Cari ragazzi, care ragazze.
In questi mesi ho pensato molto a quanto poco sia conosciuta l'emetofobia.
Non solo tra la gente comune, ma dalle figure specializzate. Viene confusa con un disturbo alimentare dagli specialisti. Le famiglie non hanno idea di come affrontare questa strana cosa (io per prima, fino a quando non ho iniziato a cercare online).
Un'amica psicologa mi ha detto di non averne mai sentito parlare.
Quanti di voi si sono rivolti ai professionisti e subito è stata diagnosticata questa patologia, curandola come fobia? Parlo sia a livello psicoterapeutico (magari con una cognitivo comportamentale) che a livello neuropsichiatrico (quando necessario).
Vi prometto che farò tutto il possibile affinché se ne parli.
Mia figlia, che tra alti e bassi va avanti, tramite una giornalista della zona farà uscire un articolo sulla sua storia, non appena compiuti i 18 anni così da non aver bisogno di autorizzazioni varie.
Scusate chi attorno a voi non vi comprende, ma fategli leggere degli articoli affinché capiscano che non siete strani, sciocchi o non avete voglia di reagire. In troppi ne soffrono, non abbiate paura di parlarne!
Vi abbraccio tutti, uno a uno, come foste figli miei.
In questi mesi ho pensato molto a quanto poco sia conosciuta l'emetofobia.
Non solo tra la gente comune, ma dalle figure specializzate. Viene confusa con un disturbo alimentare dagli specialisti. Le famiglie non hanno idea di come affrontare questa strana cosa (io per prima, fino a quando non ho iniziato a cercare online).
Un'amica psicologa mi ha detto di non averne mai sentito parlare.
Quanti di voi si sono rivolti ai professionisti e subito è stata diagnosticata questa patologia, curandola come fobia? Parlo sia a livello psicoterapeutico (magari con una cognitivo comportamentale) che a livello neuropsichiatrico (quando necessario).
Vi prometto che farò tutto il possibile affinché se ne parli.
Mia figlia, che tra alti e bassi va avanti, tramite una giornalista della zona farà uscire un articolo sulla sua storia, non appena compiuti i 18 anni così da non aver bisogno di autorizzazioni varie.
Scusate chi attorno a voi non vi comprende, ma fategli leggere degli articoli affinché capiscano che non siete strani, sciocchi o non avete voglia di reagire. In troppi ne soffrono, non abbiate paura di parlarne!
Vi abbraccio tutti, uno a uno, come foste figli miei.