• Questa community è solo un punto d'incontro per persone che soffrono di emetofobia e non può essere considerata come terapia per superarla, per questo consigliamo sempre di consultare uno specialista. Buona navigazione a tutti. ;)

Aiuto!!!!!

Rox89

Iscritto
Buonasera a tutti! Vi scrivo perché ho veramente paura di non farcela! Ho sempre avuto questa fobia ma solo negli ultimi tempi sono riuscita a darle un nome. Ho cambiato psicologa, la quale sta provando a lavorare tramite la mindfulness. Oggi sono andata dalla nutrizionista e la situazione è abbastanza grave. Non riesco a mangiare, non riesco a prendere la metro, non riesco a lavorare, non riesco ad uscire di casa, non riesco ad uscire con gli amici e mi lavo talmente tanto spesso le mani che ho le nocche ferite. Ho già passato momenti del genere in passato ma ero adolescente e non c'era l'impellenza di voler stare bene. Mi spiego meglio, se sei adolescente stai molto male ma hai i genitori che ti aiutano e ti puoi permettere di affidarti completamente agli adulti. Se sei adulto sai che dipende tutto da te e che devi fare qualcosa per uscirne. Ma è diventato tutto un dovere : devo fare mindfulness 3 volte al giorno, devo fumare solo quelle sigarette al giorno, devo mangiare in quel modo pesando le dosi, devo studiare, devo lavorare, devo uscire di casa, devo vedere le persone, devo fare sport, devo vedere i video della gente che vomita ( fa parte della terapia), devo fingere di stare bene con fidanzato e amiche per non perderli definitivamente. Tutti questi devo hanno scatenato un'ansia generalizzata e ho praticamente l'ansia e quindi l'ansia di vomitare H24. Vi prego datemi un consiglio, ho paura che niente possa funzionare ormai e che io rimanga così per sempre! Intrappolata e sola! Aiuto
 
Ciao! Capisco che tutti quei devo ti fanno venire ansia, ma sono cose che vanno fatte, anche a poco a poco, per aiutarti con la fobia. Non capisco se tutte queste cose ti sono state imposte dalla terapeuta o se sei tu che ti stai imponendo queste cose.
Mi ha colpito quando hai detto che gli adulti non possono affidarsi ai genitori. Senti la necessità di dover sempre qualcuno accanto a cui affidarti?
Per curiosità, se puoi dirlo, come sono le tue giornate?
In ogni caso, il percorso può essere lungo, ma non impossibile da fare, verso la guarigione!
 
Il fatto è che ho sempre avuto questa fobia ma nessuno l'aveva mai riconosciuta come tale. Mi hanno diagnosticato tanti altri tipi di patologie errate in passato (bipolarismo, anoressia etc..) e ci sono stati momenti tragici come momenti in cui gestivo meglio la situazione. In ogni caso la fobia è sempre stata associata ad una scarsa autostima e ansia sociale. Non sono mai riuscita a mantenere lo stesso lavoro per più di 2/3 mesi e ora (a 29 anni) mi sono stancata. Mi sono iscritta all'università (fonte di ansia incredibile) e faccio lavori saltuari da hostess e promoter per pagare le rate ma spesso per colpa dell'emetofobia scappo dal lavoro. Le mie giornate ora come ora sono scandite dallo studio, dentro casa ( perché non riesco a prendere la metro) e ogni tanto cerco di lavorare o uscire con il mio ragazzo (ma in genere mi viene a trovare a casa). Tutti questi devo me li sono andati a cercare ma alla fine mi sono stati imposti dalla terapeuta e dalla nutrizionista. Quello che intendevo dire è che a 29 anni i genitori ti possono aiutare moralmente, economicamente ma l'unica che può e deve guarire sei solo tu ed io ho paura di non farcela. Scusate la pergamena ma ho veramente tanta tanta paura che nonostante tutti questi metodi, non ne uscirò più. Oggi ho iniziato a vedere due video di persone che vomitano per strada su YouTube e poi ho mangiato le mandorle (30 gr sono tantissime) che mi ha dato la nutrizionista, ovviamente ho ansia e nausea a palate! Non vedo la luce...
 
