Ciao a tutti!
Ho appena scoperto questa community e mi piacerebbe presentarmi.
Ho 23 anni e sono emetofobica da praticamente tutta la vita. Non ricordo il momento esatto in cui iniziò il tutto, e per questo non riesco a spiegarne i motivi.
Per mia fortuna, non è sempre stato tutto nero. Fino all’età di 19 anni l’ansia e il panico erano circoscritti al momento in cui stavo male (pochissime volte in vita mia). Nel resto del tempo passavo la mia vita normalmente (adoravo addirittura il sushi degli all you can eat). Da quell’estate però, senza un reale motivo apparente, è iniziato il mio incubo: attacchi di panico ogni sera prima di dormire, paura di essere in casa sola e non avere nessuno che mi avrebbe potuto aiutare in caso di necessità, mangiare sempre meno, controllare in modo maniacale le scadenze, leggere ogni singola recensione dei ristoranti in cui mi sarebbe piaciuto andare, abusare di Biochetasi e così via.
Iniziai a saltare la cena quasi ogni giorno, perdendo evidentemente peso. L’unico momento in cui mi sentivo sollevata era quando iniziavo a sentire la fame: “ho digerito”, mi dicevo, “anche questa volta tutto bene”.
Intrapresi un percorso di psicoterapia, dove mi consigliarono una sorta di terapia d’urto che consisteva, inizialmente, nel guardare video di animali che v*******. Inutile dire che mollai subito.
Da allora ad adesso ci sono stati periodi in cui sembravo migliorare, periodi in cui capitava che in un giorno non mi chiedessi MAI se avrei v******* o no. Ma poi, come sempre, senza motivi a me visibili, torno al punto di partenza.
Sono alla seconda settimana di nausea costante (chiaramente psicosomatica). Sono alla seconda settimana in cui le porzioni di cibo si fanno sempre più scarne.
Da quasi un anno seguo un nuovo percorso di psicoterapia, che però non sta dando molti risultati. Inoltre la mia famiglia mi sostiene in ogni modo ma capisco sia per loro difficile aiutarmi — se non ci passi non capirai mai fino in fondo.
Spero di trovare qui fonte di determinazione per, se non superarla, quantomeno migliorare. Mi piacerebbe ascoltare i vostri piccoli passi avanti quotidiani per prendere inspirazione da tutti voi.
Vi abbraccio!
B
Ho appena scoperto questa community e mi piacerebbe presentarmi.
Ho 23 anni e sono emetofobica da praticamente tutta la vita. Non ricordo il momento esatto in cui iniziò il tutto, e per questo non riesco a spiegarne i motivi.
Per mia fortuna, non è sempre stato tutto nero. Fino all’età di 19 anni l’ansia e il panico erano circoscritti al momento in cui stavo male (pochissime volte in vita mia). Nel resto del tempo passavo la mia vita normalmente (adoravo addirittura il sushi degli all you can eat). Da quell’estate però, senza un reale motivo apparente, è iniziato il mio incubo: attacchi di panico ogni sera prima di dormire, paura di essere in casa sola e non avere nessuno che mi avrebbe potuto aiutare in caso di necessità, mangiare sempre meno, controllare in modo maniacale le scadenze, leggere ogni singola recensione dei ristoranti in cui mi sarebbe piaciuto andare, abusare di Biochetasi e così via.
Iniziai a saltare la cena quasi ogni giorno, perdendo evidentemente peso. L’unico momento in cui mi sentivo sollevata era quando iniziavo a sentire la fame: “ho digerito”, mi dicevo, “anche questa volta tutto bene”.
Intrapresi un percorso di psicoterapia, dove mi consigliarono una sorta di terapia d’urto che consisteva, inizialmente, nel guardare video di animali che v*******. Inutile dire che mollai subito.
Da allora ad adesso ci sono stati periodi in cui sembravo migliorare, periodi in cui capitava che in un giorno non mi chiedessi MAI se avrei v******* o no. Ma poi, come sempre, senza motivi a me visibili, torno al punto di partenza.
Sono alla seconda settimana di nausea costante (chiaramente psicosomatica). Sono alla seconda settimana in cui le porzioni di cibo si fanno sempre più scarne.
Da quasi un anno seguo un nuovo percorso di psicoterapia, che però non sta dando molti risultati. Inoltre la mia famiglia mi sostiene in ogni modo ma capisco sia per loro difficile aiutarmi — se non ci passi non capirai mai fino in fondo.
Spero di trovare qui fonte di determinazione per, se non superarla, quantomeno migliorare. Mi piacerebbe ascoltare i vostri piccoli passi avanti quotidiani per prendere inspirazione da tutti voi.
Vi abbraccio!
B