• Questa community è solo un punto d'incontro per persone che soffrono di emetofobia e non può essere considerata come terapia per superarla, per questo consigliamo sempre di consultare uno specialista. Buona navigazione a tutti. ;)

URGENTE! EMETOFOBIA IN SOCIETÀ

Giovanniros9

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Salve ragazzi. Domani è il primo giorno di scuola ed è anche il primo giorno di scuola da quando soffro di emetofobia. Da Luglio è sorto questo problema che mi porto appresso giorno per giorno. A volte non ci penso, ma quando capita è davvero una brutta sensazione. Fastidio in gola, nausea, tachicardia...tutto unito alla paura di arrivare al vero e proprio conato. Dunque, domani dovrò tornare tra i compagni con questo enorme problema, ho seriamente paura che quella sgradevole sensazione mi porti al vero e proprio conato davanti a tutti. So che è una questione psicologica e non c'è niente di fisiologico, ma lo stesso non riesco a farmela passare. Vi chiedo: secondo voi la sensazione di fastidio e nausea può portare al conato vero e proprio o rimane soltanto una sensazione mentale? Inoltre, avete qualche consiglio da darmi per evitare di soffrirne in pubblico? Aiuto!
 
Guarda, l'emetofobico medio di solito ha maturato nel tempo una tale resistenza all'atto di stare male di stomaco da non tirar su neanche quando è effettivamente l'unico modo per l'organismo di stare meglio. Quindi le probabilità sono ancora più basse, quasi vicine allo zero quando nausea e fastidio hanno origine ansiogena o psicosomatica, non trovi?

Un paragone che mi capita di fare spesso è quello con i malati di gioco d'azzardo. Questi continuano a giocare, nonostante perdano sempre somme ingenti, perché convinti che la prossima sia sempre la volta buona che li porta a recuperare quello che hanno perso. A noi emetofobici capita spesso il contrario: quante volte sei stato effettivamente male quando hai sentito nausea o fastidi? Penso si possano contare sulle dita di una mano, sempre che sia mai successo. Quindi potrei dire che è sempre andata bene alla fine. Eppure ogni volta ci dimentichiamo di quanto il nostro corpo ha retto ad ansia e nausee e siamo convinti che sia la volta in cui effettivamente staremo male, quando invece per il 98% delle volte (e c'è chi invece sempre) non è successo proprio nulla :)
 
Come è andato questo primo giorno di scuola? Raccontaci un po' :)
In merito alle tue domande mi sento di dirti che certezze non ne abbiamo ma come dice gatto, oggettivamente, le volte in cui davvero stiamo male sono una milionesima parte delle volte in cui sentiamo ansia e nausea...per noi è sempre la volta buona...
L unico consiglio che mi sento di darti è di parlare a te stesso con sincerità, per capire da dove questa recente fobia è nata e se non sia il caso di affidarsi ad un terapeuta per capire qualcosa in più.
 
Guarda, l'emetofobico medio di solito ha maturato nel tempo una tale resistenza all'atto di stare male di stomaco da non tirar su neanche quando è effettivamente l'unico modo per l'organismo di stare meglio. Quindi le probabilità sono ancora più basse, quasi vicine allo zero quando nausea e fastidio hanno origine ansiogena o psicosomatica, non trovi?

Un paragone che mi capita di fare spesso è quello con i malati di gioco d'azzardo. Questi continuano a giocare, nonostante perdano sempre somme ingenti, perché convinti che la prossima sia sempre la volta buona che li porta a recuperare quello che hanno perso. A noi emetofobici capita spesso il contrario: quante volte sei stato effettivamente male quando hai sentito nausea o fastidi? Penso si possano contare sulle dita di una mano, sempre che sia mai successo. Quindi potrei dire che è sempre andata bene alla fine. Eppure ogni volta ci dimentichiamo di quanto il nostro corpo ha retto ad ansia e nausee e siamo convinti che sia la volta in cui effettivamente staremo male, quando invece per il 98% delle volte (e c'è chi invece sempre) non è successo proprio nulla :)

Grazie! Sapere che raramente si sta male mi da più serenità! Speriamo vada tutto bene!
 