Ciao Rox! Concordo sul fatto che tutti questi devo possano mettere una grande ansia, ma dall'altra parte ti aiutano a non chiuderti in te stessa e a non passare le giornate intere da sola chiusa nella tua bolla. So che a volte l'unica cosa che vorremmo fare è starcene tranquilli lontano da tutto e tutti ma si rischia di stare molto più male...
Ciò di cui non sono molto convinta è il fatto di dover guardare video di persone che vomitano, non capisco come questo possa aiutarti... non è la prima volta che sento parlare di questa "tecnica". Credo che a nessuno piaccia vomitare o vedere qualcuno mentre vomita, per questo non trovo il senso. Ovviamente non me ne intendo e non sono qui per giudicare il lavoro di altre persone, sarei solo curiosa di capire.
Credo che la nostra fobia non possa sparire da un giorno all'altro, bisogna aiutarsi con tutte le forze che abbiamo e farsi aiutare. Comunque non sei sola! :)
 
devo vedere i video della gente che vomita ( fa parte della terapia)
Ciao, scusa un attimo ma in che senso fa parte della terapia?? Tra qualche settimana inizierò a intraprendere un percorso con una psicoterapeuta, ma se questo è quello che mi farà fare è già un grande no per me...
 
Ciao Rox! Concordo sul fatto che tutti questi devo possano mettere una grande ansia, ma dall'altra parte ti aiutano a non chiuderti in te stessa e a non passare le giornate intere da sola chiusa nella tua bolla. So che a volte l'unica cosa che vorremmo fare è starcene tranquilli lontano da tutto e tutti ma si rischia di stare molto più male...
Ciò di cui non sono molto convinta è il fatto di dover guardare video di persone che vomitano, non capisco come questo possa aiutarti... non è la prima volta che sento parlare di questa "tecnica". Credo che a nessuno piaccia vomitare o vedere qualcuno mentre vomita, per questo non trovo il senso. Ovviamente non me ne intendo e non sono qui per giudicare il lavoro di altre persone, sarei solo curiosa di capire.
Credo che la nostra fobia non possa sparire da un giorno all'altro, bisogna aiutarsi con tutte le forze che abbiamo e farsi aiutare. Comunque non sei sola! :)
Ciao! Grazie per la tua risposta, l'unica cosa che mi rallegra veramente è sapere di non essere sola! Cosa che pensavo fino a poco tempo fa! Ti rispondo alle 4 di notte perché ovviamente non ho digerito la dieta ipercalorica che ho cominciato in questi giorni e sono sveglia, sto tremando. Spero non accada nulla! Comunque la questione dei video in realtà l'ho chiesta io alla psicologa. Sono una suicida !! In pratica ho cominciato a studiare psicologia e ho scoperto questa tecnica di desensibilizzazione sistematica per le fobie in cui ti fanno abituare allo stimolo associandolo al rilassamento, fino a che lo stimolo non ti crea più disagio. La terapia è associata ad una cognitivo comportamentale, perché ovviamente il problema non è solo lì. Non saprei dirti se funzionerà, per ora è solo una vera tortura ma io voglio uscirne e se c'è una minima speranza che questo modo possa risolvere le cose, lo affronto! Ti ringrazio comunque tantissimo per la risposta ... Speriamo di superare la nottata tisana e borsa calda!
 
Ciao, scusa un attimo ma in che senso fa parte della terapia?? Tra qualche settimana inizierò a intraprendere un percorso con una psicoterapeuta, ma se questo è quello che mi farà fare è già un grande no per me...
Ciao!! Tranquilla non è una terapia che si utilizza sempre! Si chiama desensibilizzazione sistematica e si usa per le fobie ma quasi mai un terapeuta la utilizza se non sono fobie tipo di volare, di serpenti etc... In questo caso gliel'ho chiesto io alla terapeuta, avendo provato miliardi di tipi di psicoterapie e non avendo mai visto risultati mi sono buttata come una suicida in una tortura vera e propria! Ma non credo sia il tuo caso!! Non ti preoccupare :)
 
