• Questa community è solo un punto d'incontro per persone che soffrono di emetofobia e non può essere considerata come terapia per superarla, per questo consigliamo sempre di consultare uno specialista. Buona navigazione a tutti. ;)

Mamma preoccupata

Lunamoon

Partecipante
Salve sono la mamma di una ragazza di 12 anni con problemi di emetefobia ,non diagnosticata ma di sicuro è così Sin da piccola ha sempre avuto un astio verso il vomito ,se sentiva qualcuno star male ,sbiancava e non riusciva più a parlare.Il tutto è proseguito con questa paura e il suo contare il tempo dal momento che stava male a quando si riverificava e così pensava accadesse ogni due anni .La cosa è peggiorata da Settembre 2021 quando dopo una bronchite ha iniziato con fastidi allo stomaco ,da lì curata per esofagite da reflusso con diversi medicinali ma senza risultato ad oggi,ne per il bruciore e ancora peggio per la nausea.Prima la paura era di sera perché il primo Settembre era andata al pronto soccorso .Ora anche di mattina.Vorrei consigli su come aiutarla.Grazie
 
Buonsera signora, grazie per essersi rivolta a questo forum. Come dice lei, molto probabilmente sua figlia è affetta dalla fobia che qui tutti condividiamo. Difficilmente verrà diagnosticata da uno specialista poiché c'è ancora pochissima letteratura scientifica in merito e spesso viene confusa con un disturbo del comportamento alimentare.
Qui (e penso di poter parlare a nome di molti se non di tutti) la soluzione non ce l'ha nessuno, l'unica cosa che si può fare è iniziare un percorso di psicoterapia per capire in primis se questa fobia è legata ad un trauma vissuto da sua figlia e che magari ha rimosso. Personalmente, sono stata in terapia per diversi anni ma la mia vecchia psicologa non era esperta nel trattamento dei traumi, perciò, proprio tra qualche giorno, avrò il mio primo incontro con una nuova terapeuta che invece è specializzata nella tecnica dell'EMDR, che ad oggi è l'unica tecnica per il superamento dei traumi. Non avendola mai provata non so se sarà la svolta, me lo auguro davvero, ma l'unico consiglio che mi sento di darle è proprio quello di rivolgersi ad un esperto, avendo prima provato a parlare con sua figlia e cercato di capire cosa prova in quei momenti.
Se ha bisogno, qui troverà sempre supporto e comprensione. Mando ad entrambe un abbraccio forte!
 
Grazie per avermi risposto, e' in cura da un psicoterapeuta che però mi ha consigliato una visita dal Neuropsichiatra infantile perché se prima non si calma l' ansia e le crisi di panico ,lui non può.lavorare sulle paure.Anche voi avete paura di uscire,della folla e tutto è ricondotto sempre alla nausea e alla paura di .....?.parola che non può essere nemmeno nominata perché va nel panico,non riesce più a fare nulla e la giornata inizia con la nausea e finisce con la nausea,piange perché vuole uscirne riavere la sua vita,visto che nulla la entusiasma....
 
Salve sono la mamma di una ragazza di 12 anni con problemi di emetefobia ,non diagnosticata ma di sicuro è così Sin da piccola ha sempre avuto un astio verso il vomito ,se sentiva qualcuno star male ,sbiancava e non riusciva più a parlare.Il tutto è proseguito con questa paura e il suo contare il tempo dal momento che stava male a quando si riverificava e così pensava accadesse ogni due anni .La cosa è peggiorata da Settembre 2021 quando dopo una bronchite ha iniziato con fastidi allo stomaco ,da lì curata per esofagite da reflusso con diversi medicinali ma senza risultato ad oggi,ne per il bruciore e ancora peggio per la nausea.Prima la paura era di sera perché il primo Settembre era andata al pronto soccorso .Ora anche di mattina.Vorrei consigli su come aiutarla.Grazie
Salve e benvenuta sul forum!
Mi dispiace molto leggere la situazione che sta vivendo sua figlia, così piccola. Come dice @eleonora407 è difficile diagnosticare l'emetofobia poiché c'è veramente una scarsità di letteratura scientifica, tanto che spesso il disturbo viene ricondotto all'anoressia. Pensi che, quando mi sono rivolta alla psicologa, glielo dissi io del mio disturbo: "soffro di emetofobia, mi aiuti a superare i traumi ad essa connessi". Dunque, come prima cosa forse dovrebbe rivolgersi ad uno psicologo, magari anche scolastico, in modo tale da poter iniziare un percorso individualizzato con sua figlia; credo sia ulteriormente importante avvisare anche gli insegnanti di questo disturbo in modo tale che possano comprendere eventuali assenze ripetute a scuola o momenti di crisi.

