• Questa community è solo un punto d'incontro per persone che soffrono di emetofobia e non può essere considerata come terapia per superarla, per questo consigliamo sempre di consultare uno specialista. Buona navigazione a tutti. ;)

Come sapete quando è arrivato il momento?

trevor90

Junior
non avendo mai vomitato da emetofobico (a parte una volta in cui feci un mix di alcol e farmaci tale da non ricordarmi nulla) non so effettivamente quali siano i sintomi premonitori del vomito... Nausea ce l'ho sempre, ma non ho mai vomitato, e ho paura di non saper riconoscere quando invece devo vomitare sul serio. Avete esperienze a riguardo?
 
Io non ho assolutamente ricordi di episodi di vomito da bambina, cioè qualche volta mi è capitato, ma non me lo ricordo perchè allora era una cosa a cui non davo peso.
Qualche volta mi è successo da ragazzina, ma credo forse una volta o due nel periodo che va dalla adolescenza ai 35 anni:eek:
Mentre poi mi ricordo benissimo i due episodi che hanno dato una botta alla mia emetofobia che fino a quel momento era latente.
Ti ho fatto questo resoconto per dire che non ho tutta questa esperienza, e quindi non sono certa che quello che io riconosco come il momento di non ritorno, lo sia effettivamente. Anzi, spero che non mi ricapiti, preferisco rimanere nel dubbio a vita.

Comunque, quello che mi ricordo come fatto cruciale, è proprio una sensazione di stomaco che si ribalta, non è solo un modo di dire, è una sensazione di una contrazione al contrario dello stomaco. E poi tantissima salivazione, ma tanta da non riuscire a deglutirla ma doverla sputare.

(adesso mi auto-complimento con me stessa perchè non avrei nemmeno creduto di riuscire a scrivere queste cose, invece l'ho fatto e anche con una certa freddezza:) )
 
Bella domanda...io non ho molti ricordi fortunatamente, l'ultima volta è stato capodanno del 2013. ricordo solo una sensazione veramente sgradevole e un impellente bisogno di buttar fuori senza che io potessi controllare. devo ammettere che il dopo e stata la parte piacevole , una sensazione di vuoto e quindi di benessere. il pre un incubo anche perché ero in un locale quindi al chiuso, sono uscita di corsa e ho passato quasi un'ora fuori con alcuni amici che tentavano di farmi vomitare e io che mi rifiutavo finché uno di loro mi ha presa con la forza e mi ha "obbligata". detta così sembra una violenza ma mi ha aiutata perché liberarmi mi ha fatta rinascere. nonostante ciò però ho ancora questa fobia...ma io so che è solo una questione di ansia perché in realtà il corpo quando ha bisogno di liberarsi lo fa e Il cervello non ha nemmeno il tempo d pensare e ribellarsi!
 
Ho perso il conto xD
Da bambina forse tre e da adulta solo per ansia e un'operazione...Quindi ne ho passate xD
Poi quasi due settimane fa l'indigestione che sfortunatamente non ho vomitato, se ci fossi riuscita almeno stavo subito meglio, invece ero stra intasata...
La sensazione è di sentire un impulso che ti viene dallo stomaco o comunque di sentirti come dice qualcun'altra come una nausea e un mescolamento di stomaco tale che prima o poi vomiti, senza avere il tempo, se viene viene...
Quello che spaventa è il pre non il dopo, perlomeno per me era così...
E come ho già detto il vomito è una paura che cela altre paure della tua vita, quindi ci si deve focalizzare su quelle, perché una volta risolte quelle, il vomito non è un problema poi...
 
Niente, semplicemente te lo senti salire. E non puoi proprio farci niente. Vien su e tu non puoi tenerlo giú. Ah e poi gli spasmi.
 
Quoto @GraceDL ! Anche io sento degli spasmi allo stomaco ed in gola, contemporaneamente senti che sale qualcosa...e niente mi rassegno perché in quei momenti non c'è altro che io possa fare. Paradossalmente quando iniziano gli spasmi mi passa la nausea...
 
Gli altri ti hanno già detto tutto! :)
In particolare ricordo che c'è più salivazione poco prima del fattaccio.
 
E quanto tempo si ha a disposizione una volta sicuri che bisogna vomitare? Ho il terrore di non accorgemene in tempo essendo emetofobico quindi abituato alla nausea...
 
