• Questa community è solo un punto d'incontro per persone che soffrono di emetofobia e non può essere considerata come terapia per superarla, per questo consigliamo sempre di consultare uno specialista. Buona navigazione a tutti. ;)

Ciao a tutti!

Berta35

Nuovo Iscritto
Ciao a tutti! Innanzitutto voglio presentarmi: sono Diego, un ragazzo di 18 anni che da circa un anno e mezzo soffre di emetofobia. Sinceramente non saprei indicare per quale motivo ho iniziato a soffrirne, so soltanto che non passa giorno senza che io non viva con la paura di dover vomitare, mentre, per esempio, sono sull'autobus o a scuola insieme ai miei compagni o magari quando sono fuori la sera con i miei amici a divertirmi. Questa mia fobia mi ha portato inoltre a essere "paranoico"; tendo infatti ad evitare di mangiare cibi difficili da digerire e/o in posti che non ho mai frequentato, evito di mangiare poco prima di uscire ecc... Ho provato a parlarne con i miei genitori di questo mio problema, ma purtroppo non sono mai stati molto comprensivi sotto questo aspetto ed ho anche un certo imbarazzo a parlarne con amici/conoscenti/parenti per la paura che loro non comprendano appieno.
Volevo quindi condividere con voi, "miei simili", la mia esperienza per poterci confrontare e magari superarla insieme!! :)
 
Ciao Diego. Purtroppo non possiamo pretendere che gli altri ci capiscano appieno, difficilmente succederà, perchè per molti questa fobia appare “strana”. Parlarne peró puó aiutare a farsi aiutare, o almeno ad evitarci maggiore stress. Anche il fatto di sentirsi liberi di dire alle persone più vicine “non mi va di mangiare questa cosa”, senza dover invetare scuse o dare spiegazioni, aiuta tanto. Bisogna avere la fortuna di trovare persone comprensibili. Tutti qui ti suggeriranno la paicoterapia. Ma se hai letto qualche post, credo lo saprai già (io non so quante discussioni avró aperto in un anno ).
In ogni caso, per qualsiasi sfogo/domanda o altro, chiedi pure.
 
Innanzitutto grazie per la disponibilitá. Hai perfettamente ragione: parlarne con qualcuno serve ma è difficile. Avevo pensato anche io ad un percorso con psicologo o psicoterapeuta, purtroppo non saprei in che modo approcciare l'argomento con i miei genitori, perche penso che loro non si siano ancora effettivamente resi conto di quanto sto male.
 
Essere aiutato è un tuo diritto. Io ho iniziato a capire cosa avessi realmente, quando ho fatto tutti gli esami possibili e immaginabili con risultati sempre negativi e dopo aver scoperto l’esistenza di questa fobia, dove mi sono rivisto in quasi tutta la descrizione. Questo è successo due anni fa. Ho 31 anni e ho la fobia da quando ho memoria, pensa te. Purtroppo allo stato attuale si è molto cronicizzata, nel tuo caso è un bene che sia a conoscenza del tuo problema e non abbia ulteriori disturbi ancora più invalidanti. Non penso ci siano degli “stadi” più o meno gravi, ma col tempo, l’evitare una semplice cena, un cibo o altro, puó portare delle complicanze peggiori. Mia madre ha capito come mi sento, perchè durante le crisi di forte nausea vado nel panico vero e proprio, oltre al fatto che lei stessa mi ha accompagnato in tutte le visite che ho fatto e ha sentito il parere di molti medici che escludevano fattori organici, indirizzandomi su percorsi psicologici. So che non è facile far capire come ci si sente, ma se tu stesso senti il bisogno di essere aiutato e supportato psicologicamente, in qualche modo devi farlo capire ai tuoi. Il fatto che non hai idea da dove possa essere nata la fobia è già un motivo per iniziare una psicoterapia e capirti meglio. Credo che le fobie non nascono mai dal nulla.
 
Ciao Diego! Qui noi possiamo capire bene come ti senti. Purtroppo invece le persone che ci circondano tutti i giorni, capiscono un po' meno. Anche io provo un certo "imbarazzo" se così si può chiamare, a parlarne. Più che altro per il fatto che non veniamo mai compresi fino in fondo quando proviamo a spiegare come ci sentiamo. Non è facile convivere con questa fobia perché può comparire anche improvvisamente come hai detto tu. Io vado un po' a periodi, dei giorni mi sento bene e altri ansia allo stato puro. In questi giorni per esempio non sono stata benissimo, però nel mio piccolo cerco quasi sempre di spronarmi a non pensarci, di ripetermi che andrà tutto bene... so che non posso continuare così per il resto della vita. Credo anche io che le fobie non nascano per caso, in ognuno di noi è collegata a qualcosa e prima o poi queste paure devono essere affrontate...
 
non saprei in che modo approcciare l'argomento con i miei genitori
Semplicemente raccontando quello che provi, quello che senti e quello che vivi. Dicendo la verità. ;)
Sono i tuoi genitori e sicuramente ti aiuteranno in qualche modo, forse all'inizio non avranno ben chiaro che tipo di difficoltà hai, ma con il tuo aiuto lo capiranno.
Benvenuto! :)
 
Innanzitutto buona domenica pomeriggio e grazie veramente a tutti!
Sono alcuni giorni che non scrivevo o rispondevo, non perché mi sia dimenticato di voi, ci mancherebbe, ma perché fino a venerdi sera sono stato abbastanza tranquillo e in pace con me stesso ( che bella sensazione!! ). Fatto sta che venerdi sono andato con alcuni miei amici in una discoteca, frequentata da ragazzi abbastanza giovani, quasi tutti della mia stessa età ( 17/18/19 anni ). Ci stavamo divertendo e un mio amico ha voluto presentarmi una ragazza, per fare conoscenza con gente nuova. Abbiamo parlato per un po', fino a quando lei ha detto che non stava tanto bene e che le veniva da vomitare, è andata in bagno ma non è stata male. Sincerandomi delle sue condizioni ha detto che non stava bene già prima, infatti non aveva bevuto alcool o altro. Da quel momento in poi ho ricominciato ad avere quelle specie di "attacchi di panico" che sono ricorrenti in tali occasioni: ansia, paranoie, tremori alle mani e così via. Ma la cosa che mi dà più ai nervi quando mi capitano questi "attacchi" è l'essere poco razionale: non ragiono piu, mi passano tantissime immagini per la testa, paranoie, nonostante nella vita normale sono un ragazzo che tende ad essere poco impulsivo e che ragiona ogni azione. Con questo lungo post volevo porvi una domanda: quando avete attacchi di panico, sempre che vi capitino anche a voi, come fate a contrastare l'ansia e tutti gli altri sintomi?
Scusatemi per il lungo monologo, ma avevo bisogno di "buttar fuori" tutto quello che avevo dentro.
Grazie mille e buona domenica ancora!
 
Ciao, penso che una delle caratteristiche dell'attacco di panico sia proprio la difficoltà a rimanere razionali, lucidi, oltre i vari sintomi del corpo quali sudorazione, tremori, ecc...
Forse qualche tecnica di respirazione può aiutare, ma non saprei darti indicazioni. Prova a cercare nel forum se c'è qualche informazione.
Per il resto, la miglior cura per gestire ansia e panico è sempre la psicoterapia.
 
Indietro
Alto