• Questa community è solo un punto d'incontro per persone che soffrono di emetofobia e non può essere considerata come terapia per superarla, per questo consigliamo sempre di consultare uno specialista. Buona navigazione a tutti. ;)

Come poter aiutare ...

Bach95

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Ciao a tutti, sono una mamma di una 14 enne che forse ha questo disturbo, dovremmo ancora capirlo, ma leggendo e documentandomi un po' ho riscontrato tanti comportamenti che mi riportano a questa fobia. Come mamma mi sento sotto accusa, per averle fatto vivere una separazione (lei aveva 7 anni), e temo sempre che le sue ansie, le sue paure, possano dipendere da comportamenti sbagliati miei. Detto questo volevo un consiglio da voi per capire come posso aiutare. Come posso tranquillizzarla quando ha l'ansia, come posso consolarla quando piange perché non è riuscita a mangiare per la nausea e lei ha fame. Un piccolo aiuto in questo senso per starle vicino nella maniera meno fastidiosa possibile.
Grazie a chiunque potrà darmi la sua esperienza
 
Ciao a tutti, sono una mamma di una 14 enne che forse ha questo disturbo, dovremmo ancora capirlo, ma leggendo e documentandomi un po' ho riscontrato tanti comportamenti che mi riportano a questa fobia. Come mamma mi sento sotto accusa, per averle fatto vivere una separazione (lei aveva 7 anni), e temo sempre che le sue ansie, le sue paure, possano dipendere da comportamenti sbagliati miei. Detto questo volevo un consiglio da voi per capire come posso aiutare. Come posso tranquillizzarla quando ha l'ansia, come posso consolarla quando piange perché non è riuscita a mangiare per la nausea e lei ha fame. Un piccolo aiuto in questo senso per starle vicino nella maniera meno fastidiosa possibile.
Grazie a chiunque potrà darmi la sua esperienza
Ciao Bach, mi dispiace molto per ciò che sta passando tua figlia.
Credo che, giunti a questo punto, sia doveroso intraprendere un percorso di psicoterapia, se non è già stata presa in considerazione.
Non colpevolizzarti, l'emetofobia non necessariamente è connessa ad una condizione di separazione, piuttosto ad un evento traumatico legato all'atto. Ad ogni modo, la separazione a volte è l'unica soluzione, anche per tutelare i figli ed evitare che assistano sempre a litigate da parte dei genitori. Avete fatto presente questo stato ai professori e/o esiste uno sportello ascolto presso l'istituto che frequenta tua figlia?
Ti auguro un buon inizio anno.
 
Buongiorno Trudy e grazie per la tua risposta. Allora ... un percorso non è ancora stato intrapreso, sono in contatto con la sua dottoressa e stiamo valutando con un grastroenterologo (abbiamo una visita questa sera) anche il lato organico della situazione. Lo so che non dovrei colpevolizzarmi ma per un genitore credo sia impossibile ... l'unico evento se vogliamo dire traumatico, legato all'atto, è avvenuto purtroppo in un we quando da piccolina, poco dopo la nostra separazione lei era a dormire con il papà. Aveva 6 o 7 anni e per un leggero virus o indisposizione è capitato quando io ovviamente non c'ero, questa cosa è stata traumatica per lei che quando è stata male ha cercato sempre me. Da quel giorno non è più voluta rimanere a dormire con il papà e noi "stupidi" che le abbiamo dato retta. Da quella volta non è più capitato di stare male di stomaco ma è rimasta la paura. A scuola per ora va tutto bene, ha iniziato il primo superiore quest'anno, si ci sono dei centri d'ascolto ma lei per ora non vuole esternare questa preoccupazione con nessuno, non siamo nemmeno noi sicuri che soffra di questa patologia.
Grazie ancora,
Paola
 
Ciao a tutti, sono una mamma di una 14 enne che forse ha questo disturbo, dovremmo ancora capirlo, ma leggendo e documentandomi un po' ho riscontrato tanti comportamenti che mi riportano a questa fobia. Come mamma mi sento sotto accusa, per averle fatto vivere una separazione (lei aveva 7 anni), e temo sempre che le sue ansie, le sue paure, possano dipendere da comportamenti sbagliati miei. Detto questo volevo un consiglio da voi per capire come posso aiutare. Come posso tranquillizzarla quando ha l'ansia, come posso consolarla quando piange perché non è riuscita a mangiare per la nausea e lei ha fame. Un piccolo aiuto in questo senso per starle vicino nella maniera meno fastidiosa possibile.
Grazie a chiunque potrà darmi la sua esperienza
salve mi spiace molto per la condizione di sua figlia, dai sintomi e dalla paura credo sia proprio emetofobia , anche io ho avuto le stesse problematiche e anche io sono andato dal gastroenterologo per ricevere un responso in cui si diceva che ero in ottima salute e che probabilmente soffrivo di ansia, ho iniziato così il mio percorso con uno psicologo che mi ha letteralmente fatto scoprire una nuova parte di me stesso e mi sta aiutando -con alti e bassi- a superare questa paura invalidante. una volta che si arriva al rifiuto del cibo è bene portare la ragazza da uno specialista che sappia come prenderla e che la aiuti a sfogarsi sapendola trattare in maniera specifica purtroppo una madre per quanto attenta e brava possa essere non sarà mai in grado di fare il lavoro che lo psicologo riesce, alcune tecniche per farla rilassare sono:
- respirazione quadrata= falla respirare per 4 secondi intensamente contando con le dita 4 secondi trattiene il fiato 4 secondi butta fuori l’aria e poi ricomincia fino a quando non si calma, aiuta il processo cercando ”relax music“ su YouTube
-gocce fiori di Bach = sono delle gocce omeopatiche per alleviare i sintomi dell‘ansia possono aiutarla quando sente delle leggere agitazioni interiori
Spero di essere stato utile e ribadisco l'importanza della terapia
 
Salve Flavio, certo che sei stato utile, ogni consiglio, ogni esperienza mi aiuta capire di più ogni cosa. Il gastroenterologo ora ci ha consigliato una terapia, per una paio di mesi, vediamo come vanno le cose e poi eventualmente deciderò e convincerò lei per la psicoterapia. Certo è che poi si dovrà trovare una persona in grado di trattare bene queste problematiche. Grazie ancora per i tuoi consigli.
 
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