Ciao!! Tranquilla non è una terapia che si utilizza sempre! Si chiama desensibilizzazione sistematica e si usa per le fobie ma quasi mai un terapeuta la utilizza se non sono fobie tipo di volare, di serpenti etc... In questo caso gliel'ho chiesto io alla terapeuta, avendo provato miliardi di tipi di psicoterapie e non avendo mai visto risultati mi sono buttata come una suicida in una tortura vera e propria! Ma non credo sia il tuo caso!! Non ti preoccupare :)
Ah ok capito, spero che questa terapia ti funzioni allora :) Sei davvero coraggiosa, io non ce la farei mai!!!
 
Come ti ha già perfettamente detto Rox, la terapia cognitivo-comportamentale può prevedere l'esposizione verso l'oggetto che crea nella persona le reazioni fobiche.

Ma tranquilla che non è qualcosa che viene fatta sempre e soprattutto non è qualcosa che viene fatta in maniera incontrallata, abbia fiducia nel tuo percorso terapeutico :)
 
Quante, quali e per quanto tempo hai provato?
Attualmente sei seguita da una psicoterapeuta?
A 16 anni sono andata in un centro di disturbi alimentari e si sono comportati da pezzenti, a 22 in un altro centro dove mi hanno presa per bipolare (da denuncia) e da 5 anni ho seguita una psicoterapia più di tipo analitico. Sembrava essere migliorato tutto, poi sono ricaduta nel baratro peggio di prima, molto peggio. Quindi ho deciso di cambiare psicoterapeuta ed andare da una persona che lavori in modo cognitivo-comportamentale. È la prima che ha riconosciuto la fobia. Tutti gli altri negavano l'esistenza o la prendevano come una paura secondaria. Ho chiesto a questa psicoterapeuta di lavorare anche con la desensibilizzazione e sono andata da una nutrizionista che è in contatto con questa persona. Il problema è che, anche se è passato solo un mese, non vedo miglioramenti ma, anzi, peggiorò sempre di più. Più impegno ci metto e più mi sento male. È una tortura anche uscire con il mio ragazzo. Sono sempre in ansia (nonostante stia seguendo una blanda cura farmacologica) e ho paura che sarà per sempre così. Vivere così è un inferno, non penso di potercela fare. Penso sempre che potrei vomitare, sono sempre nauseata, ora con la dieta per ingrassare ancora di più, penso sempre che tutti mi possano attaccare l'influenza intestinale e appena qualcuno tossisce io mi allarmo. Non ce la faccio più, so che potete capirmi e per questo scrivo qui ma non so veramente dove trovare rassicurazioni!
 
Qual è stato l'episodio che durante la terapia analitica dici ti ha fatto ricadere nel baratro?
Ora stai meglio o peggio rispetto quando hai interrotto quella?
 
Ciao Rox ! Come sta andando? Un pò meglio?
Non ti preoccupare, non 6 sola..Anche perché 6 in buona compagnia..anch'io ho passato periodi infernali e ultimamente non va per niente bene.. tanto più che ho deciso di intraprendere un percorso psicoanalitico, anche se molto costoso e molto lungo.
Anche io non riesco ad essere completamente autonoma per via delle mie crisi, panico, agorafobia e soprattutto vertigini molto invalidanti.(oltre che un'assoluta emetofobia)..Non riesco nemmeno più a guidare o spostarmi da sola.
Penso che in tanti abbiamo situazioni pesanti, l'importante è non disperare..Anche se non sempre è facile.
Anche a me i medici hanno sempre fatto diagnosi strampalate, tra cui appunto quella bipolare (Salvo poi dirmi ultimamente che la mia non è una malattia ma una condizione di vulnerabilità..mah.. comunque..lo so che dico una cosa forse scorretta ma anche i medici possono deludere e spesso è normale migrare da una parte all'altra prima di trovare quello più adatto.
In cosa consiste la mindfulness? Me l'avevano proposta .
ma io non credo molto in queste tecniche..è una forma di meditazione o sbaglio?
Anche io guardo sempre un film dove ci sono scene di vomito, ma ho attacchi strani di pianto e risa a volte..però non demorde chissà..però penso che dal vedere al vomitare tu stesso ne passi poi..
Comunque vedIla così: tu almeno hai delle amiche e soprattutto un fidanzato. I miei ex mi hanno sempre giudicata x la mia malattia e abbandonata..tristissimo. E le amiche che ho sono tutte sposate o fidanzate e non hanno tempo x me.. insomma qualcosa da cui partire di positivo ce l'hai
 