Poi, volevo risponderle anche che spesso l'emetofobia causa agorafobia, ovvero desiderio di non uscire di casa proprio per evitare di incappare in situazioni spiacevoli (come vedere qualcuno che sta male).

Comunque, lei scriva quando vuole, qua troverà sempre supporto e comprensione :).
 
Grazie per avermi risposto, e' in cura da un psicoterapeuta che però mi ha consigliato una visita dal Neuropsichiatra infantile perché se prima non si calma l' ansia e le crisi di panico ,lui non può.lavorare sulle paure.Anche voi avete paura di uscire,della folla e tutto è ricondotto sempre alla nausea e alla paura di .....?.parola che non può essere nemmeno nominata perché va nel panico,non riesce più a fare nulla e la giornata inizia con la nausea e finisce con la nausea,piange perché vuole uscirne riavere la sua vita,visto che nulla la entusiasma....
Assolutamente sì, sua figlia soffre delle stesse problematiche che abbiamo tutti noi qui...
Trovo sia corretto prima placare i sintomi, poi passare attraverso una terapia, magari cambiano psicologo/a o andando da una persona specializzata nel trattamento dei traumi. Giustamente bisogna prima mettere un po' di ordine, con le crisi di panico frequenti e forti non si riesce.
Ci tenga aggiornat*!
 
Grazie a tutte ,certo stiamo andando per step,comunque la sua paura non è incontrare qualcuno che sta male ma che accada a lei,mi chiede di assicurarle che il .......non le capiti più da ora a 90 anni .Per la scuola ora è in Dad fino a quando non sarà capace di controllare il panico .....e lo psicologo pensa che abbia bisogno di un medicinale per farlo.Qualcuno ha provato o fa uso dei fiori di Bach?Come vi trovate calmano la nausea e l' ansia secondo voi,?
 
Grazie a tutte ,certo stiamo andando per step,comunque la sua paura non è incontrare qualcuno che sta male ma che accada a lei,mi chiede di assicurarle che il .......non le capiti più da ora a 90 anni .Per la scuola ora è in Dad fino a quando non sarà capace di controllare il panico .....e lo psicologo pensa che abbia bisogno di un medicinale per farlo.Qualcuno ha provato o fa uso dei fiori di Bach?Come vi trovate calmano la nausea e l' ansia secondo voi,?
Sì, io uso tuttora i fiori di bach al bisogno e per 7 anni ho preso un ansiolitico a rilascio prolungato. Tutto ciò che suggeriscono i medici, a mio avviso, è utile, almeno in questa prima fase in cui la persona è completamente inglobata dal panico e dall'ansia costante che la divora. I fiori di bach ovviamente non sono un farmaco, quindi sono più blandi, ma per me funzionano, li ho presi quando ho smesso con l'ansiolitico per avere un rimedio immediato in caso di emergenza. La nausea è, in questi casi, una nausea psicosomatica, quindi solo quando la persona si tranquillizza un po' sembra passare...a volte la si trascina con sè per periodi molto lunghi, ci si convive. Si tratta di un percorso lungo, che non si risolve da un giorno all'altro e, trattandosi di una malattia mentale, è crudele perchè fa sentire tutti impotenti, chi ne soffre e chi ci sta accanto, oltre che in colpa proprio perchè ci si rende conto che non si tratta di un tumore o cose così. In realtà è esattamente una malattia come tutte le malattie fisiche, solo che la nostra sofferenza vive dentro la nostra mente, il nostro cuore e la nostra anima, e si radica ogni giorno di più...perciò è così difficile da estirpare, ma non bisogna abbattersi, nemmeno quando tutto sembra crollarci sotto i piedi.
 
