Buongiorno a tutti. Non ho idea di dove inserire questo topic, quindi lo piazzo qui (se lo ritenete spostatelo pure o cancellatelo, fate voi insomma! )
Sono sparita, è vero.. ma rieccomi qui! In questo periodo non sono stata presente perché sono stata assorbita totalmente dai cambiamenti che stanno avvenendo nella mia vita. Vi parlai del fatto che, dopo la mia relazione di 5 anni e mezzo finita male, andai inizialmente in crisi perché pensavo di non riuscire a superarla al meglio. La cosa che mi spaventava, oltre al fatto che con lui ormai ero abituata a condividere ogni cosa e quindi temevo di sentirmi sola, era quella di non riuscir a trovare più qualcuno che comprendesse la mia fobia e che mi sapesse star vicino. Temevo che nessun altro mi avrebbe capita per davvero, perchè dopo tanti anni ci si conosce in tutto e per tutto (o almeno, così dovrebbe essere) e ricominciare a vivere da soli, senza avere più sicurezze (perché era questo che la mia relazione mi dava) era diventato per me un pensiero fisso. Ma pian piano sono riuscita ad uscire da questo tunnel di paura, e adesso vivo decisamente meglio. Ho ricominciato ad uscire, frequentare le mie amiche (che nella mia precedente relazione avevo trascurato abbastanza), occuparmi di ciò che più mi piace, pensare più a me stessa e scoprire quanto questo mi piaccia! Lentamente ho cominciato a riprendere in mano la mia vita, ma devo ammettere che un'altra persona adesso mi sta particolarmente aiutando in questo. Per quanto sia forse presto per parlare di un nuovo legame, non sarei sincera con me stessa se non ammettessi che qualcuno pian piano mi sta riaccendendo il sorriso. Viviamo a circa due ore e mezza di distanza (io a Torino, lui a Genova) e, conoscendomi, mai avrei detto che avrei preso un treno da sola per raggiungerlo (sul quale, fra l'altro, vi sono anche adesso) perché il solo pensiero mi creava troppa ansia. Ansia di sbagliare qualcosa, ansia di essere a contatto con tanta gente (e i virus?), ansia di poter sentirmi male davanti a tutti.. per me sarebbe stato del tutto impensabile anche solo immaginare di poter conoscere una persona in queste circostanze. Eppure eccomi qui. Senza paura (anche se il pensiero ogni tanto si fa spazio nella mia mente) seduta su un sedile, a prendere un treno finalmente serena. La prima volta che mi trovai sul treno per andare da lui, è stato qualcosa di davvero emozionante.. il mio primo viaggio completamente sola! Un senso di indipendenza impagabile che fino ad allora mai avevo provato.
Con il tempo mi son sentita di parlare a questa persona della mia fobia, e con mia sorpresa non si è tirato indietro. Non posso pretendere che comprenda a pieno, come non posso pretenderlo per nessuno ovviamente, ma il fatto che ci voglia provare è sicuramente notevole.
Purtroppo mi faccio ancora un po' troppo condizionare dai pareri altrui (e stavolta ciò non riguarda la fobia) e dover fare i conti con chi mi dice "è troppo presto per conoscere qualcun altro adesso" (neanche stessi facendo chissà che), o "è lontano, non funzionerà. Lascia perdere". I miei genitori sono un po' frenati per via della distanza, preoccupati forse. Non posso ovviamente dar loro torto, ma sento di voler per una volta fare qualcosa che renda felice innanzitutto me stessa.
Mi scuso per il papiro, ma vi assicuro che ho riassunto più che potevo! Ho scritto di getto e spero sia comprensibile (ok, sta ritornando fuori la paranoica che è in me.. concludo prima che questo aspetto di me prenda il sopravvento )
Sono sparita, è vero.. ma rieccomi qui! In questo periodo non sono stata presente perché sono stata assorbita totalmente dai cambiamenti che stanno avvenendo nella mia vita. Vi parlai del fatto che, dopo la mia relazione di 5 anni e mezzo finita male, andai inizialmente in crisi perché pensavo di non riuscire a superarla al meglio. La cosa che mi spaventava, oltre al fatto che con lui ormai ero abituata a condividere ogni cosa e quindi temevo di sentirmi sola, era quella di non riuscir a trovare più qualcuno che comprendesse la mia fobia e che mi sapesse star vicino. Temevo che nessun altro mi avrebbe capita per davvero, perchè dopo tanti anni ci si conosce in tutto e per tutto (o almeno, così dovrebbe essere) e ricominciare a vivere da soli, senza avere più sicurezze (perché era questo che la mia relazione mi dava) era diventato per me un pensiero fisso. Ma pian piano sono riuscita ad uscire da questo tunnel di paura, e adesso vivo decisamente meglio. Ho ricominciato ad uscire, frequentare le mie amiche (che nella mia precedente relazione avevo trascurato abbastanza), occuparmi di ciò che più mi piace, pensare più a me stessa e scoprire quanto questo mi piaccia! Lentamente ho cominciato a riprendere in mano la mia vita, ma devo ammettere che un'altra persona adesso mi sta particolarmente aiutando in questo. Per quanto sia forse presto per parlare di un nuovo legame, non sarei sincera con me stessa se non ammettessi che qualcuno pian piano mi sta riaccendendo il sorriso. Viviamo a circa due ore e mezza di distanza (io a Torino, lui a Genova) e, conoscendomi, mai avrei detto che avrei preso un treno da sola per raggiungerlo (sul quale, fra l'altro, vi sono anche adesso) perché il solo pensiero mi creava troppa ansia. Ansia di sbagliare qualcosa, ansia di essere a contatto con tanta gente (e i virus?), ansia di poter sentirmi male davanti a tutti.. per me sarebbe stato del tutto impensabile anche solo immaginare di poter conoscere una persona in queste circostanze. Eppure eccomi qui. Senza paura (anche se il pensiero ogni tanto si fa spazio nella mia mente) seduta su un sedile, a prendere un treno finalmente serena. La prima volta che mi trovai sul treno per andare da lui, è stato qualcosa di davvero emozionante.. il mio primo viaggio completamente sola! Un senso di indipendenza impagabile che fino ad allora mai avevo provato.
Con il tempo mi son sentita di parlare a questa persona della mia fobia, e con mia sorpresa non si è tirato indietro. Non posso pretendere che comprenda a pieno, come non posso pretenderlo per nessuno ovviamente, ma il fatto che ci voglia provare è sicuramente notevole.
Purtroppo mi faccio ancora un po' troppo condizionare dai pareri altrui (e stavolta ciò non riguarda la fobia) e dover fare i conti con chi mi dice "è troppo presto per conoscere qualcun altro adesso" (neanche stessi facendo chissà che), o "è lontano, non funzionerà. Lascia perdere". I miei genitori sono un po' frenati per via della distanza, preoccupati forse. Non posso ovviamente dar loro torto, ma sento di voler per una volta fare qualcosa che renda felice innanzitutto me stessa.
Mi scuso per il papiro, ma vi assicuro che ho riassunto più che potevo! Ho scritto di getto e spero sia comprensibile (ok, sta ritornando fuori la paranoica che è in me.. concludo prima che questo aspetto di me prenda il sopravvento )