Come è andato questo primo giorno di scuola? Raccontaci un po' :)
In merito alle tue domande mi sento di dirti che certezze non ne abbiamo ma come dice gatto, oggettivamente, le volte in cui davvero stiamo male sono una milionesima parte delle volte in cui sentiamo ansia e nausea...per noi è sempre la volta buona...
L unico consiglio che mi sento di darti è di parlare a te stesso con sincerità, per capire da dove questa recente fobia è nata e se non sia il caso di affidarsi ad un terapeuta per capire qualcosa in più.

È domani il primo giorno :) La fobia è nata a luglio circa senza un apparente motivo. Ho pensato a come si starebbe a stare male solamente pensandoci e conseguentemente mi sono arrivati i sintomi: fastidio alla gola, nausea e via dicendo. Quest'inverno ho avuto l'influenza intestinale e ho ri-vomitato dopo chissà quanti anni, probabilmente il ricordo di quella nottata condiziona comunque la mia fobia. Pur sapendo che è solo una questione mentale non c'è modo di farmelo passare!
 
Le nostre ansie e/o fobie ecc vengono fuori anche quando siamo in un periodo di tranquillità e dopo molti sforzi, evidentemente qualcosa è successo, mi verrebbe da chiederti cosa ti spaventi davvero e come fare a gestire le tue emozioni di fronte a delle difficoltà, qualcosa c'è di sicuro, dovresti a mio avviso provare ad intraprendere una terapia se la cosa si protrae, a volte le risposte da soli non le riusciamo a trovare inizialmente, poi piano piano ci arriviamo e stiamo meglio. Dato che inizi scuola sarebbe meglio affrontare subito le difficoltà per non incappare nel peggio a lungo andare. Piuttosto, come sei di solito in generale?:) Hai paura per caso di come affrontare l'anno scolastico forse? :) Compagni di classe, professori, ecc?
 
Le nostre ansie e/o fobie ecc vengono fuori anche quando siamo in un periodo di tranquillità e dopo molti sforzi, evidentemente qualcosa è successo, mi verrebbe da chiederti cosa ti spaventi davvero e come fare a gestire le tue emozioni di fronte a delle difficoltà, qualcosa c'è di sicuro, dovresti a mio avviso provare ad intraprendere una terapia se la cosa si protrae, a volte le risposte da soli non le riusciamo a trovare inizialmente, poi piano piano ci arriviamo e stiamo meglio. Dato che inizi scuola sarebbe meglio affrontare subito le difficoltà per non incappare nel peggio a lungo andare. Piuttosto, come sei di solito in generale?:) Hai paura per caso di come affrontare l'anno scolastico forse? :) Compagni di classe, professori, ecc?

Le mie fobie sono riuscito a risolvere sempre e solo con la mia forza di volontà. Avrò avuto decine e decine di fobie a scuola: paura di svenire, paura di avere attacchi di panico e tantissime altre paure risolte solo ed esclusivamente con la mia forza di volontà nel giro di qualche settimana! La fobia del vomito però è diversa, nettamente. Non riesco a trovare una soluzione, di solito le altre fobie si presentavano solo in ambiente scolastico o in mezzo alla gente, la paura di vomitare invece pure in ambiente casalingo!
Sono estremamente terrorizzato dalla paura di arrivare al vero e proprio conato con conseguente vomito!
Il rapporto con compagni e professori fila a meraviglia quindi non ci sono problemi sociali alla base di questo problema.
Da quando si è presentata questa fobia ho frequentato di rado la società, e dunque non ho avuto grossi problemi, ma domani mi ritrovo chiuso per ore assieme a centinaia di ragazzi della mia stessa età e questo non fa che accentuare le mie paure...che umiliazione sarebbe vomitare davanti a tutti solo per un semplice pensiero.
 