Ciao Rox ! Come sta andando? Un pò meglio?
Non ti preoccupare, non 6 sola..Anche perché 6 in buona compagnia..anch'io ho passato periodi infernali e ultimamente non va per niente bene.. tanto più che ho deciso di intraprendere un percorso psicoanalitico, anche se molto costoso e molto lungo.
Anche io non riesco ad essere completamente autonoma per via delle mie crisi, panico, agorafobia e soprattutto vertigini molto invalidanti.(oltre che un'assoluta emetofobia)..Non riesco nemmeno più a guidare o spostarmi da sola.
Penso che in tanti abbiamo situazioni pesanti, l'importante è non disperare..Anche se non sempre è facile.
Anche a me i medici hanno sempre fatto diagnosi strampalate, tra cui appunto quella bipolare (Salvo poi dirmi ultimamente che la mia non è una malattia ma una condizione di vulnerabilità..mah.. comunque..lo so che dico una cosa forse scorretta ma anche i medici possono deludere e spesso è normale migrare da una parte all'altra prima di trovare quello più adatto.
In cosa consiste la mindfulness? Me l'avevano proposta .
ma io non credo molto in queste tecniche..è una forma di meditazione o sbaglio?
Anche io guardo sempre un film dove ci sono scene di vomito, ma ho attacchi strani di pianto e risa a volte..però non demorde chissà..però penso che dal vedere al vomitare tu stesso ne passi poi..
Comunque vedIla così: tu almeno hai delle amiche e soprattutto un fidanzato. I miei ex mi hanno sempre giudicata x la mia malattia e abbandonata..tristissimo. E le amiche che ho sono tutte sposate o fidanzate e non hanno tempo x me.. insomma qualcosa da cui partire di positivo ce l'hai
Ho litigato proprio ieri con l'unica amica che sa di questa fobia perché mi ha detto che secondo lei non ho interesse nel fare le cose con lei e sta scemando l'amicizia (ci sentiamo tutti i giorni su WhatsApp) quindi, ecco, anche a me sta succedendo! Il mio ragazzo è molto, molto paziente ma io mi sforzo molto a tentare di stare calma e uscire di casa con lui per non perderlo. Mi conforta sapere di non essere sola e mi dispiace allo stesso tempo che anche tu e tante altre persone stiano passando questo inferno senza che esso venga riconosciuto subito, in tempo. Comunque stamattina la disperazione più totale, non riesco ad avere la forza di fare le cose e devo studiare per gli esami e in teoria trovare lavori... Non ce la faccio e mi sento in colpa.
 
Qual è stato l'episodio che durante la terapia analitica dici ti ha fatto ricadere nel baratro?
Ora stai meglio o peggio rispetto quando hai interrotto quella?
Purtroppo questa psicoterapeuta da cui andavo per 5 anni ha sempre sostenuto che la fobia non esistesse e che fosse normale la mia reazione al vomito, dicendomi che anche a lei fa schifo. Sono stata due mesi a chiederle per favore di lavorare su questa fobia in modo specifico perché stava ridiventando invalidante e lei continuava a negare e a dire che i problemi erano altri. Quando ho voluto interrompere la terapia con lei per trovare qualcuno che riconoscesse l'emetofobia lei si è arrabbiata, ha iniziato a dirmi che stavo sbagliando e che anche la nuova terapeuta sta sbagliando. Veramente poco professionale mettermi dei dubbi su una scelta così difficile visto che lei è sempre stata il mio punto di riferimento. In ogni caso oggi è una giornata terribile, non ho la forza di fare le cose e dovrei studiare e lavorare. Il mio terrore è quello di rimanere per sempre così, invalida e dipendente, e che quando non ci saranno più i miei genitori non saprò vivere autonomamente. Piango tantissimo, è veramente un inferno. Scusate se mi sto sfogando così tanto ma non so proprio con chi parlarne.
 