Penso che nessuno sappia dirti esattamente quanto tempo si ha a disposizione. Pochi o tanti minuti, dipende da come stai e cos'hai. Io quando sento che sto per star male mi "preparo",vado in bagno.
Però ascolta, non pensare a tutte queste cose, ti fanno aumentare solo di più l'ansia. Se e quando arriverà il momento che starai per vomitare, cerca di accoglierlo. So che sembra una cosa impossibile, ma farsi mille domande su una cosa di cui hai paura e hai poco vissuto direttamente ti fa aumentare l'ansia. Veramente, di cuore, non pensarci. Non ci riuscirai forse, ma almeno provaci! ;)
 
Comunque non c'è esattamente un tempo preciso.. ma, perché ti poni queste domande? È deleterio.. non pensarci ;)
 
eeeh mi pongo queste domande perchè sono emetofobico :p
Ho ancora più paura se mi capita quando sono fuori casa, perciò mi rassicurerebbe sapere che avrei il tempo di isolarmi nel caso che accadesse...
 
Non portele, perché la nausea psicologica NON è come quella fisica, prima di tutto, quella psicologica molto spesso viene dalla gola e sappi che la sensazione è quella, perlomeno a me, di sentirti una stretta in gola talmente forte da farti venire nausea e vomito, poi certo c'è quella dello stomaco che è un macigno ed è simile.
Ma quella fisica è una cosa più "immediata", cioè se devi vomitare perché ti gira lo stomaco, hai mangiato troppo e ti sei bloccato o hai una indigestione, sei pallido in viso e sudi, poi salivazione eccessiva...
Beh lo si capisce.
E te lo dico io che ho vomitato talmente tante volte, sia con ansia che NON... Però come ti hanno detto altri, perché farsi carico di ansie in più? Ti dovresti focalizzare a mio parere su quello che ti turba di più e non è il vomito come tu pensi ;)
 
Da qualche parte ho letto: se stessi davvero male e avessi bisogno di liberarti, credi che avresti il tempo di pensare e di avere paura? O anche di "ribellarti"? Io penso che il corpo sappia sempre ciò che è buono per noi e ci lancia tanti segnali, sta a noi coglierli
 
come ti hanno già scritto, quando arriva il momento non hai il tempo di pensare a quanto tempo ci vorrà, e se stai veramente male, anche impegnandoti con tutte le tue forze non riesci a trattenere. Quelli che raccontano che hanno avuto il virus o una indigestione ma non hanno vomitato, non l'hanno fatto perchè il loro corpo non ne aveva veramente bisogno (e forse a volte è peggio!). Il corpo si regola da solo, se ha bisogno di vomitare, anche se a non non piace, lo fa senza chiederci il permesso.

Per quanto riguarda i tempi, dipende da caso a caso, ma comunque non credo che vomiti a ciel sereno, prima starai un po' male, e quindi comunque sai che potrebbe succedere.
 
Io ti consiglio semplicemente di rassegnarti al fatto che non lo potrai mai controllare. Punto.
Non ci sono sensazioni standard o tempi standard, ogni caso è a se perché ogni persona è diversa.
Puoi cercare di trovare dei sistemi per stare più tranquillo se vuoi, tipo io nei periodi più difficili portavo sempre un sacchetto in borsa, ma tutto ciò è solo un rimedio momentaneo, non è una soluzione.
 
la mia psicologa, per quel poco che finora abbiamo fatto sulla fobia, mi sta facendo capire che ci sono eventi che non si possono prevedere, e quindi è inutile stare continuamente in allerta. E soprattutto adottare uno stile di vita per prevenire una cosa che non sai se succederà, nè quando.

E riguardo alla mia paura che possa succedere in mezzo alla gente, mi sta cercando di portare a capire perchè ne ho così paura, cosa succederebbe di tanto drammatico. Può capitare, non è di certo una cosa piacevole, si rimane un pochino mortificati, imbarazzati, ma la cosa dovrebbe finire qui.

Tu quando cammini per strada hai la fobia del "oddio se dovesse capitare che inciampo e cado qui davanti a tutti". Magari ti sarà anche capitato, un momento di imbarazzo, un attimo di allarme, ma il giorno dopo il fatto era archiviato. Ecco, per l'eventualità del vomitare dovrebbe essere così.

Ti ho scritto quello che mi dice la psicologa.....ci sto lavorando....ma da qui ad esserne convinta, ce ne passa!
 
Grazie delle risposte ragazzi... Sono in terapia da parecchio tempo ma la fobia rimane persistente..
Il nostro è un percorso lungo, di pazienza, di forza di volontà, di fiducia. Sono convinto che in questo periodo qualcosa di buono ci deve essere stato, ma tu sei concentrato ancora sugli aspetti meno buoni. Nei miei 12 anni di terapia non ho mai pensato agli anni che passavano e a tutti quelli che ho vissuto con la fobia, e la fobia ci ha messo molto per cominciare a cedere. Io ti auguro di farcela in breve tempo, quello che voglio dirti è: non pensare al tempo che passa. Ogni giorno che investi nella terapia, lo stai investendo nella tua vita e nel tuo futuro, è un giorno guadagnato. Continua a credere nel lavoro che fai, i risultati arriveranno. ;)
 
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