Non è un fatto di problema sociale, è SPESSO un NOSTRO problema e mi spiego, evidentemente tu dai un peso alle cose, ora non ti conosco, però da come dici pensi molto, rimugini sulle cose, ti ascolti molto, e di conseguenza ingrandisci...
Qui sarebbe da capire cosa ti spinge a temere particolarmente di vomitare, "vomitare" alcune emozioni che temi possano spaventarti e renderti (magari) ridicolo davanti a qualcuno? Quanta stima hai nei tuoi confronti? Cosa pensi ti possa accadere se dovessi vomitare, paura di perdere il controllo? Controllo di cosa, amicizie, relazioni, la tua persona, ecc?
Evidentemente non hai superato quelle paure, perché si trasformano in altro, se non controllate, non avrai più paura di svenire o altro, ma ora ti stai concentrando sul vomito, perché, questo lo puoi sapere se cerchi di "capirti" e metabolizzare il tutto con l'aiuto di qualcuno, se puoi.
Il mio consiglio: non ti saprei dare dei consigli per evitare di soffrire in pubblico, solo NOI sappiamo come fare, però se cominci a sentirti spesso male anche in ambiente scolastico è meglio che corri ai ripari, perché più eviterai le situazioni e più non vorrai più nemmeno mettere piede fuori da casa, e te lo consiglio IO che ho sofferto di questa cosa, grazie a dio non a scuola, però DOPO in età adulta.... Arrivi a un punto in cui NON vuoi mettere più il piede fuori casa e questo non è giusto, siamo giovani e dovremmo cercare di essere "spensierati", anche se OGGI è difficile, ma la vita ti mette sempre di fronte le cose più inimmaginabili... Dobbiamo cercare di farci una "corazza" e capire come affrontare le difficoltà, la tua paura di vomitare non fa altro che mascherare qualcosa dentro di te, non incolpare il vomito, incolpa "altro", e solo tu puoi capire cosa sia, e farsi aiutare non è indice di debolezza, anzi è un passo per saper riconoscere di avere un problema e risolverlo a testa alta finalmente.
Comunque buon inizio scuola, che anno sei?
 
Non è un fatto di problema sociale, è SPESSO un NOSTRO problema e mi spiego, evidentemente tu dai un peso alle cose, ora non ti conosco, però da come dici pensi molto, rimugini sulle cose, ti ascolti molto, e di conseguenza ingrandisci...
Qui sarebbe da capire cosa ti spinge a temere particolarmente di vomitare, "vomitare" alcune emozioni che temi possano spaventarti e renderti (magari) ridicolo davanti a qualcuno? Quanta stima hai nei tuoi confronti? Cosa pensi ti possa accadere se dovessi vomitare, paura di perdere il controllo? Controllo di cosa, amicizie, relazioni, la tua persona, ecc?
Evidentemente non hai superato quelle paure, perché si trasformano in altro, se non controllate, non avrai più paura di svenire o altro, ma ora ti stai concentrando sul vomito, perché, questo lo puoi sapere se cerchi di "capirti" e metabolizzare il tutto con l'aiuto di qualcuno, se puoi.
Il mio consiglio: non ti saprei dare dei consigli per evitare di soffrire in pubblico, solo NOI sappiamo come fare, però se cominci a sentirti spesso male anche in ambiente scolastico è meglio che corri ai ripari, perché più eviterai le situazioni e più non vorrai più nemmeno mettere piede fuori da casa, e te lo consiglio IO che ho sofferto di questa cosa, grazie a dio non a scuola, però DOPO in età adulta.... Arrivi a un punto in cui NON vuoi mettere più il piede fuori casa e questo non è giusto, siamo giovani e dovremmo cercare di essere "spensierati", anche se OGGI è difficile, ma la vita ti mette sempre di fronte le cose più inimmaginabili... Dobbiamo cercare di farci una "corazza" e capire come affrontare le difficoltà, la tua paura di vomitare non fa altro che mascherare qualcosa dentro di te, non incolpare il vomito, incolpa "altro", e solo tu puoi capire cosa sia, e farsi aiutare non è indice di debolezza, anzi è un passo per saper riconoscere di avere un problema e risolverlo a testa alta finalmente.
Comunque buon inizio scuola, che anno sei?

È il terrore di riprovare la terribile sensazione di vomitare che mi spinge al pensiero. L'ho provato poche volte ma mi sono rimaste impresse fortemente. Poi si, ovviamente ci si mette di mezzo anche il timore di apparire un'altra persona agli occhi degli altri nel caso dovessi vomitare, di perdere le amicizie in primis. Metodi per scacciare questa ridicola fobia non riesco a trovarne, ho provato a respirare mantenendo la calma, oppure a mettermi in testa che è solo qualcosa di psicologico, che non potrò vomitare veramente...ma tutto questo non ha funzionato. Non vorrei rivolgermi a uno psicanalista o quant'altro poiché sarebbe una sorta di sconfitta personale non riuscire a vincere le mie paure tramite me stesso. Per domani sono alquanto agitato, soprattutto se mi venisse chiesto di parlare...sforzarsi di parlare quando hai la nausea che ti attanaglia la gola implica praticamente sempre al conato, e non voglio che ciò accada, ma non so proprio come fare.
Speriamo tutto vada bene :(
Comunque inizio la terza superiore!
 
