• Questa community è solo un punto d'incontro per persone che soffrono di emetofobia e non può essere considerata come terapia per superarla, per questo consigliamo sempre di consultare uno specialista. Buona navigazione a tutti. ;)

finalmente persone che possono capirmi

Fabrizio

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Buonasera. Mi chiamo Fabrizio, 27 anni. ora vi racconto in breve la mia storia:
Come tutti sappiamo il vomito non piace a nessuno, ricordo scene disgustose da parte di miei compagni già all'asilo. ho sempre avuto una forma di avversione nei confronti di chi vomita, specie quando ero piccolo, avevo difficoltà dopo a toccare un mio compagno o a giocarci insieme. Il primo ricordo della mia fobia comincia, nel periodo tra i 6 e gli 8 anni, avevo dei problemi di ansia già all'epoca, avevo un piccolo disturbo ossessivo-compulsivo, molti diranno ma già da così piccolo? beh si. facevo dei piccoli rituali per tenere sotto controllo l'ansia tipo toccare un certo numero di volte una cosa ecc.(non prendetemi per pazzo ahahah). insomma parlo di molto tempo fa quindi non so dirvi effettivamente se o già avessi un minimo di nausea, ma ricordo di aver avuto paura di vomitare e così provai a ad immaginarmi la sensazione del vomito un certo numero di volte(come suggestionandomi , ma sono ricordi davvero remoti e confusi), fino a che effettivamente non corsi in bagno vomitando. Ricordo poi di aver avuto l'influenza 1 volta e di aver avuto la nausea e il vomito. la cosa più brutta per me era quando vomitavi, stavi meglio ma poi entro cinque minuti tornava la nausea ed eri costretto a correre nuovamente in bagno ed aspettare il momento in cui vomitavi(solo a scriverlo adesso mi tremano le mani). Ricordo poi che durante le superiori, alcune volte mi sentii male durante la mattinata; in quelle occasioni, anche sotto consiglio di altre persone diedi la colpa alla mia pressione bassa, così come successe alcune volte durante i periodi estivi. diciamo che sono riuscito a capire che le mie crisi/attacchi di panico erano dovute ad una fobia specifica perchè finii anche ben due volte al pronto soccorso dopo essere stato al luna park. facevo alcune giostre, nel mentre mi divertivo ma quando mettevo i piedi a terra e mi veniva la nausea, entravo in un vortice nero da cui non riuscivo più a risalire(parlo al passato ma succede anche tutt'ora, raramente anche senza motivo apparente). il problema fondamentale poi è che tra i sintomi principali dell'ansia indovinate un po cosa c'è? la nausea. perciò, in questi momenti per me è molto difficile riuscire a mantenere la calma perchè è un circolo vizioso che si autoalimenta. la nausea mi fa venire l'ansia che a sua volta accresce la nausea..... ad oggi non ho ancora una strategie che mi permetta di riuscire a fronteggiare queste situazioni. provo a distrarmi, con il training autogeno, ma non è facile, la nausea sparisce e ricompare dopo qualche secondo rigettandomi nel terrore. inoltre ci sono momenti della mia vita in cui rimuovo dalla coscienza di avere questa problematica e mi sento invincibile, altre in cui rimango nella mia confort zone e mi sento fragile(mi fa paura mangiare fuori, salire in macchina con altre persone...). in questi momenti eviti anche di uscire perchè ti senti un peso per le altre persone e ti senti come se fossi in trappola. l'ultima volta che ho vomitato è stato circa 4 anni fa. saranno state le 2 di notte. non avevo digerito quello che avevo mangiato a pranzo. era un periodo di tranquillità per me. non avevo attacchi di panico o crisi da anni e non vomitavo da tipo 15 anni. risparmiando i dettagli, ad un certo punto mi sono alzato e non ho fatto in tempi ad andare in bagno, sono stato davvero male, non me lo ricordavo così brutto, avete presente l'esorcista?, dopo mi ricordo ero sul letto con l'asciugamano che guardavo nel vuoto, tremavo, ero traumatizzato. ogni tanto penso che dovrei farmi ipnotizzare e far si che il mio cervello associ sensazioni positive alla nausea. altrimenti ogni tot siamo punto e a capo. sapete perchè sono qui adesso? domani devo fare il vaccino per il covid, unica dose perchè ho contratto il corona a maggio e sono guarito a giungo e tra gli effetti collaterali del vaccino c'è la nausea. sono qui attaccato al pc con l'ansia anticipatoria per qualcosa che non so neppure se si manifesterà.

