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Chiedere il permesso all’emetofobia

  • Creatore Discussione Utente eliminato 109
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Utente eliminato 109

Guest
Ciao ragazzi, oggi mi è successa una cosa che mi ha fatto un po’ riflettere. Dopo pranzo, ho iniziato ad avvertire un po’ di nausea. Dovevo andare in palestra nel pomeriggio, ma come al solito, con la nausea stavo tendendo ad annullarmi. Mi sono steso nel letto per rilassarmi un po’, che è uno dei miei metodi a cui ricorro spesso e ho deciso di saltare la palestra perché non me la sentivo. Stava per vincere la fobia, come sempre, impedendomi di fare ciò che voglio. Dopo qualche minuto, mi sono alzato di botto e ho detto No: devo andare in palestra! Mi è successo troppe volte di riprovarci, e ogni volta ho dovuto mollarla perché non riuscivo a mangiare come dovrei. Sono andato, e dopo poco la nausea si è un po’ affievolita. Spesso è come se dovessi chiedere il permesso alla fobia per qualsiasi cosa debba fare. Questa cosa mi manda in bestia. In questo caso, non so sia stato io a decidere al posto suo o se sia stata lei a “concedermi” di andare, fatto sta che, molto spesso mi sento “schiavo” di questa fobia. La nausea riesce ad avere un controllo assurdo su di me!

Scusate l’errore nel titolo. Colpa del correttore.
 
Ah, nemmeno il correttore la conosce, l'emetofobia! ;)
Tu hai spezzato la catena. Hai impedito ai pensieri ossessivi di prendere il controllo! Bravo. È la parte di te che sa che in realtà decidi tu dove dirigere il pensiero. Tutto è generato nella testa, la fobia non è qualcosa di esterno a te, non è un drago cattivo. È una parte di te che prende il sopravvento, ma sei sempre tu che comandi. Oggi hai fatto prevalere la parte che sa dominare il lato debole che ti impedisce di vivere a pieno.
E se proprio la vogliamo vedere come un "drago cattivo", beh, gli hai messo la museruola.
Attua questa tecnica ogni volta che si presenta il problema, vedrai che avrai dei risultati inaspettati perché sai che dentro di te esiste quel luogo di "funzionamento sano".
 
Anche se credi che sia una bestia esterna a te, beh sappi che non è così, sei tu stesso a creare questa nausea.... e non te lo dico per farti stare male, ma perché siamo noi stessi la causa del nostro male e lo facciamo inconsciamente, e torniamo sempre a quel discorso, tu lo fai con la nausea, un altro lo fa sudando tanto, un altro con le coliche, ecc ecc. Semplicemente ti sei dato una spinta! E ti sei detto... ORA LO FACCIO! In più quando impegni la testa a fare altro ti assicuro che la nausea NON la senti... il tuo cervello è impegnato altrove, per questo medici, psicologi, ecc dicono che prima fai qualcosa per impegnare il cervello e più sei in grado di reagire e non senti più il sintomo....
 
Normalmente sono il tipo di persona che fa le cose lo stesso, anche se mi mettono ansia, ma non sempre riesco a vincere. Nel caso di oggi, infatti, mi sono domandato se fossi stato io ad aver in qualche modo respinto la nausea, o se mi fosse leggermente passata da sola e di conseguenza ho trovato lo stimolo per reagire, perché è così che mi sento la maggior parte delle volte: è come se fosse la fobia a dirmi “ok, ti concedo di fare questa cosa”. Purtroppo la nausea è il mio punto più debole, e finora non sono riuscito a cacciarla. Ci sono momenti (non mi va di dire periodi) che mi lascia un po’ respirare, altri in cui mi impedisce di fare la qualsiasi cosa con tranquillità. Sono d’accordo sul fatto che siamo noi a generare le nostre paure, ma è difficilissimo riuscire a trovare un modo per poterle controllare.
 