Non vorrei rivolgermi a uno psicanalista o quant'altro poiché sarebbe una sorta di sconfitta personale non riuscire a vincere le mie paure tramite me
Ciao, immagina di vivere da solo, ti si rompe a casa un tubo dell'acqua. A me che tu non sia un idraulico con anni di esperienza immagino che chiami qualcuno che possa aiutarti. L'idraulico appunto.
Il paragone con l'emetofobia prendilo con le pinze, ma comunque l'idea rende.
Chiedere aiuto non è una sconfitta. Fare le cose da soli senza sapere cosa fare e come farlo non è utile né produttivo.
È una ammissione che abbiamo un problema, ma anche che vogliamo risolverlo. La terapia risolve.
Buon anno scolastico! :)
 
Posto che vomitare non piaccia a nessuno di noi, ma neanche ad una persona normale se per questo, però ripeto evidentemente dai un peso alle cose, e dove sfoghi sul vomito... Mi sembra più che logico.
Ecco, vedi... Dare nell'occhio, perdere amicizie... Tutto parte da un qualcosa...
Sconfitta? Non c'è nessuna sconfitta, ti ho già spiegato prima... Ammettere di avere un problema è già un passo per poter stare meglio, e come ti ha detto Julien l'orgoglio va messo da parte e bisogna riconoscere spesso che anche un aiuto esterno NON implica che NOI siamo deboli.
Se parti a dire di essere agitato stai sicuro che lo sarai, tu già pensi a domani di non riuscire a parlare perché ti senti venire su il conato... Non ti fa certo bene questo!
Ripeto: Corri ai ripari, se cominci con il primo giorno così... Hai 9 mesi di scuola, non una settimana, cerca di fare un pensierino facendoti aiutare ;)
Un abbraccio e spero che alla fine il primo giorno sia andato bene :)
 
Il primo giorno fortunatamente è andato bene. Ho fatto una fatica immane a non pensare alla paura di vomitare e sono riuscito a cavarmela senza grossi problemi. Due gocce di valeriana per rilassarmi prima di uscire di casa le ho comunque bevute e potrebbero avermi aiutato. Non so se domani riuscirò a ripetermi...vedremo!
Se nel corso dei prossimi giorni questa paura si presenterà con frequenza vedrò se fare qualche seduta da uno specialista!
 
Salve ragazzi. Domani è il primo giorno di scuola ed è anche il primo giorno di scuola da quando soffro di emetofobia. Da Luglio è sorto questo problema che mi porto appresso giorno per giorno. A volte non ci penso, ma quando capita è davvero una brutta sensazione. Fastidio in gola, nausea, tachicardia...tutto unito alla paura di arrivare al vero e proprio conato. Dunque, domani dovrò tornare tra i compagni con questo enorme problema, ho seriamente paura che quella sgradevole sensazione mi porti al vero e proprio conato davanti a tutti. So che è una questione psicologica e non c'è niente di fisiologico, ma lo stesso non riesco a farmela passare. Vi chiedo: secondo voi la sensazione di fastidio e nausea può portare al conato vero e proprio o rimane soltanto una sensazione mentale? Inoltre, avete qualche consiglio da darmi per evitare di soffrirne in pubblico? Aiuto!
Buongiorno a tutti, mi sono iscritta ora, aver trovato persone affette dalla mia stessa fobia mi tranquillizza un tantino. Io mi chiamo Sara, e convivo con la fobia del vomito da sempre, ho 39 anni, e a causa di questa folle paura ho sofferto di anoressia per 5 anni, faccio terapia da 8, e il cibo per me è un gran problema, in quanto potrebbe essere causa, appunto, di VOMITO. La nausea, il fastidio allo stomaco, la pesantezza sono sintomi con cui anche io ho spesso a che fare, e hanno sempre invalidato la mia vita normale, però negli ultimi anni grazie alla psicoterapia controllo meglio tutto questo, e soprattutto ho inparato a distinguere il sintomo psicosomatico da quello fisiologico. Tanto che qualche mese fa sono stata male per strada e mi è stato chiaro subito che dovwssi fermarmi....quello che dice Gatto lo posso confermare dai i miei tanti anni di esperienza che l'emetofobico, anche se inconsapevolmente si allena affinché il sintomo non si trasformi in vero conato, tanto che io quando poi sto male davvero per libermi patisco le pene dell'inferno.....non so voi ma io sono incapace anche di aiutare qualcuno che sta male, praticamente senza nemmeno rendermene conto, appena qualcuno, anche a me caro, inizia a stare male io scappo....espatrio. E anche nei giorni a seguire solo il pensiero di quella persona mi fa stare male. Io sono una poco impressionabile in generale, ma il vomito è il mio mostro da sempre. Potrei scriverci un libro. A Giovanni mi sento di consigliare un terapeuta, perchè sei giovane e perché hai questo disturbo da poco, il vomito è una delle più importanti difese dell'organismo e bisognerebbe imparare a conviverci, come si convive con una influenza un raffreddore o altro....e se puoi tamponare questa fobia devi assolutamente farlo!!!!
 
