritto
Ciao a tutti, è un bel po' che non scrivo in effetti... vi seguo sempre e diciamo che siete anche la mia valvola di sfogo. Stasera vi scrivo perchè ho toccato il fondo, al mio problema di emetofobia si è aggiunto quello di disturbo di ansia generalizzata con attacchi di panico annessi. Tutto è iniziato a Maggio, avevo passato settimane e settimane sui libri per preparare un esame molto difficile, la mattina esco di casa senza fare colazione, avevo il ciclo quindi presi a stomaco vuoto un antidolorifico abbastanza invadente (lo so, non posso fare nomi e non li farò)... passai la mattinata sotto la calura di Firenze, senza mettere in bocca niente, tanto ero in ansia per l'esame. Morale della favola: all'ora di pranzo, mentre ero in fila ad un fast food per prendere il pranzo inizia... giramento di testa, visione offuscata, sudorazione fredda (ero completamente fradicia) e, infine, lo stomaco inizia a contrarsi... scappo in bagno, preparata al peggio, senza avere ancora riassunto la vista, ma poi mi appoggio al muro, mangio una caramella che mi sembrava veleno e alla fine riesco a scamparla senza danni. Mi passa. Da quel giorno la paura che possa riaccadere una cosa del genere non mi fa vivere. Ho passato un'estate terrorizzata da eventuali giramenti di testa che avrebbero potuto sfociare in tutto quello che ho elencato prima. Arriviamo ad Ottobre, quando lo stress pre esami mi lascia altri regali, comincio ad essere attanagliata dall'ansia pesante, non riesco più a uscire di casa, non vedo soluzioni, stare in macchina o a sedere a tavola a casa durante i pasti diventa un incubo, ho paura di sentirmi nuovamente male e la paura sfocia in attacchi di panico violenti (una volta sono dovuta infilare sotto la doccia bollente di corsa per affievolirli). Stremata da questa situazione, non riuscendo più a vivere in maniera regolare e normale andai dal dottore, anche nel suo studio mi venne una crisi di panico, non riuscivo a stare ferma, volevo uscire, prendevo sorsini di acqua, mi convincevo che non avrei rimesso, che non sarei stata male. Elencai al dottore i sintomi e mi diede una terapia a base di ansiolitico e antidepressivo, mi diagnosticò una carenza di serotonina nel cervello. Inutile dirvi che la prima cosa che feci arrivata a casa fu quella di controllare i possibili effetti collaterali dei farmaci che mi aveva prescritto e quindi non gli obbedii, non iniziai la cura, fiduciosa di uscirne da sola, con sofferenza, ma da sola. Il tempo passa, i sintomi si allievano, la paura di far tutto rimane, non va via, riesco con fatica a fare le cose elementari aiutandomi con qualche goccia di ansiolitico blandissimo che mi faceva sentire protetta. Sembrava andare quasi meglio, diminuivo le gocce, non le prendevo quasi più quando ora, a Febbraio arriva l'altra botta, quella più forte, sempre a seguito dello stress pre esame (faccio medicina, gli esami da preparare non sono facili), la sera prima del colloquio ho un attacco di panico improvviso, stavolta compare pure la nausea, ero convinta che sarebbe accaduto il disastro (sapete di cosa parlo) ma poi con un grandissimo sforzo di volontà e con l'aiuto delle gocce prese instantaneamente con gesto fulmineo mi passa. Ecco, da quel momento la situazione è degenerata, peggio di prima, ogni giorno inizia con ansia, irrequietezza, paura, nausea, voglia di non fare nulla, il non vedere futuro. Torno dal dottore, mi ripropone la cura che mi aveva già dato in precedenza, antidepressivo e ansiolitico (cambiato con uno più efficace perchè l'altro era diventato ormai troppo blando). Ancora non mi convinco a iniziare la cura, ho paura, la mia paura è sostanzialmente degli effetti collaterali, ho paura che possa dare nausea, situazione che mi crea forte disagio essendo emetofobica... questa è l'unica cosa che mi frena dall'intraprendere un percorso che potrebbe essere per me salvifico. Vi scrivo perchè vorrei conforto, non so se mai qualcuno do voi si è trovato in una situazione simile, se qualcuno ha dovuto ricorrere a questi rimedi e se qualcuno è stato più coraggioso di me... avete riscontrato qualche effetto collaterale del genere? Vi prego, aiutatemi, la mia vita é uno schifo e io non so cosa fare, non riesco più a vivere e ho solo 25 anni...
Scusate il poema e ringrazio già le anime pie che leggeranno e magari risponderanno, lo apprezzerei tanto...
Vostra lellona
Scusate il poema e ringrazio già le anime pie che leggeranno e magari risponderanno, lo apprezzerei tanto...
Vostra lellona