• Questa community è solo un punto d'incontro per persone che soffrono di emetofobia e non può essere considerata come terapia per superarla, per questo consigliamo sempre di consultare uno specialista. Buona navigazione a tutti. ;)

Pronto Soccorso

dustD

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Salve a tutti, sono nuovo qui.
Ovviamente, l'unica cosa non nuova è l'emetofobia che attanaglia la mia vita.
Vorrei chiedere a voi (mi scuso se l'argomento sia già stato trattato): quando credete di avere il virus, quando il panico e l'ansia vi portano a pensar le cose più orribili, qundo non avete nessuno a cui chiedere aiuto, siete mai stati al pronto soccorso? Intendo presentarsi al ps dando esclusivamente enfasi alla condizione di emetofobia piuttosto che alla presunta malattia gastrointestinale. Se sì, cosa vi hanno fatto?
Grazie a tutti.
 
No mai andata al ps per la fobia...credo mi avrebbero dato un codice di gravità di colore "trasparente" e sarei ancora lì ad aspettare ...
Ps. Non rischierei mai di uscire di casa avendo il virus..
 
La mia psichiatra mi aveva detto di presentarmi in pronto soccorso qualora dovessi avere un attacco di panico, ma la sola idea di stare lì in mezzo a quel casino e di mostrarmi in quello stato mi fa rabbrividire....
 
@trevor90 io invece credo che proverei una sorta di conforto per il solo fatto di trovarmi in un posto dove c'è qualcuno che possa concretamente aiutarmi
 
non so se al PS abbiano uno psichiatra per casi come questo... Al limite credo che ti possano dare un tranquillante, sempre che riesca a mandarlo giù...
 
Io penso come @trevor90 ....danno dei tranquillanti e se ti va male ti mettono in psichiatria...può andare bene forse per tamponare un attacco di panico grave e forte, ma non ti aiutano concretamente nella fobia.
 
Benvenuto @dustD :) io non ho mai pensato onestamente di dover andare al pronto soccorso. Ma se lo pensi perché li possono aiutarti, perché non rivolgersi direttamente ad un terapeuta? Non capisco la necessità del pronto soccorso. Cioè, se mi parli di un attacco di panico lo capirei, per l'emetofobia in sé no.
 
Evidentemente sono stato poco chiaro, scusate.
Sì, mi riferivo ad un aiuto per quanto riguarda l'attacco di panico del momento.
Ovvio che l'emetofobia è un demone ben radicato che non si affronta in una sola notte...
Essendo più precisi, quello che volevo sapere da qualcuno (semmai esiste) che si è recato al ps in simile occasione, è cosa gli hanno fatto. Nel senso: se io mi presento in pieno panico, implorando aiuto perché sono emerofobico e FORSE ho un virus, mi danno un tranquillante e un antiemetico e ciao oppure rischio di finire nel reparto psichiatrico o altro?
Ecco, volevo giusto sapere cosa potrei aspettarmi.
 
Ok, ora ho più chiara la tua domanda ma non so risponderti. :(
Tuttavia ti chiedo, ma se hai bisogno di qualcosa per frequenti attacchi di panico perché non ti rivolgi a qualche terapeuta che possa aiutarti in questo senso?
Oppure fai quella domanda per paura che un giorno finisci al pronto soccorso per un attacco di panico?
 
La situazione era questa: ieri notte non mi sentivo affatto bene e ho anche avuto delle brutte scariche di diarrea. E fin li ok. Poi mi è venuta la nausea, quindi il mio cervello ha elaborato la cosa come diarrea-nausea-virus-sta per accadere qualcosa di orribile! Allora sono andato nel pallone. E ho pensato di andare al ps perché ero solo in casa. Poi ho preso il tranquillante che avevo io e mi sono addormentato.
Perché pensavo al ps:
1) hanno a disposizione tutte le medicine
2) le infermiere sono abituate ad aver a che fare con cose orribili.
Il fatto è che forse più che di medicine sentivo il bisogno di avere accanto qualcuno che potesse aiutarmi, soccorrermi, semmai avessi veramente vomitato.

Però c'è anche da dire che in questi giorni sento parlare di questi virus che circolano allegramente, quindi in parte ho accantonato l'idea del ps per paura che ci fossero persone malate è altamente contagiose con cui sarei venuto a contatto.

