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Ansia di prima mattina

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Utente eliminato 109

Guest
Buongiorno ragazzi! Volevo parlare di una situazione che mi succede spesso, ovvero una sensazione di ansia/agitazione e (ovviamente) nausea appena sveglio. È un fastidio che si presenta molto spesso di prima mattina e sparisce dopo una mezzoretta/oretta. A qualcuno succede o è successo? Secondo voi, perché si manifesta proprio di prima mattina?
 
Credo proprio sia quello. Stamattina, appena sveglio, ho iniziato a pensare “oggi lavoro, poi devo fare questo, quest altro, poi dentista ecc”, subito dopo ho iniziato ad avvertire come un senso di paura e ansia. Probabilmente le altre volte non ci ho fatto mai caso, ma il meccanismo mi sa che è quello...
 
Credo proprio sia quello. Stamattina, appena sveglio, ho iniziato a pensare “oggi lavoro, poi devo fare questo, quest altro, poi dentista ecc”

Scusa Roth se approfitto del tuo post per chiederti/vi una cosa: tu/voi come la vivi/vivete l'andare dal dentista? Perché io sono particolarmente sensibile alle mani e agli strumenti in bocca, mi viene subito la nausea, per questo ODIO doverci andare e, per di più, in questi giorni ho avuto mal di denti (terribile) e nei prossimi giorni sono costretta ad andarci e ho già l'ansia al solo pensiero :(
 
Ciao @Alessandra questo argomento casca a fagiolo! In questi giorni dovrei andarci anche io per il tuo stesso motivo: ho mal di denti e credo dovrei estrarre qualcosa, ma rimando sempre, non tanto per la nausea ma per la paura che mi impressioni o mi faccia male. Il dentista è sempre stato il mio punto debole... per il fastidio e la tua nausea non so proprio cosa consigliarti, non credo ci siano rimedi specifici. So di persone che vanno in ansia/panico e prima di andare prendono un ansiolitico, ma non credo sia il tuo caso.
 
Infatti Roth io non ho paura del dolore ma, essendo appunto sensibile alle mani e agli strumenti in bocca, temo mi possa venire da v******e...è un disagio che ho da sempre verso il dentista è che è legato, ovviamente, alla mia emetofobia. Fortunatamente la mia dentista conosce bene le mie difficoltà e cerca sempre di rendermi tutto più semplice e sopportabile ma credimi che già al pensiero che dovrò andarci presto (non posso tenermi il mal di denti) vado in ansia e l'ansia mi causa la nausea e con la nausea il dentista è assolutamente da evitare. E' un circolo vizioso o_O:(
 
@Roth87 alla fine ho risolto con il dentista..sono andata e ho fatto quello che c'era da fare, devo finire, quando rientra dalle ferie, la devitalizzazione di un dente ma tutto ok . Tu?
 
@Alessandra Sono contento sia andato tutto bene! :) Io sto continuando a rimandare, per il momento. Anche perché, in questo periodo sto avendo parecchi stress per via del lavoro e in famiglia, di conseguenza ne sto risentendo nuovamente con l'ansia, vorrei evitare anche lo stress del dentista onestamente. Ormai non si tratta solo di lottare con la fobia, ma con tutto, perché ogni giorno ne spunta una nuova. Ma vabbè... è la vita!
 
@Roth87 mi spiace che stai passando un periodo stressante ma, se ti può consolare in qualche modo, non sei il solo...anch'io tra lavoretti occasionali che cerco di incastrare come posso (d'altronde se non si lavora un pò più d'estate, d'inverno poi è dura), qualche tensione in famiglia, imprevisti non proprio gradevoli (come il dentista), sto accusando più ansia in questo periodo e, ansia, per me, vuol dire nausea e con la nausea mi diventa più difficile fare qualsiasi cosa, anche la più semplice e, tutto ciò, mi rende parecchio nervosa e sconfortata...sto andando avanti con la psicoterapia anche se, ultimamente, ho dovuto allentare un pò la presa (prima andavo una volta a settimana) per via del lavoro che mi occupa parecchio tempo..ma non vedo grandi risultati, sarò io troppo poco paziente...boh...tu fai sempre psicoterapia?
 
@Alessandra Io attualmente ho mollato la psicoterapia... Quando ti svegli la mattina e ne spunta una nuova ogni girno, non c'è psicoterapia che tenga. Io ho anni e anni di problemi non elaborati e risolti alle spalle; come si fa a lavorare su questi problemi (di per sé complessi) se ad ogni seduta ti devi soffermare su quelli attuali? Credo che un minimo di tranquillità ci voglia per poter un attimino capire che caspita abbia uno dentro, ma di questo passo è impossibile perché se ne aggiungono altri in continuazione di problemi. Fortunatamente in questi due anni e mezzo di psicoterapia qua e la, ho imparato un po' a conoscermi e a conoscere l'ansia. Adesso riesco un minimo a controllarla, anche se qualche volta ricorro all'ansiolitico. Anche per me ansia vuol dire nausea... Se non fosse per la nausea, probabilmente non mi accorgerei nemmeno di avere l'ansia, ma come ho detto prima, imparando a conoscermi, adesso la riconosco anche da altri segnali lievi, tipo tensione al petto e in tutto l'addome, e ovviamente la nausea, diversa da quella normale. Ad oggi riesco a reagire, a differenza di qualche anno fa che sarei caduto sicuramente in depressione e nel totale sconforto, ma non è facile. Onestamente sono stufo anche della psicoterapia. Se ci andrò un giorno, lo farò quanfo avrò una stabilità mentale tale da poter affrontare tutto. Per il momento mi sembra solo di perdere tempo e soldi, e non mi va.

