• Questa community è solo un punto d'incontro per persone che soffrono di emetofobia e non può essere considerata come terapia per superarla, per questo consigliamo sempre di consultare uno specialista. Buona navigazione a tutti. ;)

Che fatica questa fobia

fede82

Frequentante
Buona sera a tutti, sono nuova qui e sono felice di vedere che molte persone soffrono della mia stessa fobia... Sì beh, mi spiace per voi ovvio, ma io mi sento meno sola
A volte mi sembra di impazzire ... Mi sento una cretina, perché mi rendo conto che questa fobia, come molte altre, mi preclude molte cose e non è giusto... Sono esausta, vorrei essere "normale" e invidio tutte quelle persone che prendono la vita con più leggerezza ..e che non hanno questa fobia. Che invidia!
Ora sono pure incinta e molto spesso mi chiedo chi me l ha fatto fare: lo so sono una brutta persona, ma per chi come me soffre di questo problema, penso che la gravidanza sia una delle cose peggiori da sopportare... Maledetta me.
Ho fatto anni di terapia, so benissimo cosa mi provoca tutto ciò, sono pienamente consapevole dell'irrazionalitá di questa fobia, potrei scriverne un libro...ma nulla, la mia mente è decisamente più forte di me e mi schiaccia ogni volta. Mi odio, mi sento stupida! Debole! Vorrei svegliarmi la mattina ed essere guarita... Ma poi, si guarirá mai?
Scusate lo sfogo...
 
Ma cosa hai tratto dalle terapie? Qualcosa di buona sarà saltato fuori o no?
Perché ti penti di essere incinta? Pensa invece che darai al mondo una creatura che è parte di te, quando lo avrai vedrai... Non ci si deve pentire su queste cose, certo bisogna ragionarci, però non amo chi dice sono incinta, ma chi me lo ha fatto fare. No, non è l'atteggiamento corretto. ;) Un figlio è un dono, non sono cose. Sì, dalle fobie si guarisce, mi viene da pensare che le terapia che hai seguito NON era corretta, perché alcuni di noi qui SONO "guariti". DEVI combattere la fobia, fallo per te e per il bambino che avrai!
 
Sei decisamente troppo critica con te stessa. Troppo severa.
La fobia è più forte di te perché tu non hai ancora sufficienti armi per combatterla, ed essere così severa con te stessa la alimenta.
Se arrivi a scrivere quello che scrivi, appunto, significa che il tuo percorso terapeutico non può essere finito.
Se tu l'avessi concluso, ora l'emetofobia non sarebbe più un problema per te!
Cosa intendi per "normale"? Tutti hanno delle difficoltà, che in alcuni casi possono diventare patologie. Quello che conta è il modo in cui ci approcciamo ai problemi e come li risolviamo.
Non disperarti! :)
 
Sì il mio percorso psicologico non è sicuramente concluso, ma l ho dovuto sospendere perché stavo troppo male anche solo per uscire di casa... So di essere molto critica e severa nei miei confronti ma non riesco ad accettare di avere questo problema, mi sento sbagliata, matta, debole... Me l'ha sempre detto anche la psicologa, ma nulla se non mi fustigo non sono felice...
Valentina lo capisco che quello che dico possa infastidirti, ma credimi che dopo nove mesi difficili tra ansie e fobie si arriva a pensare di tutto. Con questo non dico che non voglio bene al mio bambino, ci mancherebbe, ma sono mentalmente e fisicamente provata e ogni tanto mi chiedo chi me l'ha fatto fare, sapendo le difficoltà che ho da sempre... Poi lo vedrò è tutto passera? Speriamo, per ora sono esausta... Grazie per la vostra comprensione...
 
Mi chiedo, anzi ti chiedo: se sei consapevole di essere troppo critica con te stessa, perché continui a farlo? Dov'è il guadagno?
Peccato che tu abbia dovuto interrompere!
 
Non so credimi, non riesco a fare altrimenti... E' come se io dovessi sempre essere al 100%, non lo so sicuramente ci sono dinamiche psicologiche che mi portano a questo e prima o poi le scoprirò, per ora purtroppo non son riuscita ad andare avanti con la psicoterapia ma riprenderò, per forza di cose....
 
