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Bisogno di un conforto

sofyboc

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Buona sera a tutti, mi ero presentata mesi fa, poi non ho più scritto anche se ho sempre letto tutto
Mi chiamo Sofia e ho 26 anni.
Tutto è iniziato il 4 febbraio, arrivano i primi sintomi covid per fotuna leggeri e passato benissimo.
Finiti i primi sintomi come febbre, mal di ossa e raffreddore inzio ad avere dei fastidi a livello intestinale e all'inizio sono andata in panico per paura di vomitare, ma per fortuna non è successo.
Mentalmente questa situazione mi ha distrutto in un certo senso e quando finalmente tutto stava tornando bene la notte del 6 marzo mi sveglio con un mal di pancia terribile. Inizio ad avere una forte dissenteria e sensazione di vomito fortissimo, sveglio subito i miei genitori in panico, mia mamma come avevo spiegato in precedenza ha lo stesso mio problema, forse più di me e non è riuscita a starmi vicino e ho iniziato a stare sempre peggio, così ho preso un medicinale contro il vomito e poco dopo ha fatto il suo effetto.
Sicuramente si tratta di virus intestinale, la mia compagnia di amici è tutta a casa con diarrea e vomito.
Non ho toccato cibo per più di un giorno, e ancora oggi sono terrorizzata di mangiare qualsiasi cosa.
Non voglio stare sola in casa, la notte non riesco a riposare bene per paura di stare male nuovamente.
Dall'ultima volta che ho avuto il virus sono passati 23 anni, da quel giorno mai più vomitato, pensavo di reagire meglio questa volta ma più passa il tempo e più mi creo problemi.
Ah e non parlare degli attacchi di panico di questi tre giorni, sono molto demoralizzata in più le persone vicino a me non mi aiutano, per loro è una "passeggiata" non si sono fatti problemi nel star male, per loro è come avere una semplice influenza ma non per me e mi dispiace non essere capita.
Scusate lo sfogo
 
Ciao Sofia, mi dispiace leggere di questa tua situazione. Ahimè, ti comprendo benissimo. Anche io spesso mi convinco dicendo che se dovesse capitare riuscirei ad affrontare la cosa tranquillamente, ma poi basta un brontolio di pancia anomalo e sprofondo nel panico più totale. Vorrei poterti dare una soluzione, ma la verità è che nemmeno io l'ho ancora trovata. Ti abbraccio forte e ti auguro una veloce guarigione :)
 
Buona sera a tutti, mi ero presentata mesi fa, poi non ho più scritto anche se ho sempre letto tutto
Mi chiamo Sofia e ho 26 anni.
Tutto è iniziato il 4 febbraio, arrivano i primi sintomi covid per fotuna leggeri e passato benissimo.
Finiti i primi sintomi come febbre, mal di ossa e raffreddore inzio ad avere dei fastidi a livello intestinale e all'inizio sono andata in panico per paura di vomitare, ma per fortuna non è successo.
Mentalmente questa situazione mi ha distrutto in un certo senso e quando finalmente tutto stava tornando bene la notte del 6 marzo mi sveglio con un mal di pancia terribile. Inizio ad avere una forte dissenteria e sensazione di vomito fortissimo, sveglio subito i miei genitori in panico, mia mamma come avevo spiegato in precedenza ha lo stesso mio problema, forse più di me e non è riuscita a starmi vicino e ho iniziato a stare sempre peggio, così ho preso un medicinale contro il vomito e poco dopo ha fatto il suo effetto.
Sicuramente si tratta di virus intestinale, la mia compagnia di amici è tutta a casa con diarrea e vomito.
Non ho toccato cibo per più di un giorno, e ancora oggi sono terrorizzata di mangiare qualsiasi cosa.
Non voglio stare sola in casa, la notte non riesco a riposare bene per paura di stare male nuovamente.
Dall'ultima volta che ho avuto il virus sono passati 23 anni, da quel giorno mai più vomitato, pensavo di reagire meglio questa volta ma più passa il tempo e più mi creo problemi.
Ah e non parlare degli attacchi di panico di questi tre giorni, sono molto demoralizzata in più le persone vicino a me non mi aiutano, per loro è una "passeggiata" non si sono fatti problemi nel star male, per loro è come avere una semplice influenza ma non per me e mi dispiace non essere capita.
Scusate lo sfogo
Ciao Sofia!
Mi dispiace per la spiacevole avventura notturna, so che ora sono in giro vari malanni causati dalle temperature ancora troppo basse.
Ora, che sono passati circa 5 giorni, credo tu possa tranquillamente avvicinarti al cibo, anche se avresti dovuto mangiare qualcosina anche subito dopo. Fai una bella dieta in bianco con patate, riso, pasta in bianco, pollo, crakers...
Poi, per quanto riguarda invece il versante più psicologico, credo tu debba pensare in primis che, sebbene i tuoi genitori non riescano a starti troppo vicini in queste situazioni, tu non sei sola e, oltre ad avere i tuoi genitori hai anche la tua "cassetta degli attrezzi" con vari medicinali che possono prevenire questa sensazione di vomito. Inoltre qua puoi sempre scrivere, scrivere fa sempre bene e aiuta a rielaborare meglio l'accaduto; qua poi ti capiamo e comprendiamo benissimo la tua demoralizzazione in merito alla poca comprensione degli altri. So che può essere frustrante, ma ricordati bene che tua madre ti capisce benissimo, solamente faticava a starti vicina perché lei stessa prova ciò che provi tu.
 
Ciao Sofia, mi dispiace ovviamente di leggere della tua situazione ma fidati che ti comprendo benissimo, soprattutto quando parli dell'impossibilità di essere capita da chi ti sta attorno. Io ci sono dentro da più di 20 anni... Se vuoi parlare non farti problemi. :)
 
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