• Questa community è solo un punto d'incontro per persone che soffrono di emetofobia e non può essere considerata come terapia per superarla, per questo consigliamo sempre di consultare uno specialista. Buona navigazione a tutti. ;)

Mente o corpo? Non so più nulla..

mariuiui

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Buonasera a tutti, mi scuso prima di tutto per la lunghezza del post, ma avevi bisogno di spiegare bene la mia situazione.
Sono una ragazza di 24 anni e da ormai due anni la mia vita è un inferno. Sono ormai tanti anni che soffro di questa fobia, ma negli ultimi due anni si é accentuata poiché ho iniziato a soffrire di gravi distrurbi gastroenterici, però non sono ancora arrivata ad una conclusione. Ho sempre creduto che i miei problemi derivassero da una qualche componente fisica, ma ad oggi, dopo l'ennesima visita con un gastroenterologo, non sono più sicura di niente e comincio a chiedermi se non sia tutto frutto della mia testa. Vi spiego meglio.
Anni fa ho avuto un paio di episodi di quella che fu definita gastrite, curata e tutto finí lí. Man mano ho iniziato a notare di avere sempre più difficoltà nella digestione di sempre più cibi. Condizione fastidiosa, ma non invalidante. Ad agosto di due anni fa, per degli esami di routine, scopro di avere una forte anemia (emoglobina a 7). Faccio 3 cicli di ferro endovena, l'anemia si risolve, ma caso vuole che in quel periodo inizia il mio vero e proprio calvario con lo stomaco. Mangio ma non riesco a digerire nulla, mi si piazza tutto sullo stomaco per ore ed ore con conseguente nausea e compresse/siringhe di ****** per bloccarla (data la fobia come potete immaginare). Ho fatto, anche per individuare le cause dell'anemia, tantissime analisi tra cui gastroscopia, colonscopia, ecografia, rx con mezzo di contrasto, analisi del sangue, intolleranze, ma nulla, tutto perfetto. Visto tantissimi dottori e tutti concludevano con la spiegazione di un qualche problema funzionale causato da stress o comunque una componente psicologica. Ho tentato molte terapie, ma nessuna ha funzionato davvero. Solo una mi ha fatto stare per un periodo meglio (periactin, un antistaminico che come "effetto collaterale" ha quello di rilassare la muscolatura dello stomaco, terapia che mi ha aiutato nel primo ciclo, ma che nel secondo si é rivelata senza successo). Mi capitano periodi in cui sto un po' meglio, periodi come questo in cui sto malissimo e ogni volta che mangio sto male perché non riesco a digerire o ci metto ore ed ore ed ore, tutto accompagnato da un malessere generale, pesantezza di stomaco, nausea. Non riesco a correre, nuotare, fare sforzi fisici, anche nei rapporti sessuali io problemi perché mi sento male. Motivo per il quale proprio oggi, sono stata a visita da l'ennesimo gastroenterologo (al quale non ho accennato della mia fobia) che, prima di procedere con esami molto più seri, mi ha prescritto di fare una visita psichiatrica perché dai miei racconti non esclude possa trattarsi di un disturbo del comportamento alimentare. Come ho detto prima mi sono sempre rifiutata di credere a questa possibilità, ma mi vedo con le mani legate e non so più che pensare. Avete mai sentito parlare di esperienze simili? Credere che la nostra fobia possa in qualche modo arrivare a provocare tutto ciò? Premetto che, anche se soffro di emetofobia, prima di questi due anni non mi é mai capitato ti privarmi di viaggi, cene fiori e quant'altro per la paura. Non ero una persona particolarmente ansiosa o altro, Più che altro tutto questo mi sta succedendo da quando mi si é presentato il problema in quanto sono entrata in un circolo vizioso: sto male, ho ansia e paura di stare male, sto ancora più male, ma il problema di fondo é che io sto proprio male, la paura e l'ansia e gli attacchi di panico vengono di conseguenza. Ho paura che confidando ad uno psichiatra la mia fobia possa superficialmente dire che tutto deriva da lì e non indagare più a fondo magari su quelle che potrebbero essere altre cause, ma dall'altro lato ho paura che davvero tutto questo inferno possa in qualche modo davvero nascere da questa maledetta fobia, perché non riesco proprio a capire come sia razionalmente possibile dato che io VOGLIO mangiare, ma NON POSSO. Spero che qualcuno tra voi possa aiutarmi, o quantomeno dirmi la sua opinione al riguardo, o dirmi se conosce situazioni simili.
 