Purtroppo per i risultati ci vuole pazienza, come abbiamo detto spesso sul forum, ma dobbiamo anche noi crederci e sopratutto smuovere e cambiare delle cose. Io con l'ultimo percorso, sono riuscito a fare dei passi che non avrei mai immaginato di fare, mi spiace non poter scendere nei dettagli, ma non mi sento di raccontare cose troppo personali in pubblico. Per il momento ho mollato perché io per primo non mi sento con la testa di poter affrontare il percorso. Tra le altre cose, da un bel po' di tempo a questa parte, ho deciso di non parlare più con nessuno della fobia e di come mi sento. Paradossalmente sto meglio, anche se non potersi confrontare con nessuno a volte mi pesa. Se tu puoi, continua... Ti assicuro che, anche a piccoli passi qualcosa di buono l'avrai dalla psicoterapia. Il consiglio che ti do (almeno il metodo che ho adottato io) è: togliti dalla testa di essere emetofobica, elimina questa parola dalla tua testa, togliti questa etichetta, perché, più ci si convince di essere "malati", più la fobia prende il sopravvento. Questo l'ho imparato sia dalla psicologa che dopo averlo sperimentato di persona. Confidarsi con qualcuno fa bene, ma bisogna farlo nel modo giusto e con le persone giuste, perché basta che quel qualcuno non capisce, fa uno sguardo strano, o non parla, che in automatico scatta la paranoia "penserà che sono strano/malato/pazzo", e si complicherà tutto. Il primo passo da fare è proprio quello di non etichettarsi emetofobici, perché ci si dipinge automaticamente malati. Spero si sia capito il concetto. Mi scuso per il papiro. :)
 
Onestamente sono stufo anche della psicoterapia. Se ci andrò un giorno, lo farò quanfo avrò una stabilità mentale tale da poter affrontare tutto. Per il momento mi sembra solo di perdere tempo e soldi, e non mi va.

Sai che anch'io alle volte ho questa sensazione? :( Sò che anni e anni di emetofobia sono difficili da scandagliare, che ci vuole tempo, tanto tempo, e tanta costanza, però è difficile, anche economicamente...poi quando ti capitano quei giorni in cui l'ansia ha il sopravvento, quando ti impedisce di fare le normali attività quotidiane, allora mi prende lo sconforto più totale e mi viene davvero voglia di mollare la psicoterapia e tutto il resto!
 
Roth..... bisogna lavorare sul presente, perché NOI siamo sul qui ed ora, il passato serve a capire le dinamiche, ma passato è passato ormai... comprese alcune cose indietro, poi si lavora sul qui ed ora. Non dobbiamo pensare a come era ieri e come sarà domani, dovremmo pensare ad ORA, e so che NON è facile, è difficile.
Io sono tre anni che vado a fare psicoterapia, e di miglioramenti ne ho fatti! posso dire di essere cambiata in meglio e l'ansia anche se si manifesta POCHISSIMO, la combatto, ho gli strumenti e alcune cose le devo ancora assimilare! I problemi ci saranno sempre, non siamo esenti dalle preoccupazioni di ogni giorno, la vita è un continuo combattere purtroppo, sta a noi capire come affrontarle al meglio, se vuoi mollare un pochino psicoterapia fallo, se credi che per un periodo possa giovare, ma per conto mio se è quella giusta non è tempo sprecato. Noi pretendiamo di stare meglio subito, purtroppo non è possibile, bisogna fare degli sforzi, ognuno poi è soggettivo, ha i suoi tempi. Non voglio che passi un messaggio di sconforto, perché io ho percepito questo dalle tue parole.
 
@Valentina Non è mio intento far passare un messaggio di sconforto, è più che altro uno sfogo in base al periodo che sto attraversando. Ho detto infatti ad @Alessandra che la psicoterapia serve eccome, lo abbiamo detto tutti qui sul forum. Bisogna però saper anche essere realisti; non è detto che il primo/la prima terapeuta sia quella giusta, non è detto che il problema venga risolto subito, e non è detto neanche che si risolva del tutto, perché così si rischia di far passare anche un messaggio illusorio... La gente inizia psicoterapia e si aspetta miracoli. Io ho cambiato diversi terapeuti, ho imparato qualcosa da ognuno di loro, ma non è facile trovare quello giusto. Bisogna anche tenere in considerazione il portafoglio, perché un percorso non costa due spicci. Io ne ho trovati di terapeuti cafoni, o comunque incompetenti... da chi mi sbadigliava in faccia mentre parlavo, a chi mi sballottava dallo psichiatra, a chi trattava il mio problema come disturbo alimentare. Per il momento la scelta di sospendere la terapia è stata mia, ma non voglio far passare il messaggio che sia inutile, assolutamente. Bisogna trovare la persona giusta, collaborare e avere tanta pazienza. Ma questo è stato detto più volte.

Con la vecchia terapeuta lavoravamo sul presente. Questa nuova mi diceva di lavorare sul passato, e che il percorso precedente era del tutto errato. Questo è uno dei motivi per la quale poi mi stanco e mando tutto all'aria.
 
Io ho passato DUE psicoterapeuti.... anzi psicologi e la prima pensa... dovevo denunciarla, perché si professava competente nel mio caso, invece scopro tempo dopo che era una sorta di councellor e nulla a che vedere con la psicoterapia... purtroppo non mi diede nemmeno fattura, ma a quest'ora non vivrebbe per raccontarlo, mi aveva rovinata... quindi so benissimo che vuol dire passare per le mani di incompetenti....
certo i soldi contano, però ho voluto fare dei sacrifici, perché si tratta della mia salute, la mia vita, forse a molti poco importa, ma per me, specie dopo quello che ho potuto vedere, una vita conta tanto.
Io mi auguro che tu ritrovi la tua strada!
 
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