Io non mi permetto di screditare il lavoro della tua terapeuta, anche perché, se tratta casi di disturbi alimentari, quello è il suo percorso. Credo però sia un percorso sbagliato, perché spesso si confonde l’emetofobia, la PAURA di mangiare e il calo di peso con un disturbo alimentare o addirittura con l’anoressia, ed è facile confonderli, specie se il terapeuta non conosce bene la fobia o non tratta di fobie e ansia. Ripeto, sarebbe più adatta una terapia di tipo cognitivo-comportamentale, o al limite una terapia che tratta disturbi d’ansia e fobie. Lo so che è stressante cambiare terapeuta e ricominciare tutto dall’inizio, a volte ci si stanca anche di dover ripetere sempre le stesse cose, ma è importante trovare la persona giusta. Quando andavo dalla mia vecchia psicologa, si focalizzava molto sul fattore cibo, appunto perché riteneva che il mio problema fosse quello, e lo è in effetti. Avevo ripreso a mangiare anche la sera (che per me è un qualcosa di raro), ma poi ho capito che non era lei che mi stava aiutando, bensì l’ansiolitico che prendevo in quel periodo. Mi faceva semplicemente sparire la nausea, e così trovavo il coraggio di mangiare. Sospeso quello, mi è tornata la paura. Con la mia nuova psicologa, invece, abbiamo scavato a fondo sin dall’inizio sulla mia vita, e ho capito il perché di questa fobia, della mia ansia e delle mie paure. Probabilmente non sarà facile uscirne del tutto, ma posso dire che va “leggermente” meglio, specie da quando ho iniziato a prendere posizione su alcune cose e a non sentirmi “malato”. Ho anche imparato ad essere autoironico e, piuttosto di piangermi addosso, a volte ci rido su. Si arriva a un punto in cui ci si stanca anche di se stessi, di lamentarsi in continuazione e di far capire agli altri come ci si sente. Quando ti accorgi che stai trascinando nel fondo anche le persone a te vicine, dici basta! Io ho deciso di non parlare più della mia fobia con gli altri, perché bastava uno sguardo strano e iniziavo a sentirmi giudicato; pensavo che l’altra persona mi credeva pazzo... Da quando non mi “lamento” più continuamente, le cose sembrano andare meglio.
Come sempre mi dilungo, ma siamo qui per confrontarci e parlare...