Bravo Roth! Quella di oggi è una piccola vittoria contro la fobia!
Anche io spesso mi faccio condizionare dai pensieri negativi, mi sembra di avere una nausea tremenda e mi convinco di dover rinunciare ad uscire, andare in palestra ecc... in realtà poi quando mi distraggo l'ansia scompare e mi rendo conto che era tutto frutto della mia mente. Ci sono giorni che riesco ad essere più spensierata mentre altri faccio fatica e mi sento più debole. Non è semplice...
 
Esatto! La nausea mi rende estremamente vulnerabile, mi cambia il modo di vedere le cose, mi condiziona tutto. Sicuramente ieri è stata una piccola vittoria, ma vivere così è una continua lotto contro se stessi e la fobia. Mi sento troppo condizionato, come legato a volte. Attualmente faccio un lavoro che mi permette di avere molto tempo libero, di conseguenza riesco a ritagliarmi quei momenti di cui ho bisogno per rilassarmi. Ma a volte penso: e se trovassi un lavoro full time? Non oso immaginare come sarebbe... ho sempre bisogno di stendermi sul letto e distrarmi guardando qualcosa sul telefono, quando mi viene quella sensazione di nausea e agitazione; ormai è diventato un ansiolitico naturale. Ma con un lavoro in cui si hanno delle responsabilità, degli orari, degli obblighi, come potrei gestire la situazione? Ho notato che mi viene l’ansia ogni qualvolta accetto un lavoro o prendo un impegno (esempio la palestra), dove devo fare qualcosa in determinati orari e giornate, e soprattutto dove non posso dire di no. Mi sento come se non dovessi fare nulla, in modo da avere sempre la possibilità di poter restare o tornare a casa quando ne sento il bisogno. Mi rendo conto che non si può ed è un’idea folle, per questo faccio sempre tutto nonostante l’ansia.. ma ragazzi, vittoria o no, questo non è vivere sereni. La mia vittoria sarebbe quella di non provare più questa maledetta nausea.
 
Intanto, bravo! :) ma devi convincerti che non è stata la fobia a concederti qualcosa, ma tu a prendertela. Eri consapevole di ciò che stavi facendo, quindi il merito è il tuo.
La mia vittoria sarebbe quella di non provare più questa maledetta nausea.
Uhmm io non la penso come te.
La vittoria è, nel caso di nausea, viverla in maniera consona e non patologica, confidando nelle proprie capacità. ;)
Il tuo nemico non è la nausea, anzi, non hai un vero e proprio nemico. Devi scoprire te stesso e cosa ti porta ad identificare la nausea come il tuo nemico. Quando completerai il tuo percorso ti renderai conto cosa intendo. :)
 
Sono d'accordo con Re, sei stato bravo perché sei stato tu con le tue forze a decidere di alzarti dal letto! Il merito è TUTTO tuo :)
Per quanto riguarda il lavoro invece, nel mio caso, mi è successo poche volte di avere un attacco di ansia mentre ero in turno (ora devo toccare ferro haha!!) Forse perché mi distraggo molto e non ho tempo per pensarci... le responsabilità, gli obblighi e gli orari, come hai detto tu, non mi fanno paura tutto sommato. Cerco con tutta me stessa di non pensarci e di andare la sempre positiva. Ovviamente non sono sempre così fortunata, capita che ci sono giorni più difficili di altri, però sotto questo punto posso esserne contenta perché riesco a cavarmela abbastanza bene! Dato che il tuo lavoro ti permette di avere molto tempo libero, prova per esempio come hai fatto con la palestra, a metterti più in gioco, senza sforzarti troppo perché so bene quando siamo presi dall'ansia come ci si sente. Però sono piccoli passi importanti che tra alti e bassi ci fanno stare bene!
 
