Sì io sto attualmente seguendo la terapia breve strategica, con qualche frutto per fortuna!! In linea di massima comunque, sia questa che la CBT si basano sul fatto che il passato è passato, ma bisogna pensare al presente e a come risolvere la situazione. Sembra facile che, come in un film, una volta scoperta la causa del proprio male si può impostare la cura, ma nella realtà non è per nulla così. Andare a rivangare nel passato, nei rapporti con i genitori e in quelle cose lì a me non è mai servito a nulla, anzi, mi faceva peggiorare. Se per esempio io so che ho paura di vomitare perchè mio fratello vent'anni fa vomitò in auto suscitando l'ira dei miei, e io di conseguenza ho paura di vomitare per paura di non poter controllare qualcosa di "sbagliato", a cosa mi serve saperlo? La paura rimane. Invece la terapia che stai seguendo, come quella che seguo pure io, mirano a farti vivere una vita normale, senza essere costantemente condizionati dalla paura della paura di vomitare.
Questo è quello che ho appreso in svariati anni di cure varie. Rimane sempre l'enigma: "e se un giorno dovessi vomitare sul serio cosa mi succederebbe?", ma penso che la chiave sia proprio quella di ignorare questa cosa fino a quando non succede.... Anche se non è per niente facile. Sarebbe bello avere un antidoto all'attacco di panico, e in effetti c'è ed è il farmaco, ma per calmare un attacco di panico forte ce ne vuole parecchio ed è impensabile assumerne grandi quantità, per poi magari non vomitare nemmeno e incorrere nella dipendenza da sostanze al minimo segnale di nausea..
Ti fa fare esercizi tipo, non so, fare la doccia dopo mangiato? A me lo facevano fare proprio perchè ne avevo paura. Quando mi infilavo sotto la doccia e aprivo l'acqua mi sembrava di premere il grilletto di una pistola puntata alla mia testa... Infatti poi l'ansia saliva a mille, così dopo un po' ho abbandonato questo tipo di terapia.