• Questa community è solo un punto d'incontro per persone che soffrono di emetofobia e non può essere considerata come terapia per superarla, per questo consigliamo sempre di consultare uno specialista. Buona navigazione a tutti. ;)

Andare a vivere fuori casa (ansia e paure)

U

Utente eliminato 109

Guest
Buongiorno a tutti, oggi volevo condividere i miei pensieri riguardo una scelta molto importante, ovvero andare a convivere.
Ultimamente io e il mio ragazzo, stiamo valutando l’idea di convivere nella stessa casa. Lui ha già preso casa e attualmente vive da solo, io invece vivo con mia madre e alterno tra casa mia e sua. Premetto che a casa mia sto benissimo, ci vivo da sempre, ho le mie abitudini, il rapporto con mia madre è ottimo, ho il mio gatto - IL MIO GATTO <3 - e diciamo che non mi manca nulla, ma ho sempre avuto il desiderio di avere una casa mia, di gestirmi da solo, insomma... di fare quello che voglio. Sono molto legato a mia madre, e non nascondo che all’idea di lasciarla “da sola”, non ci sto tanto bene, anche se comunque lei mi ha rassicurato e mi ha detto di fare quello che sento. C’è da dire che, quando spesso dormo da lui, mi viene l’ansia e la paura di star male, quindi vivo male l’idea di poter stare sempre lontano da casa mia, anche se poi sono solo 20 km di distanza. Non mi sono mai fermato, nonostante le mie ansie; marsupio con pillolette di ogni tipo e via (poi magari neanche li uso, ma mi fanno stare più sereno). La mia più grande paura, è che nelle crisi forti, ho sempre bisogno della puntura di antiemetico, l’unica che in quei casi mi fa stare bene, e mia madre sa fare le punture, quindi, in un certo senso, a casa mia mi sono sempre sentito “al sicuro”.
Ho 30 anni, voglio vivere la mia vita e non voglio farmi condizionare dalla fobia e dalle mie ansie. Qualcuno ha consigli da darmi?

Ps. Spero non vi scandalizziate riguardo il discorso.del “mio ragazzo” xD, ma vivo la mia sessualità tranquillamente, e voglio essere me stesso anche in questo forum.
 
Ciao Roth!
Qualcuno ha consigli da darmi?
Il consiglio te lo sei dato da so:
Ho 30 anni, voglio vivere la mia vita e non voglio farmi condizionare dalla fobia e dalle mie ansie.
E fai bene!
L'importante è che tu sia certo di te stesso. Mi spiego, non è un partner o la mamma con la puntura che fanno di te una persona esente da difficoltà. Sono certo che in 30 hai saputo combattere e hai saputo arrivare fin qui e avrai valutato bene cosa comporta questa scelta. Per questo ti dico, se te la senti di vivere questa esperienza è giusto che tu lo faccia. Tua mamma puoi sempre andare a trovarla, per la puntura ti auguro di non pensarci più. Immagino che tu abbia capito come la penso: è una sana terapia che ti aiuta dalla fobia, non una possibilità di una puntura di anti emetico.
Poi la convivenza aiuta a capire molte cose, di te e del tuo compagno, può ulteriormente rafforzare il vostro rapporto, ti auguro!
Spero non vi scandalizziate riguardo il discorso.del “mio ragazzo”
Chi si scandalizza ancora oggi, dovrebbe solo vergognarsi. Gli scandali nella vita sono ben altri. Ti faccio i miei migliori auguri! :)
 
Io voglio buttarmi, anche perché dentro di me sento che voglio questo. Ok, mi fa paura, non lo nascondo, ma voglio comunque farlo.
Grazie mille dei consigli :)
 
Ciao Roth! Anche secondo me devi seguire le tue sensazioni e devi buttarti :) penso che se andare a convivere con il tuo ragazzo sia veramente ciò che desideri fare, non ti devi lasciare condizionare dalla fobia. Lui è a conoscenza della tua paura immagino, quindi saprà già come starti vicino quando ne avrai più bisogno... e se proprio sentissi di voler tornare un po’ a casa, di stare con tua mamma, devi sentirti libero di poterlo fare. Se hai qualche dubbio o paura prova a parlarne anche con lui, io credo che ti capirà! In bocca al lupo:)
 
Ciao @Quattordici! Beh, sì, lui è a conoscenza della mia fobia, ma purtroppo è difficile spiegare agli altri come ci si sente, o comunque spiegare le proprie paure/la propria ansia. Io vado in ansia per qualsiasi cosa di “nuovo” ultimamente. Ho già trovato un nuovo lavoro (e sono in ansia anche per quello, immagina un trasferimento xD). Ma credo sia solo questione di tempo e di abituarsi alla nuova situazione. Per il resto, in un certo senso è come se convivessimo, visto che lui è sempre a casa mia e io a casa sua. È solo questione di scegliere “da che parte stare”, diciamo. Fare il pendolare non è comodo, e io voglio una sistemazione stabile.
Lui è più piccolo di me, e ha già fatto molte scelte importanti che io a causa della mia fobia non avrei avuto il coraggio di fare. Su questo lo invidio molto e lo stimo.

Edit: a giorni comunque inizio a trasferirmi, anche perché con il lavoro mi viene più comodo, visto che lavorerò in un paesino vicinissimo.

Vi aggiornerò :)
 
Indietro
Alto