Ciao @Roth87 sei stato bravo invece, hai impedito alla fobia di avere il controllo :) Pensa che io invece, a differenza tua, quando ho la nausea e comincia a salirmi l'ansia non riesco a stare ferma, comincio a girovagare per la casa in modo frenetico, questo anche quando mi succede in piena notte, non riesco a stare ferma o, come fai tu, a rilassarmi sdraiata a letto, devo muovermi o l'ansia mi sale ancora di più...o_O
 
Ale, io ormai sono quasi tre anni che convivo con la nausea. Non è sempre presente e non fortissima, ma c’è spesso. Ho imparato un po’ a conoscerla e ad attuare metodi per placarla. Nel 90% dei casi, se mi stendo e mi rilasso, distraendomi con qualche video o girando sul web, si placa da sola. Reagisco come te, quando non riesco a stare sdraiato; quello è un chiaro segnale che la mia nausea non è da ansia, ma organica, e lì scatta il panico: puntura immediata, e se tutto va bene, mi addormento e nel giro di 15 minuti sto meglio. Se è virus, sono cacchi... lo scorso anno mi girai 3 guardie mediche e non so quanti farmaci presi quella notte :/ ma successe il peggio lo stesso.
 
Io inizio a tremare, a fare avanti e indietro, mi vengono brividi di freddo e piango come un cretino. Non so se siano attacchi di panico veri e propri, ma sono molto simili. Non nego che in quei momenti preferirei bere un veleno e morire piuttosto che vomitare...
 
Sì, sicuramente...
Leggo spesso (e mia figlia me lo ha detto) "preferisco la morte a questo".
È una paura talmente viscerale che ti farebbe rinunciare a tutto ciò che di meraviglioso ci potrebbe essere da vivere perché lei stessa te lo rende invivibile.
Tanto da desiderare l'indesiderabile.
Voi non immaginate neanche cosa darei per darvi, a tutti, una tregua. Per ridarvi una visione oggettiva, per farvi vedere di nuovo la vita con la gioia negli occhi!
 
Nel mio caso, la paura fondamentalmente è per il prima, non tanto per l’atto in sè. Nel senso: prima di vomitare c’è una lunga attesa e un lungo malessere. Non si sa se accadrà, se si potrà evitare, o se deve inevitabilmente accadere... è quello che a me fa paura. Come dissi in altri post, lo scorso anno, mi beccai il virus, stavo talmente male che mi sono auto indotto il vomito, perché sentivo che il mio fisico ne aveva necessariamente bisogno. È una sensazione orrenda, senza dubbio, ma nel durante poi ci si rende conto che non è così “grave” come appare ai nostri occhi. Poi arriva il dopo... quel senso di “sconfitta” che provo, come se avessi perso. Come se il mio stomaco mi avesse tradito... per non parlare del fatto che rivivere certi momenti, diventa un trauma, esempio: sentire l’odore di un cibo che avevo mangiato quella sera, ascoltare una canzone ascoltata quella sera, andare a casa di qualcuno in cui ero stato quella sera, e tutta una serie di cose che poi rimangono impresse per un bel po’ di tempo. Io ad oggi, non riesco a vedere o sentire l’odore del panino col pollo, appunto perché la sera in cui beccai il virus avevo mangiato quello... mi viene l’ansia solo ad immaginare il sapore...
 
Noi percepiamo delle sconfitte in quei momenti, perché quando stiamo male, difficilmente si vede un qualcosa di positivo.... sei concentrato sul tuo "dolore" e ti capisco, perché per dirti, non parlo più con mio fratello da fine marzo, per un mese e mezzo sentivo dentro un logoramento, mi distraevo, ma nei momenti di pausa questa leggera costrizione/nausea, ormai nel mio caso molto leggera ed impercettibile, mi pressava, perché... perché il mio pensiero era fisso su mio fratello e a tutte le cose che avrei voluto dire verso di lui, che NON potevo, e che avrei voluto che le cose migliorassero, la fortuna ripeto è permettere alla nostra mente di sì risolvere, ma anche di concederle spazi di benessere, sennò credimi se ne esce matti, questo lavoro se non è possibile farlo da noi, inizialmente è giusto che qualcuno ci indichi la via migliore. Io non avevo paura del vomitare, ma di tutto quello che veniva PRIMA, ovvero nausea e senso di oppressione.... e il mio problema derivava dal fatto che ero una persona CHIUSA e timida, se dovevo dire qualcosa, protestare, ecc qualcuno doveva aiutarmi a sfogare, sennò tenevo dentro....più la mia eccessiva sensibilità... e altre piccole cose....
 