il mio racconto sembra un flusso di coscienza, scusate la modalità.

ps. tra l'altro sono un futuro psicologo e comprendo perfettamente la differenza tra una paura reale e una immaginaria , ma questa fobia sembra essere più forte di me, quando si tratta di se stessi è difficilissimo.
 
Ciao Fabrizio e benvenuto!
Ti leggo dopo qualche giorno dal tuo ingresso e come prima cosa non posso far altro che chiederti: come è andato il vaccino? Facci sapere, credo sia stato e sarà uno scoglio impegnativo per la maggior parte degli iscritti qui.
A presto :)
 
Buonasera a tutti. Guarda non solo non ho avuto la nausea che non è in realtà tra i più gettonati. Ma non ho avuto proprio nulla tutto liscio. Questo evento comunque mi ha fatto scoprire che in farmacia vendono dei prodotti appositi per la nausea e anche integratori. Non so se posso fare nomi. Di sicuro ne proverò diversi.
 
Ciao Fabrizio, benvenuto in community!

Grazie per aver condiviso il tuo racconto con noi; molti aspetti che hai scritto sono comuni (es. rituali magici, non preoccuparti, non sei un pazzo. Riti e miti esistono per infondere una sorta di sicurezza nella persona, dunque non aver timore, non vieni giudicato, soprattutto qua dentro).
Dopo aver letto attentamente il tuo, come lo chiami, flusso di coscienza, voglio chiederti: "hai mai pensato di intraprendere un percorso psicoterapeutico affinché tu possa superare o almeno riconoscere alcuni traumi, rielaborandoli?"

So che il costo purtroppo è elevato, servono molti sacrifici non solo economici ma anche psicologici, ma credo che validi psicoterapeuti possano fornirti chiavi di lettura della fobia, in modo tale che tu possa conviverci/superarla.

Per quanto riguarda il vaccino, ti allego la mia esperienza con AstraZeneca, poi ho fatto il Moderna (essendo giovane non potevo assolutamente ripetere astra), ma non ho avuto disturbi "nauseanti" :)
 
Ciao trudy. grazie per la risposta! ho letto la tua esperienza!. come ho detto prima fortunatamente non ho avuto nulla. l'unico effetto collaterale è stato un lieve dolore al braccio. per quanto riguarda la terapia: si ci ho pensato tante volte. ogni volta rimando. credo che prima o poi o farò, devo capire come; ipnosi, terapia strategia, cognitiva comportamentale...(che chi non sa sono forme diverse di psicoterapia). più che altro credo che arrivare a capire il perche di tutto questo(che è nell'incoscio), non serva comunque a nulla da solo, purtroppo la consapevolezza non basta e sopratutto superare una fobia specifica come la mia chiedo richieda una certa organizzazione e determinazione che da soli è difficile perseguire proprio perche se non si è affiancati da un professionista(distaccato e razionale) che ti aiuta a non cadere nei meccanismi di difesa(che non fanno altro che accrescere la problematica). si può anche rischiare di peggiorare la problematica.

credo che se avessi la fobia dei piccioni, dei ragni o dei topi, sarebbe tutto molto più semplice comunque.
 