Ciao e benvenuta! Ti sorprenderà, ma qui un po' tutti sono passati per visite al gastroenterologo, del resto che la nostra fobia ci faccia "sentire" le cose in pancia è del tutto normale. Io stesso ho fatto gastroscopie e colon. Forse è uno step che tutti fanno per accertare che non ci siano problemi di natura fisica. Tuttavia, già se ti riconosci una componente ansiosa, qualcosa potrebbe esserci anche a livello psicologico. Ci tengo a farti notare che, riconoscere di avere delle difficoltà, prendere coscienza dei propri problemi, è il primo passo per la guarigione. Ora, se ti stai chiedendo se andare o meno dallo psicologo, io ti chiedo, perché non provare?
Ti faccio notare che dentro di noi c'è molta "chimica", è il motivo per il quale stiamo male e prendiamo farmaci, che a loro volta sono "chimica".
Una cosa mi incuriosisce, perché ti è stato consigliato direttamente uno psichiatra e non uno psicoterapeuta ad esempio?
Io non so se nel tuo caso ci sono altre componenti di natura fisica da investigare, o se è solo una questione psicologica. Posso dirti che nel mio caso furono entrambe.
Poi se ci penso, credo che al giorno d'oggi un po' di gastrite ce l'hanno un po' tutti, come anche un po' d'ansia,solo che nel nostro caso è tutto aumentato. :)
 
Ciao, grazie mille per la risposta :)
Allora tutti i gastroenterologi che ho visto fino ad ora, mi hanno sempre consigliato uno psicologo per valutare la possibilità di una componente psicologica. Il gastroenterologo di ieri invece, mi ha consigliato uno psichiatra in quanto mi ha detto di non escludere una qualche componente fisica da ricercare, ma poiché si tratterebbe di affrontare esami più complessi, non avendo io affrontato nessuna visita di tipo psicologico, ha bisogno di essere certa che i miei problemi non derivino da Altro, motivo per il quale lo psichiatra deve essere oggettivo e valutare bene se il mio problema deriva o no da qualche cosa di emotivo. Fino ad ora mi sono sempre rifiutata di fare questo tipo di visita perché non accettavo potesse derivare tutto dalla mia testa, in quanto quando é scoppiato tutto due anni fa non ero in un periodo stressante della mia vita e la mia fobia c'era come c'è sempre stata, ma non mi ha mai impedito di vivere. Ma ormai non so più a cosa credere, non trovo risposte e non so dove cercarle. Come hai detto, ho provato tante cose e assolutamente proverò anche questo tipo di visita o percorso se sarà, ma la cosa che mi blocca e che mi ha sempre bloccato tra virgolette, é che non riesco a spiegarmi, se mi dovessero dire che é un problema emotivo derivante dalla mia fobia, come sia possibile che ha causato tutto ciò e soprattutto all'improvviso. Perciò ho deciso di iscrivermi a questo forum, per chiedere se c'è qualcuno che ha vissuto la mia stessa esperienza e poteva aiutarmi, darmi un consiglio..
 
Ciao :)
Io ho vissuto più o meno la tua stessa esperienza, ti basta leggere la mia presentazione e alcuni miei interventi al forum per farti un'idea della mia situazione molto simile alla tua. Anche io ho fatto i tuoi stessi esami, alla ricerca di patologie fisiche, come è anche giusto che sia. È fondamentale escludere che ci siano problemi organici, prima di spostarsi sul lato psicologico. L'unica cosa che forse potrei consigliarti, è quella di fare un consulto psichiatrico (visto che il medico ti ha consigliato questo) e poi valutare come procedere insieme. Stai certa che, con tutti gli esami che hai fatto, se ci fosse stata una patologia fisica, sarebbe venuta fuori. Detto questo, sappi che non è la fobia a scatenare tutto, bensì altri aspetti di noi stessi a scatenare la fobia, che di conseguenza scatena l'ansia, creando un circolo vizioso. Un cane che si morde la coda. Se ci pensiamo: la fobia è una forma di ansia, la ciliegina sulla torta, che colpisce i nostri punti deboli e le nostre paure... in questo caso il vomito e la paura di vomitare. Bisognerebbe soffermarsi sul "perché" abbiamo paura di vomitare e vediamo questo aspetto in maniera così traumatica e catastrofica.
 
Ciao, grazie anche a te per la risposta ☺️
Sono assolutamente d'accordo con te di essere entrata in un circolo vizioso da cui ora mi sembra impossible uscire e sicuramente comincerò anche questo tipo di indagini di tipo psichiatrico, sono disposta a tutto ormai. Ripeto, ho scritto in questo forum perché avevo bisogno di confrontarmi con persone che potessero capirmi senza giudicarmi, perché faccio difficoltà ad accettare che tutto ciò possa nascere da una componente psicologica, non riesco proprio a spiegarmi come sia razionalmente possibile. Detto ciò, fino a quando non farò questa visita, sono tutti se e tutti ma, per ora non posso fare altro che aspettare e vedere cosa mi verrà detto e comportarmi di conseguenza.
Nelle vostre esperienze anche voi soffrivate dei miei stessi sintomi? Reflusso, difficoltà e lentissima digestione, pesantezza, nausea, etc? E anche a voi é "scoppiato" all'improvviso? Io non capisco come sia possibile che si tratti di qualcosa di psicologico se nel corso del tempo ho iniziato ad avere difficoltà nella digestione di sempre più cibi, fino ad arrivare nella situazione attuale, quando anni fa ero molto più in carne perché mangiavo tutto e digerivo anche le pietre
 