Qual è stato l'episodio che durante la terapia analitica dici ti ha fatto ricadere nel baratro?
Ora stai meglio o peggio rispetto quando hai interrotto quella?
P.s. l'episodio è stato leggere un articolo in cui si diceva che stava arrivando la stagione delle influenze intestinali e dato che l'anno scorso mi ha colpita e ho vomitato dopo 6 ore di ansia senza fine e attacchi di panico, sono proprio uscita fuori di me.
 
Non so se la tua ex terapeuta ha usato modi poco carini, ma forse in un certo senso capisco la sua insistenza, se è molto convinta del suo lavoro. Vedi, tu come molti altri siete convinti che cercare uno specialista nell'emetofobia sia la soluzione al problema. Io dico di no, perché altrimenti dovrebbero esistere migliaia di specialisti in fobie di tutti i tipi. Alcuni meccanismi, o situazioni, o contesti, sono comuni a molte fobie, cambia l'oggetto su cui sfoghi il problema.
L'ansia che ti viene, si percepisce dalle tue parole, ma sembra che tu non ti dia scampo. Sei preoccupatissima da amiche che ti mollano, forse il fidanzato, il lavoro, gli esami, il cibo, i video, le uscite, i genitori, ecc. Devi mantenere la concentrazione su di te. Se una amica ti molla, forse non è una grande amica, non è colpa tua, non è colpa sua, ma pazienza. Devi costruire qualcosa su di te in questo momento, non sugli altri o su quello che pensano gli altri.
La fobia a suo tempo ha fatto strage anche dei miei ex amici, sai che ti dico, poco male, quelli che sono rimasti erano i migliori. Poi te ne rifarai altri.
Pensare che non te ne andrà più bene una, non funziona. Abbassa la tua stima, aumenta la tua ansia. E tu, con gli studi che fai, immagino che su molte di queste cose sia d'accordo o no?! ;)
Lo stesso vale anche per te @filadelfia ;)
 
Ho litigato proprio ieri con l'unica amica che sa di questa fobia perché mi ha detto che secondo lei non ho interesse nel fare le cose con lei e sta scemando l'amicizia (ci sentiamo tutti i giorni su WhatsApp) quindi, ecco, anche a me sta succedendo! Il mio ragazzo è molto, molto paziente ma io mi sforzo molto a tentare di stare calma e uscire di casa con lui per non perderlo. Mi conforta sapere di non essere sola e mi dispiace allo stesso tempo che anche tu e tante altre persone stiano passando questo inferno senza che esso venga riconosciuto subito, in tempo. Comunque stamattina la disperazione più totale, non riesco ad avere la forza di fare le cose e devo studiare per gli esami e in teoria trovare lavori... Non ce la faccio e mi sento in colpa.
Non devi assolutamente sentirti in colpa! Non è colpa tua se stai male..chiedi pure aiuto senza preoccupazioni, è un tuo diritto!
 
Comunque Rox di medici che fanno cavolate ce ne sono tanti..Non ti devi meravigliare, sono anche loro esseri umani e comunque è un campo non facile..vanno un pò a tentativi a volte è ognuno ha la propria visione dei singoli problemi e metodologie di cura. Devi capire tu cosa è più affine a te, Io ad esempio non riuscirei mai con una terapia cognitivo-comportamentale (già provata) perché non riesco a far aderire comportamentalmente la mia parte profonda alla mia ragione (spero di essermi spiegata)..insomma non mi sento portata, preferisco una terapia psicoanalitica per ora. Ma per altri non è così..ognuno deve trovare la sua strada. E poi dev'esserci empatia col terapeuta, un linguaggio psicologico comune. È difficile a volte, perché siamo persone, ognuna col nostro mondo e la nostra soggettività..però ti auguro di trovare la strada più adatta..io personalmente spero nella nuova terapia analitica, anche se inizialmente è impervia. Tanti Auguri!
 
Indietro
Alto