Beh, lo capisco eccome! Io sono timido, chiuso, insicuro... molte volte non riesco a prendere posizione, non riesco ad esternare quello che ho dentro. Queste cose sicuramente influiscono molto.
 
Ale, io ormai sono quasi tre anni che convivo con la nausea. Non è sempre presente e non fortissima, ma c’è spesso. Ho imparato un po’ a conoscerla e ad attuare metodi per placarla. Nel 90% dei casi, se mi stendo e mi rilasso, distraendomi con qualche video o girando sul web, si placa da sola. Reagisco come te, quando non riesco a stare sdraiato; quello è un chiaro segnale che la mia nausea non è da ansia, ma organica, e lì scatta il panico: puntura immediata, e se tutto va bene, mi addormento e nel giro di 15 minuti sto meglio. Se è virus, sono cacchi... lo scorso anno mi girai 3 guardie mediche e non so quanti farmaci presi quella notte :/ ma successe il peggio lo stesso.

No io reagisco sempre con il "movimento" sia che la nausea sia organica o da ansia, non riesco a stare ferma. Certo non oso immaginare come potrei reagire se prendessi il virus senza poter controllare la situazione ma accettare che potrebbe succedere quello che temo più di tutto. Tu Roth, quella sera, hai chiamato la guardia medica perché stavi male fisicamente per il virus oppure per gli stati di panico dovuti alla situazione?

Avete attacchi di panico forti quando la nausea diventa ingestibile?

Io, come ho già detto, non riesco a stare ferma, inizio a camminare come una forsennata per tutta la casa, poi sudo, tremo e anch'io in quel momento preferirei morire piuttosto che vomitare.
 
Quella sera ci sono andato per il virus, perché la nausea era abbastanza reale. Chiedevo ai medici di farmi una flebo, ma si rifiutavano perché dicevano che era il virus e doveva passarmi da solo. Quindi, mi mandavano a casa e dopo un po’ andavo in un’altra guardia medica dei paesini limitrofi :/ ero disperato. Ricordo che quella sera avevo preso un procinetico prima di mangiare, un antiemetico dopo, non appena iniziai ad avvertire nausea strana, una puntura a casa, è un’altra me la fecero in guardia medica... il tutto in 5/6 ore...

Per gli attacchi di panico (diciamo), mi successe di andarci spesso un anno e mezzo fa, quando ancora non conoscevo nemmeno la fobia ed ero arrivato a non mangiare più... non appena mi davano una compressa da sciogliere sotto la lingua, mi rilassavo di botto e mi addormentavo... lì ho iniziato a convincermi che fosse ansia e non un disturbo organico, anche perché, i simpaticoni dei medici, mi dicevano “non possiamo farti niente, se non ricoverarti in psichiatria”. È stato un periodo orrendo.
 
Quella sera ci sono andato per il virus, perché la nausea era abbastanza reale. Chiedevo ai medici di farmi una flebo, ma si rifiutavano perché dicevano che era il virus e doveva passarmi da solo. Quindi, mi mandavano a casa e dopo un po’ andavo in un’altra guardia medica dei paesini limitrofi :/ ero disperato. Ricordo che quella sera avevo preso un procinetico prima di mangiare, un antiemetico dopo, non appena iniziai ad avvertire nausea strana, una puntura a casa, è un’altra me la fecero in guardia medica... il tutto in 5/6 ore...

Cavolo due punture di antiemetico e sei stato male comunque? Devo essere stato un virus bello forte!! Posso solo immaginare quanto tu possa essere stato male..:( Eri solo quella sera o in compagnia di qualcuno?
 
Sì, credo sia stato abbastanza tosto. No, quella sera c’era mia madre con me (porella)
 
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