Sì, anche io ho i tuoi stessi disturbi che hai elencato. Diciamo che vanno a periodi, ma di base ci sono sempre. Nel mio caso si è scatenato tutto dopo un virus intestinale, ma la fobia l'ho sempre avuta. Per molti anni non è stata assolutamente invalidante, si manifestava solo nei casi in cui mi ritrovavo a stare seriamente male (indigestione), ma per il resto ero abbastanza tranquillo, mangiavo e digerivo normalmente. Anche io non mi spiegavo come potesse essere tutto frutto della mia mente, ma purtroppo, in molti casi è così, ed è dimostrato. Esistono tante patologie legate a stress/nervosismo/traumi, tra cui la gastrite e il reflusso. Magari secondo la tua percezione eri tranquilla, ma inconsciamente avevi accumulato cose nel tempo che all'improvviso sono esplose. Anche io mi vedevo tranquillo, eppure quando andavo dai medici, la prima cosa che mi dicevano era "perché sei così ansioso...? Stai tranquillo" ma io non mi vedevo ansioso e non capivo. Diciamo che la psicoterapia mi ha aiutato molto a riconoscere alcuni aspetti di me. Sicuramente c'è tanto da lavorare, visto che non ho ancora risolto il mio problema, ma dei piccoli passi li ho fatti. Mi auguro sarà così anche per te. Bisogna partire da qualche parte. In questo caso, accettare la situazione e iniziare a lavorare sul lato psicologico, credo sia un buon punto di partenza.
 
Sono d'accordo e mi ritrovo anche io nel tuo racconto, mi sono sempre vista una persona tranquilla, non stressata, soprattutto in quel periodo, ma non ho più certezze ormai. Ho sempre pensato che magari anche se forse c'è dell'altro, una buona parte del mio problema derivasse da questa fobia che peggiora tutto, quindi lavorarci che sia il problema principale o meno, potrà sicuramente aiutarmi. Già il fatto che sto iniziando a considerare la possibilità e la voglia di confrontarmi che mi ha spinta a scrivere su questo forum, é un piccolo passo di accettazione. Spero tanto di venirne a capo qualsiasi sia la causa perché non posso pensare di vivere in resto della vita così. Dai miei ricordi, qualche tempo prima di iniziare a stare male, forse un mese prima circa, ebbi un episodio in cui sono stata male per un'indigestione. Non arrivai a vomitare, ma stetti davvero male sia fisicamente che psicologicamente e dai vostri racconti non posso fare a meno ora di pensare se tutto deriva da una componente psicologica, se sia stato quello il fattore scatenante, anche se é stato comunque un po'di tempo relativamente prima. Non lo so, vedremo con il corso del tempo come si evolvono le cose, vi terrò aggiornati. Grazie mille per il supporto.
 
faccio difficoltà ad accettare che tutto ciò possa nascere da una componente psicologica, non riesco proprio a spiegarmi come sia razionalmente possibile
Perché faresti difficoltà ad accettarlo? Perché ti sentiresti pazza? Avresti paura di essere giudicata male? Cosa?
Io non capisco come sia possibile che si tratti di qualcosa di psicologico se nel corso del tempo ho iniziato ad avere difficoltà nella digestione di sempre più cibi, fino ad arrivare nella situazione attuale
Io ti faccio un'altra domanda: secondo te si nasce con l'emetofobia?
Io dico di no. Ma nella nostra vita accadono tante cose, e noi impariamo cosa ci fa più male e sviluppiamo dei meccanismi di difesa. Può essere un episodio, un trauma, un comportamento, un qualsiasi cosa.
Forse se sei qui è perché anche tu pensi che possa essere qualcosa di psicologico, e se fosse così, non sarebbe la fine del mondo. :)
 
Non te lo so spiegare perché faccio difficoltà. Sono una persona molto razionale e faccio fatica a capire come una cosa che é astratta possa provocare un disagio fisico così concreto.
Comunque no, secondo me non si nasce emetofobici, io so benissimo questa fobia com'è nata e sono qui perché sono consapevole che contribuisce ad aumentare i miei problemi fisici degli ultimi anni. La mia difficoltà sta nel capire e realizzare se fosse mai possibile e a quel punto come e perché, nasca invece tutto da lì. Non sarebbe la fine del mondo assolutamente, sarebbe solo.. "strano" diciamo. Ho sentito l'esigenza di fare questo confornto su questo forum proprio per tenere aperta anche questa possibilità, ma nulla é certo fino a quando non affronterò questa visita. In base a quello che mi diranno, agirò di conseguenza con uno psichiatra, psicoterapeuta o quel che sia, o continuando indagini di tipo organico. Non nascondo che non so quale delle due prospettive mi faccia più paura, se mi venga detto che é un problema emotivo oppure no per vari svariati motivi, ma purtroppo sono tutti miei problemi mentali ora a cui non posso rispondere fino a quando non mi si presenteranno i fattori.
 
Sei molto razionale sì, ma cose come l'ansia fanno parte della vita di tutti, chi più chi meno, chi riesce a gestirla meglio, chi no. Può capitare, si può risolvere!
Aspettiamo notizie! :)
 
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