Ciao a tutti, ho finalmente deciso di presentarmi in questo forum. È come se non avessi avuto il coraggio di farlo fino ad ora, perché il modo in cui vivo questa fobia lo definirei parecchio incostante. Ah, prima di dilungarmi, mi chiamo Roberta e ho 23 anni, sono una studentessa universitaria.
Sono iscritta qui da forse un mesetto o due, ma in realtà questo è un forum che frequento da molto più tempo. Nei miei momenti peggiori, che si verificano di notte (come adesso tra l’altro), vengo sempre qui a leggere tutte le vostre storie, le vostre risposte e piano piano riesco a calmarmi.
Prima ho definito questa mia fobia incostante, perché diciamo che non fa parte della mia quotidianità in maniera preponderante, o almeno non più. Quando ero più piccola le crisi di ansia in conseguenza a questa fobia erano molto più frequenti, adesso devo dire che la cosa si è appianata, certo è comunque un pensiero ricorrente, ma non mi capita di starci male tanto spesso. Mentre scrivo tutto ciò me ne sto già in parte pentendo perché penso si sia instaurato un qualche meccanismo di evitamento nella mia mente e parlare di questa cosa me la fa percepire più reale. Di fatto però, reale lo è, visto che mi ritrovo così. Ne ho parlato con poche persone nella mia vita, da piccola provai ad accennarlo ai miei genitori ma non ricevendo grande comprensione e anzi, sentendomi di dare solo fastidio con la mia ansia, non ne ho più parlato con loro. Ne ho parlato con una delle mie migliori amiche, in passato quando mi sentivo presa dall’ansia parlavo con lei, giungendo sempre alla stessa conclusione “devo cominciare un percorso per guarire da questa cosa”, ma poi il giorno dopo mi svegliavo e stavo bene e facevo quasi finta che non fosse successo nulla la sera prima. E devo dire che per quanto sia comunque sbagliato come atteggiamento, fino ad ora un po’ mi ha aiutata a vivere la cosa meno intensamente. Saranno state anche le esperienze universitarie, essermi trovata in situazioni in cui (guarda caso capito sempre io) dovevo aiutare persone che magari stavano male perché ubriache, penso che queste siano state tutte cose che mi hanno aiutata a trovarmi di fronte alla mia paura e scoprirla un po’ più da vicino. Ma a prescindere da tutto ciò, adesso mi ritrovo qui, è l’una di notte e il mio pensiero fisso è solo quello, e ho cominciato a percepire una forte ansia, che adesso scrivendo è un po’ scenata ma ho paura riprenda. Credo di aver scritto tante cose completamente sconnesse tra loro ottenendo come risultato un discorso super confuso e me ne dispiaccio, volevo solo partecipare attivamente per la prima volta nelle discussioni di questo forum e chiedere anche di poter essere aggiunta al gruppo telegram che ho letto essere stato creato. Spero questa non sia l’ultima volta che scrivo qui, spero di riuscire a venire meno alla mia incostanza, perché questo mi sembra un ambiente molto rassicurante e potrebbe farmi bene sfogarmi un po’, anche se non sono solita farlo.
Buonanotte a tutti
Sono iscritta qui da forse un mesetto o due, ma in realtà questo è un forum che frequento da molto più tempo. Nei miei momenti peggiori, che si verificano di notte (come adesso tra l’altro), vengo sempre qui a leggere tutte le vostre storie, le vostre risposte e piano piano riesco a calmarmi.
Prima ho definito questa mia fobia incostante, perché diciamo che non fa parte della mia quotidianità in maniera preponderante, o almeno non più. Quando ero più piccola le crisi di ansia in conseguenza a questa fobia erano molto più frequenti, adesso devo dire che la cosa si è appianata, certo è comunque un pensiero ricorrente, ma non mi capita di starci male tanto spesso. Mentre scrivo tutto ciò me ne sto già in parte pentendo perché penso si sia instaurato un qualche meccanismo di evitamento nella mia mente e parlare di questa cosa me la fa percepire più reale. Di fatto però, reale lo è, visto che mi ritrovo così. Ne ho parlato con poche persone nella mia vita, da piccola provai ad accennarlo ai miei genitori ma non ricevendo grande comprensione e anzi, sentendomi di dare solo fastidio con la mia ansia, non ne ho più parlato con loro. Ne ho parlato con una delle mie migliori amiche, in passato quando mi sentivo presa dall’ansia parlavo con lei, giungendo sempre alla stessa conclusione “devo cominciare un percorso per guarire da questa cosa”, ma poi il giorno dopo mi svegliavo e stavo bene e facevo quasi finta che non fosse successo nulla la sera prima. E devo dire che per quanto sia comunque sbagliato come atteggiamento, fino ad ora un po’ mi ha aiutata a vivere la cosa meno intensamente. Saranno state anche le esperienze universitarie, essermi trovata in situazioni in cui (guarda caso capito sempre io) dovevo aiutare persone che magari stavano male perché ubriache, penso che queste siano state tutte cose che mi hanno aiutata a trovarmi di fronte alla mia paura e scoprirla un po’ più da vicino. Ma a prescindere da tutto ciò, adesso mi ritrovo qui, è l’una di notte e il mio pensiero fisso è solo quello, e ho cominciato a percepire una forte ansia, che adesso scrivendo è un po’ scenata ma ho paura riprenda. Credo di aver scritto tante cose completamente sconnesse tra loro ottenendo come risultato un discorso super confuso e me ne dispiaccio, volevo solo partecipare attivamente per la prima volta nelle discussioni di questo forum e chiedere anche di poter essere aggiunta al gruppo telegram che ho letto essere stato creato. Spero questa non sia l’ultima volta che scrivo qui, spero di riuscire a venire meno alla mia incostanza, perché questo mi sembra un ambiente molto rassicurante e potrebbe farmi bene sfogarmi un po’, anche se non sono solita farlo.
Buonanotte a tutti