Ti auguro di farlo, perché se hai una buona consapevolezza di qual'è la causa, o meglio, da cosa cominciare, sarà più facile per te superare il problema!
Ma intanto pensiamo al tuo nuovo bimbo! :) Non ricordo se l'hai scritto, è maschietto o femminuccia?
 
È maschio... Dovrebbe nascere a maggio, ma probabilmente farò il cesareo...
Ma tu sei "guarito" o ne soffri ancora? Io penso che non se ne può uscire completamente, al massimo conviverci e sicuramente migliorare... Ma guarire... Boh
 
Non so credimi, non riesco a fare altrimenti... E' come se io dovessi sempre essere al 100%, non lo so sicuramente ci sono dinamiche psicologiche che mi portano a questo e prima o poi le scoprirò, per ora purtroppo non son riuscita ad andare avanti con la psicoterapia ma riprenderò, per forza di cose....
Federica, perdona la domanda: quando eri piccola, chi pretendeva che tu fossi perfetta? Chi ti faceva sentire sbagliata se non riuscivi e magari saltava fuori un rimprovero o una punizione? C'era una dinamica del genere in famiglia o a scuola?
 
Eh diciamo che più o meno so da dove arrivano i miei problemi, ho passato la vita tra psicologi vari e a qualcosina sono arrivata.. il fatto è che ora che sono grande dovrei riuscire a gestire la cosa ed invece mi ritrovo continuamente a criticarmi e a pretendere chissà cosa da me... Mi metto sempre a confronto con gli altri "ecco vedi, loro riescono e tu no... Tu sei malata, tu devi riuscire se no chissà che succede"... È così, ci vuole taaaaanto lavoro poi in questo periodo son proprio stanca, mentalmente...quindi tutto si amplifica...
 
Ma tu sei "guarito" o ne soffri ancora? Io penso che non se ne può uscire completamente, al massimo conviverci e sicuramente migliorare...
Io non ho più problemi. Se fai psicoterapia non lo fai per cambiare come sei fatto tu, ma per cambiare i pensieri e comportamenti sbagliati. In questo momento, se hai l'ansia, reagisci in modo fobico, patologico, perché c'è qualcosa che non va. Se la terapia ha successo, quando ti capiteranno nuovamente situazioni stressanti psicologicamente, riuscirai ad affrontarle in una maniera più sana e consapevole, senza lasciarti trasportare dagli eventi, e senza che l'ansia abbia la meglio su di te.
Nel corso della terapia impari a conoscerti, a capire quando il tuo corpo ti comunica un disagio, e impari ad affrontare le situazioni che ora ti creano difficoltà. Questo te lo porterai nel resto della vita.
Alla luce di tutto questo, ti dico che non c'è una convivenza tra una persona e la fobia. Ritengo che nel momento in cui si parla di convivenza, allora significa che ancora la terapia non è conclusa.
Io quando tanti anni fa iniziai la psicoterapia, lo feci pensando di volerne uscire completamente, non di voler arrivare ad un compromesso, convivenza.
 
Certo capisco cosa intendi... Bisogna cambiare il modo di affrontare la cosa, hai ragione... Un po' come riuscire a spezzare il circolo vizioso che si crea nella mente quando questa, in una determinata situazione, ti conduce all'ansia...
 
Io quando tanti anni fa iniziai la psicoterapia, lo feci pensando di volerne uscire completamente, non di voler arrivare ad un compromesso, convivenza.
Esatto. Questo è secondo me il motivo per cui molte terapie non funzionano... Questa mattina, lo psicoterapeuta che ieri ha fatto il colloquio con mia figlia (col quale NON inizieremo la terapia), è passato da me e mi ha detto che lei si è chiusa a riccio quando lui le ha posto alcune condizioni modificando così la percezione che ha lei di avere il controllo della situazione. Conseguente attacco di panico, madre che corre e rassicura. Controllo mode-on. Lei non ha alcuna intenzione di farsi aiutare alle condizioni scelte da altri.
L'essere in grado di affidarsi vuol dire perderlo questo controllo, ed è l'unica cosa saggia da fare perché solo così se ne esce completamente!
 
La capisco tua figlia... L'essere in grado di affidarsi vuol dire perderlo questo controllo... Mamma mia come mi ci rivedo... Infatti l'emetofobia generalmente e' legata alla paura di perdere il controllo, più ovviamente altre mille ragioni...
 
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