Allora alla fine, prima di addormentarmi, ho deciso di iscrivermi qui. Conoscevo già il forum, ma avevo bisogno di porre una domanda, esporre una questione, parlare con persone che conoscono e vivono la mia stessa condizione sulla propria pelle.
 
ciao @dustD e benvenuto!
se ho capito bene, tu vorresti usare il ps per avere una cura momentanea al tuo attacco di panico, ma pur capendo il disagio e la voglia di toglierti il prima possibile quel malessere assurdo che provoca un attacco, non è così che si fa.

Al massimo, se proprio ne hai bisogno, puoi telefonare alla guardia medica, loro ti preparano una ricetta per un farmaco, passi da loro a ritirarla e vai in farmacia.
Ma non si usa il ps per una cosa che non sia a rischio di vita, e ne è la prova il fatto che ti darebbero codice bianco, staresti là ore e ore ad aspettare perchè giustamente arriva gente infortunata, con gli infarti e tu sei l'ultimo dei loro problemi. Come te ci sono sedute su una fredda sedia altre persone che hanno l'influenza, il virus, o l'attacco di panico.....morale della favola sei lì da solo, non ti danno ascolto prima di qualche ora, e nel frattempo rischi di farti contagiare anche dai virus di tutti gli altri.

Per curare gli attacchi di panico ci sono tante strade. Puoi iniziare parlandone al tuo medico di base e farti dare dei farmaci per l'emergenza. Almeno puoi prendere quelli senza andare al ps. ma la strada migliore sarebbe chiedere aiuto a uno psichiatra per una cura definitiva.....e possibilmente anche a uno psicologo.

scusami se ti ho scritto queste cose....avevo una nonna cardiopatica, nei suoi ultimi anni di vita erano più le nottate al ps che a casa, e una persona con una urgenza deferibile rischia solo di far perdere tempo che invece potrebbe salvare una vita a chi di tempo non ne ha.
 
@macamille condivido appieno il concetto di non intasare inutilmente il ps perché ci sono veramente persone a rischio di vita, ma quando sei nel panico e provi a cercara aiuto non hai la mente così lucida da mettere la salute degli altri prima di te.
Poi il fatto della guardia medica... io ieri notte ero appoggiato contro un muro del bagno da più di un'ora aspettando il peggio, tremavo dalla paura, non vedo come avrei fatto a chiamare, uscire (a piedi) e fare un giro dell'oca tra guardia medica e farmacie aperte di notte.
 
@macamille condivido appieno il concetto di non intasare inutilmente il ps perché ci sono veramente persone a rischio di vita, ma quando sei nel panico e provi a cercara aiuto non hai la mente così lucida da mettere la salute degli altri prima di te.
Poi il fatto della guardia medica... io ieri notte ero appoggiato contro un muro del bagno da più di un'ora aspettando il peggio, tremavo dalla paura, non vedo come avrei fatto a chiamare, uscire (a piedi) e fare un giro dell'oca tra guardia medica e farmacie aperte di notte.

e secondo te perchè rendono la trafila così complicata?;)

io invece non capisco come avresti potuto prendere la macchina, andare in ospedale, parcheggiare, raggiungere il ps, dire cosa avevi, sederti su una sedia e aspettare ore.
Non è la stessa cosa?
 
@macamille ho l'ospedale a poco più di 1km da casa. Avrei preso un taxi.

Ma poi alla fine non sono andato! Anche perché mi rendevi conto che non era solo panico, mi sentivo veramente fisicamente male. Mi sentivo impossibilitato a fare qualsiasi cosa, qualsiasi movimenti. A stento mi trascinano dal bagno alla cucina. È stata una brutta situazione che fortunatamente si è risolta bene. Anche nel senso che alla fine non ho vomitato.
Sul fatto di aspettare ore seduto, ok, ma il mio cervello in quel momento di pensiero mi suggeriva che magari c'erano infermiere o personale non impegnato con altri pazienti che avrebbero potuto soccorrermi se necessario.
Non so, mi sono fatto un sacco di film mentali in quel moementi.
 
Comprendo quello che dici quando parli di essere nel panico, effettivamente in quei momenti non si è molto lucidi. Ma, pensavo, forse invece del pronto soccorso avresti potuto secondo te trarre beneficio se ci fosse stato qualcuno accanto a te?
 
@Re Julien certo! Una volta avevo un attacco di panico con nausea, fortunatamente c'era una persona con me e anche solo parlare ed esporre le mie paure mi aveva aiutato a superarlo.
Però ripeto, dato che mi sentivo fisicamente male, pensavo al ps anche perché in tal caso mi avrebbero somministrato medicinali opportuni che in casa non avevo.
 
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