• Questa community è solo un punto d'incontro per persone che soffrono di emetofobia e non può essere considerata come terapia per superarla, per questo consigliamo sempre di consultare uno specialista. Buona navigazione a tutti. ;)

Ed eccomi qui....

Edmea

Iscritto
Ciao a tutti.
Sono Paola ho 35 anni e sono a dir poco emetofobica.
Purtroppo questo non è il mio unico disturbo. Soffro di ansia grave ipocondria soprattutto e varie ossessioni e fobie.
Quella del vomito è strettamente correlata alla mia altra più grande paura ossia svenire. Le collego in modo inconscio.
In questo periodo mangio pochissimo e la borsa dell'acqua calda spesso mi accompagna.
Oggi la mia metà ha vomitato.
Era a casa dei suoi ma ci siamo visti per Delle commissioni e un saluto (sulla guancia onde evitare...) E immaginate come sto in fissa.
Ero su internet come spesso a cercare rimedi per evitare il vomito e mi sono ricordata di questo forum.
Che altro dire... è molto dura.
Soffro anche di reflusso gastroesofageo e la nausea è presente quasi sempre.
Va a periodi.
Da piccola ho rimesso spesso. LhoL sempre odiato ma la fobia più forte è nata negli ultimi anni.
L'anno scorso ebbi una gastroenterite e per assurdo a parte il panico per il forte malessere poco prima di iniziare a vomitare pii volte non la presi cosi drammaticamente. Per assurdo credevo di aver quasi superato la fobia invece è peggiorata.
Ho fisse continue ma questa è una delle più violente.
Prendo un antidepressivo e ansiolitico per la mia ansia patologica ma questa cura non sta funzionando a quanto pare. Mi avevano detto di aumentare la dose o aggiungere un antipsicotico per le ossessioni ma inutile dire che ho paura di star peggio degli effetti collaterali sullo stomaco in primis.
Un abbraccio a tutti.
 
Ciao Paola, benvenuta, ne hai un bel po' a quanto pare! Ma l'importante è cercare di migliorarci no?! :)
Tra emetofobia e svenire, credo ci sia in comune il senso di perdita di controllo. Sul discorso farmaci penso nessuno sappia e possa dirti nulla, io personalmente ho sempre ritenuto che i farmaci devono essere presi nei momenti più complicati e non usati come terapia a lungo termine, spero non sia il tuo caso. Credo invece che, se il farmaco è poi accompagnato da una sana terapia psicologica, allora ha molto più senso.
Un abbraccio a te!
 
Ciao Paola, nessuno qui ti può capire meglio di chi ci è, e ci è stato dentro. Non so se i farmaci li stai prendendo da poco e per la prima volta, nel caso fosse così, sappi che c'è la possibilità che nei primi periodi i sintomi potrebbero un tantino accentuarsi, prima che i farmaci facciano il loro effetto. Nel caso la terapia inizi a funzionare, è importante non adagiarsi sugli allori, perché il farmaco non risolve i problemi, al massimo li copre con un apparente stato di benessere, per questo é importante abbinare una psicoterapia che ti aiuti a superare determinate paure e problemi. Io non ho mai voluto assumere antidepressivi, anche se a volte, nei momenti più bui, ho considerato l'idea di farlo, ma finora me la sono sempre cavato con qualche ansiolitico preso a breve termine e altri farmaci blandi. Conosco però persone che ne hanno fatto uso, e questi consigli te li do in base alle loro esperienze raccontate. Io stesso non mi sono mai aggrappato all'ansiolitoco, perché so che quello stato di benessere momentaneo è fittizio, e una volta sparito il suo effetto, puff: tutti i problemi ritornano a galla. Lo so che da come parlo, sembro uno uscito da questa fobia, ma purtroppo non è così. Ho capito semplicemente cosa bisognerebbe fare, ma tra il dire e il fare...
Per qualsiasi cosa, non esitare a scrivere :)
 
Purtroppo sono la classica persona che predica bene e razzola male!
 
Ciao ragazzi grazie per le risposte.Purtroppo ho una lunga storia coi farmaci se posso essere sincera per molti anni mi hanno salvato la vita e permesso di vivere normalmente.Li ho rifiutati fino ai 25 anni e oltre poi a volte maledicevo il fatto di non averli presi prima magari alcune cose non si sarebbero cronicizzate. Ovviamente servono dottori bravi e farne un uso consapevole mai smodato o di testa propria. Per via di troppi kili presi e della dipendenza che mi aveva dato quel farmaco nell'ultimo anno l'ho cambiato ma a quanto pare o la dose è bassa o per me non va bene. Cosa strana dato che pare sia uno dei più tollerati e di più ultime generazioni. La psichiatra mi ha consigliato di aumentarlo perché sono a dose minima e la mia ansia è molto grave e cronica. Sono una fifona ho paura di aumentarlo per paura degli effetti collaterali in primis sullo stomaco ! Anche se in teoria il mio corpo ormai è abituato a quella sostanza e se non ho vomitato ai primi giorni di assunzione del tutto nuova del farmaco non dovrei farlo adesso . Ma sappiamo quanto la mente faccia soffrire lo stomaco a quanto pare nostro secondo cervello.
 
Se nel tuo caso i farmaci erano e/o sono tutt'ora necessari, è stato ed è giusto allora prenderli. Il tuo psichiatra saprà sicuramente cosa è bene per te. Sulla posologia non saprei dirti, quello che sento di dirti è che se ti fidi, seguirai la sua prescrizione. Se hai dubbi parlargliene in caso.
Poi vedi, io sono convinto che con una sana terapia psicologica i farmaci possono diminuire, fino a non usarne,dove possibile chiaramente. :)
 
Indietro
Alto