Dal neuropsichiatra infantile..Magari conoscete sue coetanee che vivono lo stesso disagio? Così potrebbe confrontarsi e non sentirsi sola.
 
Dal neuropsichiatra infantile..Magari conoscete sue coetanee che vivono lo stesso disagio? Così potrebbe confrontarsi e non sentirsi sola.
Posso indicarle i gruppi Telegram che abbiamo, tuttavia tutti i membri hanno un'età che va dai 18 in su, non so... se vuole, sotto la sua supervisione potrebbe interagire con noi che sicuramente la comprendiamo al massimo.
Sono gruppi controllati, monitorati costantemente e molto sicuri.
 
Dal neuropsichiatra infantile..Magari conoscete sue coetanee che vivono lo stesso disagio? Così potrebbe confrontarsi e non sentirsi sola.
Mi figlia.. Io sto riuscendo a portarla a scuola.. Ma a volte la mattina, come oggi, è molto molto dura.. Mi urla di tutto e tira le cose per aria.. Piange e si dispera.. Ma sto riuscendo a portarla. Tantissime volte mi ha chiamato da scuola che aveva la nausea forte.. A volte sono andata e a volte ho insistito perché rimanesse...
Ma ci sono giornate durissime.. Che m I sembri peggiori.. Non vuole andare a pranzo dai parenti cosa che ha sempre fatto col cuore.. Ed è difficilissimo andare ad un ristorante o farle fare un uscita lunga... Vorrebbe stare a casa. A volte ammetto di perdere la pazienza per ricordarle costantemente che la nausea è solo sintomo dell'ansia.. Lei è consapevole ma non riesce a concentrarsi su questo. Va dalla psicologa che usa terapia cognitivo comportamentale da novembre.. Ma avevamo iniziato perché ci sembrava riguardasse solo il disturbo di ansia generalizzato.. Invece si è modificato nel tempo e ora mi sembra che il problema sia focalizzato sull'emetofobia. Non so se la psicologa sappia cosa fare o meno.. Io mi sto fidando.. Ma è tutto al buio.
 
Mi figlia.. Io sto riuscendo a portarla a scuola.. Ma a volte la mattina, come oggi, è molto molto dura.. Mi urla di tutto e tira le cose per aria.. Piange e si dispera.. Ma sto riuscendo a portarla. Tantissime volte mi ha chiamato da scuola che aveva la nausea forte.. A volte sono andata e a volte ho insistito perché rimanesse...
Ma ci sono giornate durissime.. Che m I sembri peggiori.. Non vuole andare a pranzo dai parenti cosa che ha sempre fatto col cuore.. Ed è difficilissimo andare ad un ristorante o farle fare un uscita lunga... Vorrebbe stare a casa. A volte ammetto di perdere la pazienza per ricordarle costantemente che la nausea è solo sintomo dell'ansia.. Lei è consapevole ma non riesce a concentrarsi su questo. Va dalla psicologa che usa terapia cognitivo comportamentale da novembre.. Ma avevamo iniziato perché ci sembrava riguardasse solo il disturbo di ansia generalizzato.. Invece si è modificato nel tempo e ora mi sembra che il problema sia focalizzato sull'emetofobia. Non so se la psicologa sappia cosa fare o meno.. Io mi sto fidando.. Ma è tutto al buio.
Ciao Marianna. Mi dispiace tanto leggere di tua figlia alle prese con questa maledetta fobia. Quanti anni ha?
 
Indietro
Alto