Posto che vomitare non piaccia a nessuno di noi, ma neanche ad una persona normale se per questo, però ripeto evidentemente dai un peso alle cose, e dove sfoghi sul vomito... Mi sembra più che logico.
Ecco, vedi... Dare nell'occhio, perdere amicizie... Tutto parte da un qualcosa...
Sconfitta? Non c'è nessuna sconfitta, ti ho già spiegato prima... Ammettere di avere un problema è già un passo per poter stare meglio, e come ti ha detto Julien l'orgoglio va messo da parte e bisogna riconoscere spesso che anche un aiuto esterno NON implica che NOI siamo deboli.
Se parti a dire di essere agitato stai sicuro che lo sarai, tu già pensi a domani di non riuscire a parlare perché ti senti venire su il conato... Non ti fa certo bene questo!
Ripeto: Corri ai ripari, se cominci con il primo giorno così... Hai 9 mesi di scuola, non una settimana, cerca di fare un pensierino facendoti aiutare ;)
Un abbraccio e spero che alla fine il primo giorno sia andato bene :)
Santissime parole!!!! Sono d'accordo su tutta la linea, io emetofobica grave da sempre, grazie alla psicoterapia che faccio ormai da 8 anni sono riuscita a controllare le mie paure, non sono guarita, ma almeno imparo a distinguere il mio disturbo psicosomatico da un mal di stomaco reale.
 
La prima settimana è filata liscia. Qualche attacco di panico che ho riuscito piuttosto facilmente a controllare, ma di nausee e fastidi dovuti al solo pensiero fortunatamente non ne ho avuti, se non in forma lieve. Cerco di distrarmi pensando ad altro ma cerco soprattutto di dirmi tra me e me che non posso star male poiché è solo un pensiero che mi condiziona, e in fondo sembra funzionare un po'...speriamo di proseguire così! Certo, basta il minimo pensiero per far ricomparire i sintomi, ma dopo un po' di dialogo con me stesso sembra passare tutto (o quasi).
 
Siamo felici che in fondo la settimana sia andata meglio di quel che si sperava :)
Non hai sentito molto i sintomi perché appunto ti distraevi, in fondo a scuola il pensiero solitamente è altrove, ascoltare la lezione, chiacchierare con il compagno, alzarsi, fare compiti, bla bla...
Però credimi, se hai spesso questi pensieri e SOPRATTUTTO attacchi di panico io mi vedrei bene nell'agire... la scuola dura 9 mesi e avrai i tuoi impegni ;) Facci sapere ^^ A presto
 
La prima settimana è filata liscia. Qualche attacco di panico che ho riuscito piuttosto facilmente a controllare, ma di nausee e fastidi dovuti al solo pensiero fortunatamente non ne ho avuti, se non in forma lieve. Cerco di distrarmi pensando ad altro ma cerco soprattutto di dirmi tra me e me che non posso star male poiché è solo un pensiero che mi condiziona, e in fondo sembra funzionare un po'...speriamo di proseguire così! Certo, basta il minimo pensiero per far ricomparire i sintomi, ma dopo un po' di dialogo con me stesso sembra passare tutto (o quasi).
Buongiorno Giovanni, come ti capisco!!!! Per fortuna io negli anni grazie alla terapia sono riuscita ad allentare parecchio la tensione e la paura di star male, quasi un ansia da prestazione, la paura di sentirmi male davanti agli altri in circostanze anche importanti, dove devi essere impeccabile, ed è successo spesso di avere ansie forti con disturbi creati dalla mia mente, ora per fortuna non accade quasi più. Forza Giovanni, perchè dobbiamo essere noi a governare la nostra mente, e non permetterle di fare ció che vuole
 
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