Ciao trudy. grazie per la risposta! ho letto la tua esperienza!. come ho detto prima fortunatamente non ho avuto nulla. l'unico effetto collaterale è stato un lieve dolore al braccio. per quanto riguarda la terapia: si ci ho pensato tante volte. ogni volta rimando. credo che prima o poi o farò, devo capire come; ipnosi, terapia strategia, cognitiva comportamentale...(che chi non sa sono forme diverse di psicoterapia). più che altro credo che arrivare a capire il perche di tutto questo(che è nell'incoscio), non serva comunque a nulla da solo, purtroppo la consapevolezza non basta e sopratutto superare una fobia specifica come la mia chiedo richieda una certa organizzazione e determinazione che da soli è difficile perseguire proprio perche se non si è affiancati da un professionista(distaccato e razionale) che ti aiuta a non cadere nei meccanismi di difesa(che non fanno altro che accrescere la problematica). si può anche rischiare di peggiorare la problematica.

credo che se avessi la fobia dei piccioni, dei ragni o dei topi, sarebbe tutto molto più semplice comunque.
Magari pensi che possa essere più semplice avere altre fobie, ma magari potrebbe essere peggio poichè ragni/piccioni, ad esempio, puoi incontrarli nella vita di tutti i giorni. Diciamo che l'emetofobia è un po' insolita, poco conosciuta e, il poco conosciuto fa paura, ci poniamo la domanda: "ma se io la dovessi condividere con qualcuno, capirebbe?".

Di solito comunque è scatenata da eventi passati (infantili soprattutto) non rielaborati correttamente, come anche l'eccessiva ansia da parte dei genitori.

Per la cura e la gestione di traumi, una strategia che sta facendo scalpore e successo è l'EMDR, mai sentita? :)
 
Buonasera. Si ne ho sentito parlare diverse volte. So che è stata molto utile in passato per traumi quali ad esempio terremoti ecc. Quando dico che sarebbe meglio avere un altro tipo di fobia mi riferisco a me stesso. In effetti non ho idea di cosa significhi avere altre tipologie di fobia ma penso che avere una fobia per i piccioni ad esempio(seppur irrazionale) mi porterebbe a mettere in atto delle strategie di evitamento e durante una crisi me ne allontanerei semplicemente. Mentre in questo caso è impossibile allontanarsi da se stessi. Ti senti in trappola, chiuso, come se fossi anche claustrofobico e agorafobico. Almeno io mi sento così. Credo che la natura della mia fobia sia molto complessa perché credo che ci siano alla base una concatenazione di motivi . Tra questi sicuramente anche la paura di perdere il controllo(tipico di questa fobia) come se vomitare potesse significare buttare fuori qualcosa di sé che non piace o che si tiene nascosto.
 
Buonasera. Si ne ho sentito parlare diverse volte. So che è stata molto utile in passato per traumi quali ad esempio terremoti ecc. Quando dico che sarebbe meglio avere un altro tipo di fobia mi riferisco a me stesso. In effetti non ho idea di cosa significhi avere altre tipologie di fobia ma penso che avere una fobia per i piccioni ad esempio(seppur irrazionale) mi porterebbe a mettere in atto delle strategie di evitamento e durante una crisi me ne allontanerei semplicemente. Mentre in questo caso è impossibile allontanarsi da se stessi. Ti senti in trappola, chiuso, come se fossi anche claustrofobico e agorafobico. Almeno io mi sento così. Credo che la natura della mia fobia sia molto complessa perché credo che ci siano alla base una concatenazione di motivi . Tra questi sicuramente anche la paura di perdere il controllo(tipico di questa fobia) come se vomitare potesse significare buttare fuori qualcosa di sé che non piace o che si tiene nascosto.
Esatto, infatti buona parte delle persone con questa fobia necessitano un controllo costante, un'organizzazione minuziosa e perfetta e, se dovesse capitare l'imprevisto andrebbero nel caos totale.
Credo che, oltre lo schifo che può farci il vomito, ci sia proprio la chiave di lettura circa la "paura di lasciarci andare e di buttare fuori un qualcosa che magari teniamo segregato in noi...". A volte mi piace pensare che sia un tratto della personalità, ostinato, ma nostro.

Diciamo che la cosa, per quanto riguarda il vomito, impossibile da controllare è il virusG.
 
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